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Cronaca

Decreto Dignità, la prima legge del governo giallo verde: ecco i punti principali

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Ieri il Decreto Dignità ha passato l’ultimo vaglio, quello del Senato ed è diventato legge. Con 155 voti favorevoli, 125 contrari ed uno astenuto, Palazzo Madama ha confermato le modifiche apportate già in nella sede della Camera dei Deputati riguardo il capitolo del lavoro.

Il primo provvedimento del governo giallo-verde che diventa legge dello Stato: manca solamente la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale

Il vicepremier e padre del decreto, Luigi Di Maio chiosa all’uscita dal Senato :” Finalmente i cittadini segnano un punto: dopo decine di anni è stato approvato il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby”. Infatti per il pentastellato, il decreto dignità, nome omen, si pone il preciso obbiettivo di assumere come cardine la condizione dei lavoratori e dei precari, attaccando alla base il Jobs Act renziano, il quale ha sortito come unico effetto quello di “stabilizzare la precarizzazione”. Gli ultimi dati Istat sembrano dare ragione alle stime della maggioranza: a giugno si registra un calo di 49 mila unità degli occupati e un aumento dell’occupazione a termine che raggiungono quota 3 milioni 105 mila. Il provvedimento era uscito dai lavori del fine settimana nelle commissioni Finanze e Lavoro senza l’indicazione dei relatori dopo l’ostruzionismo dell’opposizione che si è riproposto al termine della votazione a Palazzo Madama, dove gli esponenti del Partito Democratico hanno alzato dei fogli con scritto “-80 mila #bye bye lavoro”. La protesta è arrivata anche dal capogruppo dem Marcucci che spiega ai senatori: “Il vostro è il decreto disoccupazione, altro che dignità! Crea più precarietà e più lavoro nero e riduce i posti di lavoro. Sfido chiunque a trovare in questo testo qualcosa di degno”. Dall’altro lato il ministro dello Sviluppo Economico Di Maio ed il premier Conte si sono stretti la mano avvolti dagli applausi della maggioranza.

Ma in cosa consiste il decreto dignità? Cerchiamo di riassumerlo in pochi punti principali..

I contratti a termine avranno una durata massima di 24 mesi rispetto ai 36 previsti dalla precedente legislazione con l’obbligo di motivare i rinnovi. Se il contratto a termine supera i 12 mesi e non vengono indicate le causali, il contratto si trasforma automaticamente a tempo indeterminato. I contratti a tempo determinato, compresi quelli in somministrazione, non possono superare il 30% dei contratti a tempo indeterminato nella stessa azienda. Previste anche multe molto esigue di 20 euro al giorno per la somministrazione fraudolenta e l’esclusione delle agenzie di somministrazione dall’obbligo di indicare le causali per il rinnovo dei contratti a termine. I costi aggiuntivi applicati ai rinnovi (0,5%) si applicheranno anche ai contratti a termine in somministrazione. Per quanto riguarda le colf , collaboratori domestici e badanti la maggioranza contributiva dello 0,5% non varrà. Il bonus del 50% dei contributi per le assunzioni di under 35, che dal prossimo anno sarebbe scattato solo per assunzioni di under 30, sarà esteso anche al 2019 e al 2020. L’esonero del 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro è riconosciuto per massimo 3 anni e con un tetto di 3mila euro su base annua. Le coperture arriveranno dall’aumento del prelievo erariale unico sugli apparecchi da gioco a partire dal 2019. Aumentate le indennità in caso di offerta conciliativa per i licenziamenti illegittimi. A oggi, le mensilità minime da corrispondere sono due, le massime 18. Con la modifica si va da un minimo di 2 a un massimo di 27. I nuovi voucher non potranno più essere utilizzati solo dalle aziende agricole, ma anche dagli alberghi con un massimo di 8 dipendenti. I voucher saranno una forma di pagamento per pensionati, disoccupati, studenti under 25. Sale a 10 giorni la durata massima. La quota delle assunzioni che le Regioni potranno fare nel triennio 2019-2021 sarà destinata al rafforzamento degli organici dei Centri per l’impiego. Previsti forti provvedimenti per quelle aziende che, per diminuire il costo del lavoro e i diritti sindacali, chiudono le sedi italiane per portarle all’estero.
Le misure contro le imprese che delocalizzano dopo aver ricevuto contributi pubblici saranno dalle due alle quattro volte maggiori rispetto al beneficio statale avuto.
Si incide anche sulla semplificazione del fisco: proroga dello spesometro, abolizione dello split payament dei professionisti e aggiornamento del redditometro.
Sancita la fine della pubblicità del gioco d’azzardo che oggi impazza su tutti i media. Facendo dell’Italia il primo Paese ha prendere misure contro le ludopatie. I tagliandi per tentare la fortuna dovranno avere note esplicative (che coprano almeno il 20 per cento della superficie del biglietto su entrambi i lati) sui rischi del gioco d’azzardo. Come succede per i pacchetti di sigarette.
Chi viola il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo sarà sanzionato severamente (minimo 50mila euro). Per giocare alle slot e per tutelare i minori sarà obbligatorio, come avviene per le macchinette che distribuiscono tabacco, la tessera sanitaria. Arriva la proroga dei contratti fino a 30 giugno 2019 e un concorso straordinario per risolvere il problema delle maestre diplomate prima del 2001-2002. Verranno prorogati tutti i contratti fino al 2019 trasformando quelli a tempo indeterminato in contratti a termine fino al 30 giugno 2019 e prorogando chi aveva già il contratto a tempo determinato.

Gianpaolo Plini

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Prevenzione e contrasto dei crimini informatici: siglato accordo tra Polizia di Stato e BCC Banca Iccrea

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È stato siglato a Roma l’accordo tra la Polizia di Stato e BCC Banca Iccrea, capogruppo del Gruppo BCC Iccrea, per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici che hanno per oggetto le reti e i sistemi informativi di supporto alle funzioni istituzionali della società.
La convenzione, firmata dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani e da Mauro Pastore, Direttore Generale di BCC Banca Iccrea, è finalizzata a sviluppare una collaborazione strutturata tra le parti, per l’adozione ed il potenziamento di strategie sempre più efficaci in materia di prevenzione e contrasto al cybercrime, considerato il delicato e strategico settore di intervento del Gruppo.
Il Gruppo BCC Iccrea è il maggiore gruppo bancario cooperativo, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano e il quarto gruppo bancario in Italia per attivi. BCC Iccrea, in qualità di Capogruppo esercita le attività di direzione, coordinamento e controllo sulle Società del Perimetro di Direzione e Coordinamento e, in tale ambito, supporta l’operatività bancaria delle BCC, fornendo prodotti, servizi e consulenza al fine di soddisfare le esigenze dei loro Soci, clienti, famiglie e territorio di riferimento.
La tutela delle infrastrutture critiche informatizzate di istituzioni e aziende che erogano servizi essenziali è una delle mission specifiche della Polizia Postale, l’articolazione specialistica della Polizia di Stato deputata alla prevenzione e contrasto della criminalità. La Polizia di Stato assicura attraverso la Polizia Postale e delle Comunicazioni, Organo del Ministero dell’Interno deputato alla sicurezza delle comunicazioni. In particolare, tale compito viene assolto attraverso il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) che, con una sala operativa disponibile h24, rappresenta il punto di contatto per la gestione degli eventi critici delle infrastrutture di rilievo nazionale operanti in settori sensibili e di importanza strategica per il Paese.
Alla firma della convenzione erano presenti per il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, Prefetto Renato Cortese, il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Dott. Ivano Gabrielli mentre per BCC Banca Iccrea erano presenti Renato Alessandroni,
Responsabile Sicurezza e Continuità Operativa, Chief Information Security Officer, Pasquale De Rinaldis, Responsabile Sicurezza delle Informazioni, Giuseppe Cardillo, Head of Architecture & Innovation e Raffaella Nani, Responsabile Comunicazione Istituzionale.

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Roma, al Quarticciolo baby spacciatori per evitare imputazioni

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ROMA – Proseguono i controlli antidroga in zona Quarticciolo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma che, dopo gli 11 arresti eseguiti qualche giorno fa che hanno portato alla luce anche numerosi nascondigli utilizzati per occultare lo stupefacente – cassonetti dei rifiuti, aiuole, fori nei muri e addirittura una trappola per topi – hanno arrestato in flagranza di reato un 16enne romano gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In compagnia del 16enne c’era anche un 13enne, non imputabile, che è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Roma.
Più nel dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Tre Teste, impegnati in un servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti nel quartiere Quarticciolo, hanno sorpreso i due minori cedere dello stupefacente ad alcuni acquirenti in strada, prelevandolo da un nascondiglio di fortuna costituito da un arbusto.
I Carabinieri hanno fermato i due ragazzini e li hanno trovati in possesso di oltre 400 euro in contanti, ritenuti provento di attività illecita, rinvenendo 12 dosi di crack occultate tra gli arbusti.
Su disposizione della Procura per i Minorenni, il 16enne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli e, su richiesta del Pubblico Ministero, il G.I.P. ha applicato la misura cautelare delle prescrizioni con ordinanza del 30/03/2024, mentre il 13enne è stato affidato ai rispettivi genitori.

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Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

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