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Dalla notte degli Oscar all’ONU, tour negli USA della Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie in difesa delle donne e dei minori

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“Lotto ogni giorno affinché tutte le donne vittime di violenza vengano aiutate e supportate nel cammino di ripresa dei loro diritti e della loro dignità” – con queste parole la Principessa Camilla di Borbone delle Due Sicilie, Ambasciatrice della UN Women for Peace Association, tra le personalità presenti ai 90esimi Academy Awards al Dolby Theater di Los Angeles, motiva il suo impegno contro la violenza di genere e il suo nuovo percorso in difesa dei diritti delle donne e dei bambini.

“La Notte degli Oscar è certamente uno dei momenti più celebri a Los Angeles e ho la possibilità di stare accanto anche a tutte quelle donne vittime di abusi e violenze. Come Ambasciatrice UN ho sentito il dovere di condividere l’iniziativa Time’s Up che ha come obiettivo la fine delle molestie sulle donne nel mondo del cinema – spiega SAR la Duchessa di Castro – ma l’iniziativa ha coinvolto tutti gli ambienti lavorativi e si diffonde concretamente in tutto il mondo”.

S.A.R. la Principessa Camilla ha iniziato il percorso in supporto delle donne vittime di violenza a partire dal 1998, anno in cui ha intrapreso i primi viaggi istituzionali in Siria, Yemen e Giordania dove ha incontrato la Regina Rania con la quale ha sviluppato il progetto in supporto dell’Hamzah bin Abdul Muttalib di Marka, orfanotrofio che ospita ragazze minorenni vittime di violenza. E’ Ambasciatrice delle attività dell’Ordine Costantiniano in tutto il mondo, dell’Associazione “Les Anges Gardiens de Monaco” e della “Croce Rossa di Monaco”, è anche membro effettivo dell’Associazione “Action Innocence Monaco”. Per il suo sostegno attivo dei progetti contro la violenza sulle donne e sui minori ha ricevuto l’Humanitarian Award della Un Women for Peace Association e il Peace Jam Visionary Award.

Intenso il programma degli impegni istituzionali e sociali durante la permanenza negli Usa, giovedì 8 marzo è stata scelta per suonare la campana della Nyse New York Stock Exchange che in questo giorno è dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne e, successivamente, sempre affiancata da SAR Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, parteciperà al pranzo in suo onore nel quartier generale della UN Women for Peace Association alle Nazioni Unite dove saranno accolti dal Patron, Mrs Ban Soo Taek, dal Presidente, Dame Muna Al-Rihani, dal direttore generale, Mrs Barbara Winston e dalla First Lady del Panama, Mrs Lorena Castillo de Varela.

Nei giorni successivi LL.AA.RR i Principi, al fine di realizzare un programma in difesa delle donne da avviare attraverso la delegazione statunitense, incontreranno il Sindaco di New York, Bill de Blasio, il Governatore, Andrew Cuomo e il Cardinale Dolan, arcivescovo di New York. Tra gli eventi sociali, a conclusione del loro viaggio, sabato 17 marzo, i Principi parteciperanno al Gran Ballo annuale di West Palm Beach in onore e in presenza di S.A.S. le Prince Albert II de Monaco.

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Predappio, chiude lo storico ristorante “Del Moro”: un addio che profuma di tagliatelle al ragù e ricordi

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Dopo quasi mezzo secolo, una delle trattorie simbolo della cucina romagnola abbassa le serrande, lasciando dietro di sé un’eredità di amore e tradizione

A Predappio, tra le dolci colline dell’Appennino forlivese, c’è un luogo che racchiude il calore di una casa e i sapori di un tempo che sembra non voler svanire: il Ristorante Del Moro.

Da quasi mezzo secolo, Rino e sua moglie accolgono i clienti con sorrisi sinceri e una cucina che profuma di tradizione, diventando un punto di riferimento per chiunque abbia voglia di gustare la vera cucina romagnola.

Il signor Rino

Eppure, questo angolo prezioso di storia e sapori si appresta a chiudere i battenti entro dicembre, con un misto di nostalgia e gratitudine.

Il ristorante è famoso per le sue tagliatelle al ragù, fatte in casa seguendo una ricetta tramandata da generazioni. Ogni piatto, preparato con maestria e passione, racconta di mattinate trascorse a impastare e di profumi che si diffondono lentamente, avvolgendo ogni angolo della sala. Il rumore delle posate che si mescola alle risate dei clienti, il tintinnio dei bicchieri di un ottimo vino rosso locale, e la voce gentile di Rino che chiede: “Tutto bene?” sono ricordi che chiunque abbia varcato la soglia del Ristorante del Moro porta con sé.

Dietro a ogni pietanza c’è l’amore di una coppia che ha dedicato la propria vita a mantenere viva una cucina autentica, lontana dalle mode e vicina al cuore. Una conduzione familiare impeccabile, fatta di piccoli gesti e attenzioni, dove la cortesia è un ingrediente invisibile che arricchisce ogni portata.


Ma, dopo 48 anni di instancabile lavoro, Rino e sua moglie sentono che è giunto il momento di “passare il testimone”. “È arrivato il tempo di godersi un po’ di riposo, di riscoprire la vita senza orari e di lasciare spazio a nuove energie,” ha detto Rino con un sorriso, forse velato da un pizzico di malinconia.

La domanda che ora riecheggia tra i tavoli della trattoria è: chi prenderà in mano questa eredità? Chi avrà la forza e la passione per continuare a custodire un patrimonio che non è solo gastronomico, ma anche umano e culturale?

La speranza è che una giovane coppia del posto decida di raccogliere questa sfida, portando avanti non solo le ricette, ma l’anima di un luogo dove il tempo sembra fermarsi, e il cibo è una carezza al cuore.

Predappio si appresta a salutare un pezzo della sua storia, con la certezza che il profumo delle tagliatelle al ragù, l’ospitalità di Rino e il calore di quei momenti a tavola rimarranno impressi per sempre nella memoria collettiva. Perché il Ristorante “Del Moro” non è stato solo un ristorante, ma una casa per chiunque vi entrasse, anche solo per una sera.

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Tra sociale e musica romana: un nuovo appuntamento imperdibile con Officina Stampa

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Francesco Saverio Fiorini, Eliana Tagliente, Nadia Natali, Patrizia Claps, Azzurra Marinelli, Massimiliano Baglioni, Marco Martone e Ginevra Galea ospiti nel salotto rosso di Chiara Rai in diretta dal Black Jack Cafè di Grottaferrata

Giovedì 24 ottobre 2024 alle 19:00, ritorna l’appuntamento con Officina Stampa, la popolare trasmissione web condotta da Chiara Rai, in diretta dal Black Jack Cafè di Grottaferrata e disponibile sul canale YouTube ufficiale di Officina Stampa. Questa quinta puntata della nuova stagione promette di essere particolarmente interessante, toccando temi di grande impatto sociale, tradizioni romane e attualità.

Nel caratteristico “Salotto Rosso” di Chiara Rai si parlerà di temi che spaziano dal sociale alla cronaca, con ospiti d’eccezione. Eliana Tagliente sarà presente per raccontare una vicenda personale legata alla ASL Roma 2, offrendo uno spunto di riflessione su una tematica molto sentita.

La puntata offrirà anche un affascinante viaggio nella cultura e tradizione romana con Francesco Saverio Fiorini, figlio del celebre Lando Fiorini, che parlerà del progetto Il Puff in tour, lo spettacolo che continua a celebrare l’eredità del leggendario cabaret romano. A tenere alto il livello musicale sarà la cantante e attrice Nadia Natali, nota anche per il suo lavoro come autrice teatrale e doppiatrice.

Inoltre, interverranno Patrizia Claps, giornalista e pittrice, per arricchire la discussione con il suo contributo artistico, e l’opinionista di cronaca nera Azzurra Marinelli, che offrirà il suo punto di vista su casi di attualità. Completano il parterre degli ospiti il blogger Massimiliano Baglioni e la giovane studentessa Ginevra Galea, che apporteranno il loro contributo su temi di cronaca e attualità.

Non mancherà il momento dello sport con il consueto editoriale del giornalista editorialista Marco Martone.

Un’occasione imperdibile per chi ama il dibattito su temi di interesse pubblico, con la possibilità di seguire la trasmissione in diretta o in differita su YouTube. Non mancate!

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Roma celebra il grande cinema, tra star internazionali e talento italiano

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Francis Ford Coppola e Johnny Depp sul red carpet, mentre la Finlandia porta in concorso una commedia tragicomica tra tradizioni e humour nero
 
 
È in corso a Roma dal 16 ottobre, e fino al 27, la 19a edizione della Festa del Cinema, prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, e la 22a edizione di Alice nella città.
 
Un’edizione che risulta  molto ricca sia dal punto di vista della presenza dei protagonisti che dal punto di vista prettamente cinematografico. Il maestro Francis Ford Coppola ha ricevuto le chiavi di ‘Cinecittà’ ed ha presentato, in preapertura, il suo ‘Megalopolis’. Sul tappeto rosso hanno sfilato Johnny Depp e Viggo Mortensen, che hanno ricevuto il Premio alla carriera e hanno presentato i loro film come registi, rispettivamente ‘Modì’, su Modigliani, che ha tra gli interpreti Riccardo Scamarcio, e ‘I morti non feriscono’, western moderno.
 
La direttrice artistica della rassegna, Paola Malanga, ha definito la programmazione “un arazzo”, ovvero una tela ricca di sfaccettature legate tutte da un unico filo conduttore. E in effetti, il cartellone è decisamente interessante, a partire dall’attesissimo film che ha segnato l’apertura ufficiale ovvero ‘Berlinguer, grande ambizione’ di Andrea Segre, che vede il ritorno da protagonista di Elio Germano. Si tratta del primo film incentrato sul racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro.
 
L’Italia spicca nel programma dei film in concorso: sono infatti quattro gli italiani tra i 18 film del Concorso Progressive Cinema. Oltre a Berlinguer. La grande ambizione, c’è infatti ‘L’albero’ di Sara Petraglia, ‘L’isola degli idealisti’ di Elisabetta Sgarbi e ‘Paradiso in vendita’ di Luca Barbareschi. Ma sono tante le pellicole italiane anche nella sezione Grand Public: Michele Placido, Gabriele Muccino, Claudio Giovannesi, Mauro Mancini, Uberto Pasolini, Paolo Costella, Cristina Comencini, i fratelli Manetti e Luca Zingaretti alla sua prima regia.
 
I film sono analizzati da una giuria di alto livello: il regista, sceneggiatore e produttore argentino Pablo Trapero presiede la giuria del Concorso affiancato dalla montatrice Francesca Calvelli, l’attrice francese Laetitia Casta, la produttrice Gail Egan e lo scrittore e sceneggiatore Dennis Lehane. I Premi: Miglior Film, Gran Premio della Giuria, Miglior regia, Miglior sceneggiatura, Premio ‘Monica Vitti’ alla Miglior attrice, Premio ‘Vittorio Gassman’ al Miglior attore e il Premio speciale della Giuria, a scelta fra le categorie fotografia, montaggio e colonna sonora originale. Ma l’Italia si distingue anche sul fronte delle serie tv nella sezione non competitiva Free Style: basti pensare a ‘L’amica geniale. La storia della bambina perduta’ di Laura Bispuri, ‘Avetrana – Qui non è Hollywood’ di Pippo Mezzapesa, ‘Miss Fallaci’ di Luca Ribuoli e ‘Vita da Carlo’, terza stagione.
 
La Finlandia
 
Come spesso nelle precedenti edizioni, la Finlandia non manca all’appuntamnento capitolino anche se con un solo film in concorso nella categoria Progressive Cinema – Visioni per il mondo di domani. Si tratta di un film la cui protagonista, si potrebbe dire, è una bevanda alquanto forte e spesso trasgressiva.
 
100 Litres of Gold (100 litri di oro) del regista Teemu Nikki,  con, nel cast, Elina Knihtilä, Pirjo Lonka, Ville Tiihonen La sahti è una birra molto forte aromatizzata al ginepro, che si trova solo in Finlandia, e che si produce preferibilmente in casa seguendo metodi secolari. Le due sorelle Taina e Pirkko ne sono apprezzate (e invidiate) produttrici: ma quando la terza sorella gliene chiede cento litri per il proprio matrimonio, iniziano i guai. Sensi di colpa inevasi, rivalità quasi letali con i vicini, beffe del destino e irresistibile voglia di “assaggiare” il prodotto ma bevendosela tutta, rendono la fornitura dei cento litri una vera e propria odissea tragicomica,… Barcollando per una sbornia epica, si imbarcano in una serie di esilaranti disavventure mentre cercano di recuperare il tempo perduto e la birra persa, e salvare la propria reputazione e quella della loro sahti.
Il regista di “La morte è un problema dei vivi”, presentato lo scorso anno in concorso alla Festa del Cinema di Roma, racconta dall’interno la provincia di un paese remoto e al tempo stesso molto vicino, dove l’orgoglio delle proprie radici e il gusto di fare bisboccia mascherano disagi e inquietudini profonde. E lo fa con una narrazione travolgente, all’insegna dello humour nero e della comicità flemmatica, con interpreti. tutte irresistibili.
 
Come spiega lo stesso regista, “questo film è dedicato alle piccole province e alla sahti, la nostra birra. È un misto di umorismo nero, piume arruffate e tanto orgoglio e amore per le tradizioni finlandesi. Io stesso sono nato a Sysmä, una cittadina di 3000 abitanti a cui devo molto, in termini di identità: ricordo a tutti, il più spesso possibile, che provengo da una famiglia di mastri birrai. Il Sahti è per noi leggendario come il vino lo è per gli italiani; è al centro della comunità e delle vite dei personaggi che vi presento. Il mio approccio personale alla storia sarà leggero. Non considero questa una storia sull’alcolismo, ma su ciò che c’è dietro. Voglio che il pubblico rifletta su ciò che si nasconde dietro le risate”.
 
Teemu Nikki è un regista e sceneggiatore finlandese pluripremiato a livello internazionale, le cui storie si immergono nelle domande più profonde della condizione umana attraverso una satira bonaria, senza scuse e senza filtri. Nikki è stato invitato da festival cinematografici e mostre come Locarno e Venezia, e a Venezia ha vinto l’Armani Audience Award per The Man Who Did Not Want to See Titanic (2021).
 
 
 
In programmazione:
 
24/10 Sala Petrassi 16:30 
Giulio Cesare – Sala 3 17:00 
25/10 Giulio Cesare – Sala 3
 
 
 
 
Sulla sahti:
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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