DALLAS: MARCIA DI PROTESTA FINISCE NEL SANGUE, CECCHINI UCCIDONO CINQUE POLIZIOTTI

di Angelo Barraco
 
Dallas – Sangue e terrore a Dallas, in quella che doveva essere una manifestazione contro gli abusi della polizia ai danni della comunità afroamericana. Alle ore 20:45 di ieri si erano radunati centinaia di cittadini per protestare a seguito della morte di due afroamericani ad opera della polizia. Ma la manifestazione è finita in un lago di sangue poiché alle 21:00, ora locale, quattro cecchini hanno aperto il fuoco contro la polizia, cagionandone la morte di cinque e il ferimento di sei. Gli inquirenti ritengono che l’agguato sia stato coordinato mediante uno schema triangolare dei soggetti posti in posizione di attacco, che si trovavano vicino al punto in cui giungeva la manifestazione. Immediatamente sono scattate le indagini e sono state poste a fermo tre persone, un altro soggetto si era nascosto in un garage ma è successivamente morto in uno scontro a fuoco con la Polizia. La dinamica in merito a quest’ultimo episodio non è molto chiara ma si apprende che l’uomo aveva minacciato gli agenti di far esplodere una bomba e di sparare ancora contro le forze dell’ordine. Il capo della Polizia ha riferito “Ha detto ai nostri negoziatori che la fine si avvicina, che avrebbe fatto ancora del male e ucciso altri agenti. Ha aggiunto che ci sono bombe nel garage e nel centro”. Non sarebbe stato rinvenuto esplosivo. Mike Rawlings, Sindaco di Dallas, ha riferito in una conferenza stampa che “alle 20:58 si è verificato l'incubo peggiore” poiché i cecchini hanno ucciso 5 agenti, ne hanno feriti 6, tra cui due donne e anche due civili sono rimasti coinvolti. Vi erano 100 poliziotti. Il capo della Polizia Mike Brown ha sottolineato inoltre che “Alcuni poliziotti sono stati colpiti alla schiena. Il loro piano era di ferire e uccidere il maggior numero di agenti possibile. Un testimone riferisce alla CNN “Sembrava un'esecuzione  ho visto un uomo scendere da un Suv, in abbigliamento 'tattico', con un fucile Ar-15. Si è diretto verso un agente che era a terra e gli ha sparato forse tre-quattro volte alla schiena. E' stato orribile.  Sembrava un attacco pianificato, l'uomo era preparato, sapeva dove stare, aveva molte munizioni”. Obama ha detto che questo “è stato un attacco feroce e premeditato, 'non sono una questione solo nera o ispanica, ma americana. Tutte le persone imparziali dovrebbero essere preoccupate della frequenza con cui la polizia uccide gli afroamericani”.