Da Tor Bella Monaca ai paesi del reatino per rubare nelle auto in sosta: arrestata coppia di ladri

CANTALICE (RI) – I carabinieri della Stazione di Cantalice hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Rieti nei confronti di due soggetti residenti a Roma nel quartiere di Tor Bella Monaca.

I due sono ritenuti responsabili di aver perpetrato cinque furti su autovettura e un prelievo fraudolento mediante utilizzo illecito di carte bancomat.

Il provvedimento arriva a conclusione di un’articolata indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Cantalice e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti avviata nell’autunno del 2018.

L’indagine ha tratto origine da due denunce presentate nel mese di ottobre 2018 presso la Stazione di Cantalice a seguito del verificarsi nella stessa giornata di due distinti furti su autovettura.

Nel primo dei due casi, una donna aveva denunciato di aver subito il furto della propria borsa contenente circa 200 euro in contanti da parte di ignoti che avevano mandato in frantumi il finestrino della sua autovettura. Nel secondo caso, invece, un uomo aveva denunciato che ignoti, sempre dopo aver mandato in frantumi il finestrino della sua auto in sosta, si erano impossessati del telefono cellulare lasciato all’interno.

Entrambi i furti erano avvenuti lungo la via del Santuario, nei pressi del Santuario di San Felice all’Acqua.

Le primissime indagini hanno consentito di individuare il transito di un’autovettura sospetta, condotta da un uomo, risultata intestata invece ad una donna gravata da numerosi precedenti di polizia. L’analisi tecnica mediante interpolazione e confronto di numerosi dati riferiti alla rete telefonica mobile, la circolarità informativa tra i reparti dell’Arma ed altri dati estrapolati dalle banche dati in uso alle forze di polizia, hanno consentito ai militari della Stazione di Cantalice di appurare che nei mesi successivi si erano verificati ulteriori episodi analoghi, con modus operandi in tutto simili, indagando sui quali è stato possibile accertare la responsabilità dei due sospettati in complessivi cinque furti perpetrati anche in altri comuni del reatino, in particolare Frasso Sabino, Forano e nella stessa Rieti, sempre nelle immediate vicinanze di cimiteri e chiese.

Dalle indagini svolte, sono risultate chiare, quindi, le modalità d’azione dei malfattori che, partiti da Roma, si dirigevano vero la provincia di Rieti dove sceglievano i propri obiettivi prediligendo auto lasciate in sosta, anche per poco tempo, nei pressi di luoghi di culto e cimiteri. In una circostanza, avendo sottratto una borsa contenente oltre a 250 euro in contanti, anche una carta bancomat, i due sono riusciti anche ad effettuare un prelievo presso uno sportello ATM impossessandosi di altri 250 euro.

Complessivamente, gli autori dei furti si sono impossessati di una somma in denaro contante di circa 1.000 euro, oltre a telefoni cellulari, documenti ed altri effetti personali.

I soggetti tratti in arresto nell’operazione odierna con il supporto dei militari della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti, nonché di quelli della Stazione di Tor Bella Monaca, sono due cittadini italiani domiciliati nella Capitale.

Legati tra loro da una relazione sentimentale, sono risultati entrambi già gravati da numerosissimi precedenti di polizia. Per loro, sulla scorta degli elementi di reità acquisiti e valutate le esigenze cautelari, il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari.

Quanto accertato nel corso dell’indagine ricorda un’analoga attività investigativa condotta qualche tempo fa e conclusa nell’ottobre 2020 sempre dalla Stazione di Cantalice, che aveva consentito di individuare tre soggetti, anch’essi italiani, responsabili di ben 19 furti su autovettura e prelievi fraudolenti.

Anche in questa occasione, il suggerimento che è doveroso rivolgere a tutti è quello di non lasciare mai incustoditi denaro, documenti o altri beni come gioielli e telefoni cellulari all’interno delle autovetture, neanche se ci si deve allontanare per pochi secondi e nemmeno se si potrebbe pensare di trovarsi in luoghi sicuri, come nelle vicinanze di chiese o cimiteri. Il rischio, oltre alla perdita del denaro, è quello di dover far fronte a spese anche ingenti per riparare i vetri delle auto o per duplicare documenti o ancora per cambiare le chiavi di casa. In caso di furti di bancomat o carte di credito, procedere immediatamente al loro blocco e mai conservarle insieme al codice PIN.