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DA TASTE OF ROMA A TASTE OF CHRISTMAS: PROSSIMO APPUNTAMENTO A VERONA

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Tempo di lettura 5 minuti Intervista a Genovese de "Il Pagliaccio" e allo Chef Heinz Beck

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di Silvio Rossi

Roma – Grande successo per il “Taste of Roma”, la manifestazione che ha portato per un week end i migliori cuochi della capitale in un happening tutto gustoso.
Nei quattro giorni della manifestazione sono state oltre ventimila le presenze, con un incremento rispetto all’edizione precedente del 20%, oltre 150 eventi hanno allietato gli occhi e soprattutto le papille di chi ha deciso di trascorrere alcune ore piacevoli nello spazio ricavato nei giardini pensili dell’Auditorium Parco della Musica.
L’amministratore delegato della fondazione Musica Per Roma Carlo Fuortes, in qualità di ente ospitante, ha spiegato come, in questo luogo, dove la cultura si esprime normalmente in forma idonea per allietare l’udito, in questa particolare occasione il senso privilegiato è il gusto, ma poiché nessun senso è inferiore rispetto agli altri, possiamo tranquillamente affermare che la buona cucina è cultura non meno di quanto lo sia la buona musica.
Ha collaborato con l’evento anche l’ospedale pediatrico Bambin Gesù, rappresentato dal responsabile del settore alimentazione in età pediatrica, Dott. Giuseppe Morino, che ha spiegato come si debba far capire ai piccoli da subito l’importanza di nutrirsi adeguatamente, equilibrando la dieta, per evitare scompensi nutritivi che possono ripercuotersi per tutta la vita.
Oltre alla presentazione dei piatti realizzati dai dodici chef, sono stati presentati alcuni prodotti d’eccellenza, esibizioni di pasticceri, piazzaioli, e panificatori, lezioni di cucina con i forni a vapore dello sponsor Electrolux, uno spazio gioco e un laboratorio per i più piccoli.
Mauro Dorigo di Brand Events Italy, società che organizza Taste of Roma, ha commentato: “Siamo davvero contenti di questa terza edizione romana del nostro Festival che, ancora una volta, si conferma come la più grande occasione di celebrazione dell’alta ristorazione romana e della cucina d’autore. Il nostro grazie più sentito va agli chef, che hanno proposto piatti innovativi e sorprendenti, definiti dai numerosi visitatori addirittura celestiali; a Electrolux che, come sponsor principale del Festival, ci ha consentito di allestire le cucine degli chef e di coinvolgere il nostro pubblico in decine e decine di dimostrazioni, lezioni di cucina e showcooking; agli espositori e a tutte le aziende partner che hanno contribuito a rendere grande questa edizione e, naturalmente, a Fondazione Musica per Roma e alla splendida cornice dell’Auditorium Parco della Musica”.
Durante la giornata dedicata alla stampa, abbiamo avvicinato due cuochi che, venendo dall’estero, hanno scelto Roma come sede dell’attività. Il primo, Antony Genovese, un giramondo della cucina, dalle chiari origini italiane, e uno dei più premiati chef d’Italia, Heinz Beck, del ristorante La Pergola all’Hotel Cavalieri Hilton.

Genovese, del ristorante Il Pagliaccio, lo abbiamo fermato alla fine della conferenza stampa:
D. Siete dodici ristoranti molto rinomati a Roma e dintorni. Quanto c’è tra voi lo spirito di concorrenza e quanto invece lo spirito di solidarietà?
R C’è molta solidarietà, non c’è concorrenza.
D Il fatto che siete tutti chef molto ricercati, con locali di livello, non rischia di far diventare l’evento troppo di élite?
R No, io non la vedo così. Perché qui non c’è solo LA buona cucina, c’è un po’ di tutto, ci sono diversi tipi di cucina, di ristorazione. Roma è immensa. Nel mio caso, ad esempio, l’anno scorso non c’ero, c’erano altri, ogni anno entrano nuovi ristoranti, per cui non è limitata a nessuno.
D Ci troviamo a Roma, la crescita del livello medio dei ristoranti tende a legarsi col territorio. Ci sono ricette tipiche della tradizione romana che vengono reinterpretate in chiave nuova. Cosa può portare una manifestazione come Taste in quest’ottica?
R È ovvio che chi abita nella capitale è più propenso a essere più libero. Per me che non ho le radici romane, ma vissuto qua e la, nato in Francia, ma con origini calabresi, mi trovo meglio a lavorare qui che nel frusinate o a Latina, è vero però che ognuno di noi deve avere la sua forte personalità, a prescindere da dove arriva, a prescindere da che tipo di cucina vuole fare.
D Per quanto ti riguarda, dopo la capitale, qual è il posto che ti incuriosisce di più, dove vorresti lavorare?
R A me non dispiacerebbe lasciare la città.
D Andare a lavorare in provincia?
R Si, è un’esperienza interessante.

Beck, invece, siamo andati a cercarlo al suo stand. Ci ha accolto subito con gran simpatia, dimostrando di essere oltre che un gran professionista, una persona con cui è piacevole intrattenersi
D. Al Taste of Roma sono presenti dodici chef molto importanti, possiamo dire che Heinz Beck è…
R Uno dei dodici.
D Sono venti anni che lei è a Roma. Cosa ha portato della sua terra nella cucina italiana?
R La mia cucina è comunque una cucina mediterranea, italiana. Non ci sono preparazioni tedesche, magari un po’ di….
D Organizzazione?
R Si, però comunque tutto il mio staff è italiano. A questo punto dopo vent’anni cosa è rimasto di tedesco? È cresciuto il cuore che è diventato molto più italiano.
D Volevo fare una domanda frivola. L’imitazione che le hanno fatto in una trasmissione radiofonica, quanto fa piacere e quanto invece rischia di mettere in ombra il lavoro vero?
R Ma il mio lavoro non va in secondo piano, perché non sono io che faccio le comiche, le fa un altro che imita la mia voce. Poi certo, a sentirle uno si guarda nello specchio, e si chiede: ma io sono veramente così? Poi certo, è una parodia, e devono un pochino esagerare, ma io non mi sono mai arrabbiato per l’imitazione, anzi, qualcuno l’ho anche invitato a mangiare nel mio ristorante.
D Torniamo alla cucina. I dodici ristoranti rappresentati al Taste sono tutti di alto livello, e quindi anche con una fascia di prezzo elevata. Fate tutti una cucina molto buona, molto ricercata, anche orientata alla ricerca del minor impatto ambientale, come si è visto in questi giorni. È possibile fare le stesse cose a prezzi più abbordabili?
R Proprio le stesse cose è impossibile. Altrimenti vuol dire che se posso fare le stesse cose a metà prezzo vuol dire che a questo punto io ruberei i soldi.
D Vero, non le stesse, però diciamo la stessa filosofia nel preparare i piatti.
R Si, vero. Però lei deve dare anche un servizio, e vede, il prezzo maggiore è proprio quella della manodopera. A questo punto fai un prodotto diverso, ma sempre un prodotto di alto livello, ma diverso nella ricerca della qualità, nell’impegno umano, nella fascia di prezzo finale. Il che non significa che non siano prodotti molto buoni. Si è visto anche nella moda, che qualcosa è possibile ma non tutto. Ad esempio noi andiamo da Armani, nella prima linea abbiamo certamente una ricerca di tessuti migliori, abbiamo una lavorazione migliore, nulla toglie al fatto che Armani Jeans sia un prodotto apprezzabile. Ecco, allo stesso modo non è detto che non si possa fare con un prezzo inferiore qualcosa d’interessante
D In venti anni, qual è stato il riconoscimento, tra i tanti che ha avuto, che l’ha resa più orgoglioso?
R Si, ho avuto tanti riconoscimenti, magari bellissimi. Però ce ne sono due che non sono premi della ristorazione, per esempio la medaglia d’oro del Foyer degli artisti della Sapienza, e anche la medaglia al merito della Federazione tedesca.

La prossima manifestazione di Taste si svolgerà a Verona dal 28 al 30 novembre, e sarà una novità assoluta per il marchio che gira il mondo per la presentazione del buon cibo. Un evento tutto dedicato alla pasticceria, chiamato “Taste of Christmas”-

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Politica

Cdm: nuovo decreto bonus edilizi, test psicoattitudinali per diventare magistrati e registro nazionale affido minori

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Il governo corre ai ripari sui rischi di nuovi sforamenti dei conti da parte del Superbonus e dei bonus fiscali ed energetici.

“Norme nate in modo scriteriato e che hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica”, dice senza giri di parole il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “Qualcuno sorrideva sul mal di pancia – aggiunge – Confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani”.

Così il Consiglio dei ministri approva a sorpresa un nuovo decreto sui bonus edilizi, portato fuorisacco. Scompare lo sconto in fattura, arriva la dichiarazione preventiva, vengono bloccate le compensazioni con l’agevolazione Ace (che riguarda le imprese), i crediti vengono prima compensati con le eventuali ‘cartelle’ degli accertamenti fiscali.

La misure – dice con chiarezza Giorgetti – “sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità” della misura.

Test psicoattitudinali per diventare magistrati

Via libera del governo ai test psicoattitudinali per l’accesso alla professione dei magistrati dal 2026, forse simili a quelli cosiddetti ‘Minnesota’, che valutano la personalità dei candidati. Il decreto legislativo approvato in Consiglio dei ministri ha avuto modifiche fino all’ultimo minuto, che però non mitigano le proteste dell’Associazione nazionale magistrati: sarà il Consiglio superiore della magistratura a nominare i docenti universitari in materie psicologiche che – su indicazione Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – faranno parte della commissione giudicante.

Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale, ma già dopo quella scritta riceverà dei test su un foglio, individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale, che sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo (il quale sarà presente solo come ausilio), alla quale è demandato in maniera collegiale il giudizio finale sul complesso delle prove.

Minori in affido

Il Cdm ha approvato anche il registro nazionale per l’affido dei minori. Fino ad oggi la legge per i ragazzi in affido prevedeva l’obbligo degli istituti di assistenza pubblici o privati e delle comunità di tipo familiare di trasmettere semestralmente al procuratore della Repubblica, presso il tribunale per i minorenni del luogo, l’elenco di tutti i minori collocati con l’indicazione della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia e delle condizioni psicofisiche del minore stesso. Il procuratore della Repubblica trasmetteva poi una relazione informativa, ogni sei mesi, e poteva compiere delle ispezioni negli istituti, per accertare l’eventuale stato di abbandono dei minori. Con la nuove disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento, a firma dei ministri per la Famiglia Eugenia Roccella e della Giustizia Carlo Nordio, approvate oggi dal Consiglio dei ministri, verranno istituiti al Dipartimento per le Politiche per la Famiglia un Registro e un Osservatorio nazionali ed inoltre ci sarà un registro in ogni Tribunale, sia dei minorenni sia ordinari.

Il caso Bari

Nel corso del Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha svolto un’informativa sul tema degli accessi ai Comuni e dello scioglimento degli enti locali, con una ricognizione sui provvedimenti adottati negli ultimi anni, dopo il caso Bari. Nel corso della riunione, sempre a quanto si apprende, è stato deciso lo scioglimento di due comuni e sono stati prorogati alcuni commissariamenti.

Nordio: sui test polemiche sterili, mi rammarico . Nessuna invasione di campo del governo
“Quando entrambe le Camere ti inviano determinate osservazioni è un dovere quasi del governo quello di adeguarsi. Purtroppo abbiamo assistito in questi giorni a una polemica di cui mi rammarico come magistrato, come quando è stato criticato il concorso ai soli giudici onorari senza leggere la bozza di un testo ancora in fieri. Sono polemiche sterili, vuote astrazioni polemiche, nessuno ha mai pensato di introdurre valutazioni periodiche dell’attitudine e della psiche dei magistrati”. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

“Sui test non c’è un’invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Non vi sono interferenze da parte del governo. Non c’è nessun vulnus nessuna lesa maestà”, ha sostenuto Nordio.

“Mi sono sottoposto ai test psicologico del Minnesota, che è quello che vorremmo introdurre qui”, ha detto il Guardasigilli. “Non c’è nulla di male se una persona cerca di capire com’è fatta e magari può cercare di correggersi persone che hanno in mano le vite degli altri, come i medici”. A chi gli ha chiesto se fosse possibile ripetere l’esame di accesso alla magistratura qualora il candidato non superasse i test, il ministro ha risposto: “L’esame di accesso alla magistratura si può ripetere quattro volte”.

Sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche – su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell’orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale.

Il colloquio orale sarà comunque diretto dal presidente della commissione esaminatrice, e non da uno psicologo, che sarà presente solo come ausilio. Infine la commissione esaminatrice, che valuta collegialmente, formulerà il giudizio conclusivo sulla totalità delle prove. Ci sarà dunque un doppio livello di garanzia: il Csm disciplinerà i test in via generale e poi la commissione esaminatrice deciderà.

Giorgetti: stop a sconto in fattura e cessione del credito, basta generosità eccessiva

“Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi “sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023”, ha detto Giorgetti.

“Sicuramente aspettiamo i dati definitivi, le sorprese purtroppo non sono mancate, sempre in senso negativo. Già il conto è salatissimo, anche se qualcuno ne è entusiasta, il prezzo per la finanza pubblica e sul debito graverà per diversi anni a venire. L’obiettivo di questo decreto è mettere un punto finale rispetto all’impatto sul 2023, fatto salvo le valutazioni definitive di Eurostat”, ha precisato Giorgetti.

“Il fatto che introduciamo norme di monitoraggio testimonia che queste norme sono nate in modo scriteriato e hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica, l’ho detto dall’inizio, continuo a sostenerlo, qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani”, ha detto ancora Giorgetti.

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Ambiente

Clima, l’Organizzazione meteorologica mondiale lancia l’allarme rosso: siamo a un soffio dalla soglia di riscaldamento da non oltrepassare

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Il rischio è quello di disastri ambientali incontrollabili

Nel 2023 il riscaldamento globale è arrivato a 1,45 gradi sopra i livelli pre-industriali.

Siamo a un soffio dal limite di 1,5 gradi fissato dall’Accordo di Parigi, e poi dalla Cop26 di Glasgow. Per questo, l’Organizzazione meteorologica mondiale, la Wmo, parla di “allarme rosso” per il clima.

L’agenzia dell’Onu aveva già rivelato a gennaio che il 2023 era stato l’anno più caldo mai registrato da quando ci sono rilevazioni scientifiche, cioè dalla metà dell’Ottocento. Non solo, aveva aggiunto che il 2024 potrebbe essere ancora peggio. Oggi, con un nuovo rapporto, ha rincarato la dose. La temperatura media globale sulla superficie terrestre nel 2023 è stata di 1,45 gradi sopra la media pre-industriale 1850-1900. L’Accordo di Parigi nel 2015 aveva fissato a 2 gradi dai livelli pre-industriali la soglia di riscaldamento da non oltrepassare, pena disastri ambientali incontrollabili. La Cop26 di Glasgow del 2021 aveva ulteriormente abbassato questa soglia, a 1,5 gradi.

Il problema, certifica ora la Wmo, è che questa soglia il mondo l’ha quasi raggiunta. E non ci sono segnali che il riscaldamento debba fermarsi. L’aumento delle temperature, ricorda la Wmo, è dovuto all’aumento in atmosfera dei gas serra di origine umana. Le concentrazioni dei tre principali gas (anidride carbonica, protossido di azoto e metano) hanno raggiunto livelli record nel 2022, e mostrano una continua crescita nel 2023. Oggi, i livelli di Co2 nell’atmosfera sono del 50% più alti rispetto all’era pre-industriale. Per di più, l’anno scorso all’effetto dei gas serra si è aggiunta l’influenza nel Nino, il riscaldamento periodico del Pacifico centromeridionale e orientale.

“Non siamo mai stati così vicini, anche se per ora temporaneamente, al limite più basso dell’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico, 1,5 gradi -, ha commentato la segretaria generale dell’Organizzazione, Celeste Saulo -. La nostra comunità della Wmo lancia l’allarme rosso al mondo”. Nel 2023 quasi un terzo degli oceani, il 32%, è stato colpito quotidianamente da un’ondata di calore, contro il record precedente del 2016, il 23%. Alla fine dell’anno, oltre il 90% degli oceani aveva registrato ondate di calore in qualche momento durante l’anno. Sulla terraferma, i ghiacciai hanno perso il maggior volume di ghiaccio mai registrato. Il riscaldamento globale, col suo codazzo di siccità, alluvioni, ondate di calore e incendi, ha avuto effetti disastrosi sui paesi più poveri e vulnerabili. Il numero di persone soggette ad acuta insicurezza alimentare nel mondo è più che raddoppiato oggi rispetto a prima della pandemia: da 149 milioni si è arrivati a 333 milioni nel 2023. La Wmo segnala che la finanza per il clima nel biennio 2021 – 2022 è arrivata a quasi 1.300 miliardi di dollari, quasi raddoppiando rispetto ai livelli 2019-2020. Si tratta però dell’1% del Pil mondiale. Per mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali, gli investimenti di finanza climatica dovrebbero aumentare di 6 volte, arrivando a 9.000 miliardi al 2030 e ad ulteriori 10.000 miliardi al 2050.

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Castelli Romani

Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

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A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.



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