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Cronaca

Delitto Garlasco: si apre inchiesta bis

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Tempo di lettura 7 minuti Una vicenda che sembrava definitivamente chiusa ma che oggi, alla luce dei nuovi elementi emersi, viene rimessa in discussione

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di Angelo Barraco
 
 
MILANO – Si riaprono ufficialmente le indagini sulla morte di Chiara Poggi. Una notizia che dopo nove lunghi anni e dolorosi anni, svariate udienze arriva come un fulmine a ciel sereno, riportando alla mente il dolore dei familiari di Chiara che hanno vissuto questo calvario senza tregua e rimettendo in discussione la condanna di Alberto Stasi a sedici anni per omicidio volontario, che oggi sta scontando la sua pena nel carcere di Bollate. Una vicenda che sembrava definitivamente chiusa ma che oggi, alla luce dei nuovi elementi emersi, viene rimessa in discussione con un’inchiesta bis partita da un elemento che sarebbe stato individuato dai difensori di Stasi e farebbe emergere una verità ben diversa da quella attualmente conosciuta e si indirizzerebbe su un giovane della zona. La legge consente che a seguito di una condanna in via definitiva è possibile ottenere la revisione del processo in presenza di elementi nuovi, tali elementi riguardano l’identità del presunto colpevole che gli investigatori avrebbero individuato dal Dna maschile rinvenuto sotto le unghie di Chiara. Il 12 dicembre del 2015 la Corte di Cassazione conferma la condanna a 16 anni per Alberto Stasi, per l’omicidio di Chiara Poggi. Alberto Stasi è stato assolto in primo e in secondo grado, e poi condannato con rito abbreviato a 16 anni di carcere nell'appello 'bis' per l'omicidio della sua fidanzata, uccisa il 13 agosto 2007 nel piccolo centro della Lomellina. A quasi un anno di distanza del verdetto con cui, dopo l'annullamento con rinvio da parte della Suprema Corte dell' assoluzione di secondo grado, si è stabilito che Stasi avrebbe "brutalmente ucciso la fidanzata", la Cassazione ora dovrebbe mettere la parola fine ad un giallo che va avanti da oltre otto anni. "La sentenza di rinvio dà atto che il movente non è stato individuato ma poi si industria a costruirne uno legato alla vicenda delle immagini pornografiche", con il timore che Chiara potesse distruggere "l'immagine di ragazzo perbene e studente modello di Alberto" ma "la logica ci viene in soccorso e impone di escludere l'insostenibile ipotesi secondo la quale per evitare che la sua fidanzata rendesse nota la passione per la pornografia decidesse di ucciderla costituendosi come alibi proprio quel pc pieno di immagini pornografiche consegnato la mattina dopo ai carabinieri". Lo ha detto il sostituto procuratore generale della Cassazione, Oscar Cedrangolo, nella sua disamina nella sentenza di appello bis che ha condannato Alberto Stasi a 16 anni di carcere per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi a Garlasco nel 2007. Il pg ha sottolineato come emerge dagli atti una "debolezza dell'impianto accusatorio perché se gli indizi sono forti è inutile cercare a tutti i costi un movente che non si riesce a trovare". La sentenza d'appello condanna Stasi senza riconoscergli l'aggravante della crudeltà e ad avviso del pg, "alla fine di una sentenza del genere non si spiega l'indulgenza della Corte nell'escludere l'aggravante se si dice che Chiara è stata "brutalmente uccisa: è il solito inaccettabile sistema di un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma così non si fa giustizia, ma si aggiunge dolore a dolore".
 
L’omicidio Il 13 agosto del 2007 Alberto Stasi, studente di Economia e Commercio alla Bocconi, prova a contattare telefonicamente la fidanzata Chiara Poggi, con la quale aveva trascorso la sera precedente mangiando due pizze prima di tornare a casa, perché in quel periodo Alberto stava preparando la tesi di laurea. Verso le 13.30 si reca a casa della fidanzata, non ricevendo risposta al citofono decide di scavalcare il cancello. Arrivato sulla porta di casa, decide di entrare e trova molto sangue a terra, seguendo le tracce verso la tavernetta trova il corpo di Chiara. Chiama subito i soccorsi e si reca nella vicina caserma dei Carabinieri che distano pochi metri dalla villetta dei Poggi. Chiara è morta per una decina di colpi violenti inferti con un’arma appuntita che non sarà mai ritrovata, tra le 9 e le 12 di mattina (l’orario preciso non sarà mai stabilito). Nella villetta le uniche tracce presenti sono quelle di Chiara, dei suoi familiari, di Alberto e di un falegname che aveva fatto dei lavori pochi giorni prima della morte (oltre alle tracce dei soccorritori chiamati da Stasi). Le indagini si concentrarono sull’ex fidanzato. Ha destato sospetto l’atteggiamento dopo il ritrovamento del cadavere (sembra che il tono di voce di Stasi quando chiama il 118 fosse troppo “rilassato”), le tracce del DNA di Chiara sulla bici di Alberto, la mancanza di sangue sotto le sue scarpe, nonostante il pavimento della casa ne fosse pieno. Alberto Stasi venne arrestato il 24 settembre, ma la scarsità d’indizi certi convinse il GIP a scarcerarlo dopo quattro giorni. Nelle indagini successive (dicembre 2007) viene trovato nel computer di Stasi materiale pedopornografico, elemento che ha contribuito a minare l’immagine del fidanzato. Il 3 novembre 2008 Alberto Stati viene rinviato a giudizio per l’omicidio di Chiara Poggi.
 
Da Garlasco ci spostiamo a Firenze, dove il 10 gennaio la Corte d’Appello dovrà decidere la richiesta di revisione del processo avanzata da Rudy Guede, condannato per il delitto di Meredith Kercher. I Giudici hanno chiesto l’acquisizione degli atti relativi alla sentenza di Cassazione che ha portato all’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Anche questa vicenda, come il delitto di Chiara Poggi, sembrava definitivamente chiusa con un colpevole in carcere ma anche in questo precipuo contesto c’è stata una specifica situazione che ha portato all’attuale richiesta avanzata da Guede. Il mese di gennaio del 2016 è iniziato con il programma di Franca Leosini “Storie Maledette” e nella prima serata di questo programma cult della televisione italiana è stato intervistato Rudy Guede, attualmente detenuto presso il carcere di Viterbo dove sta scontando una condanna a 16 anni per concorso in omicidio di Meredith Kercher. Nel corso della lunga intervista fatta da Franca Leosini, Guede ha raccontato la sua versione dei fatti e ha detto: “Nella sentenza della Cassazione – con cui Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati definitivamente assolti dall'accusa di omicidio – si legge che i giudici riconoscono che loro erano presenti in quella casa”. Inoltre precisa la sua posizione sottolineando che è arrivato al terzo grado di giudizio con l’accusa di concorso in omicidio e violenza sessuale “ma è scritto nero su bianco che non sono l'autore materiale del delitto”. Rudy Guede poi ricostruisce la sera del delitto e racconta che la sera di Halloween si era baciato con Meredith e si erano accordati per vedersi il giorno dopo a casa sua, per tale motivo lui è andato in quella casa. Ha dichiarato inoltre che ad aprire quella porta è stata la stessa Meredith e non Amanda Knox e ha precisato che la sua incursione non è stata neanche un’incursione forzata, come si è detto svariate volte. Ha precisato inoltre che tra lui e Meredith non c’è stato nessun rapporto sessuale, ma soltanto petting (palpeggiamenti nelle zone intime), tale circostanza è stata riscontrata negli atti del processo, poiché sono stati trovati nelle parti intime di Meredith segni del palpeggiamento riconducibili a Guede ed è stato riscontrato che tale atto non fu fatto con violenza poiché non vi erano tracce di DNA sugli indumenti della giovane studentessa. Guede ha raccontato che non hanno avuto un rapporto sessuale perché entrambi non avevano il preservativo: “Ci siamo rivestiti e dopo un po' di tempo avevo bisogno di andare in bagno. Sono andato in quello grande, era il più vicino al salotto e lontano dalla camera di Meredith". In quel preciso momento il giovane avrebbe sentito il campanello suonare e la voce di Amanda Knox, avrebbe sentito inoltre che Amanda e Meredith litigavano. “Sono sicuro al 101% che era lei” ha detto, aggiungendo di essere rimasto in bagno per 10-11 minuti e di essere sicuro del tempo perché ascoltava musica: “Sono rimasto in bagno per 10-11 minuti  e lo so perché perché ascoltavo la musica: due brani interi e il terzo fino a metà. Poi ho sentito un urlo più forte del volume della cuffia che avevo nell'orecchio. Era straziante”. Aggiunge poi di essere uscito in tutta fretta dal bagno, per vedere cosa fosse successo: “Tutte le luci della casa erano spente, tranne quella della camera da letto di Meredith. Davanti alla sua porta ho visto una sagoma maschile di schiena. Lui si è voltato e mi è venuto addosso cercando di farsi strada per la fuga. Ho cercato di difendermi perché muoveva le mani, mi sembrava che avesse un bisturi”. Guede ha riferito alla Leosini di aver sentito in quella casa una voce che diceva “Andiamo! Andiamo!” e ha aggiunto che “in casa c'era anche Amanda Knox”, ricorda inoltre di aver udito una frase che lo ha terrorizzato “nero trovato, colpevole trovato”, e a tale frase associa il coinvolgimento di Lumumba in questa vicenda.  Le dichiarazioni di Guede hanno sollevato certamente un polverone mediatico e di polemiche non indifferenti, soprattutto alla luce di un processo che ha portato all’assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Ricordiamo che la  Corte di Cassazione ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox per l'omicidio di Meredith. Assoluzione per non aver commesso il fatto dopo 8 anni di processo. L'omicidio. Meredith è stata uccisa a Perugia la sera del 1 novembre del 2007. Era una studentessa inglese di 22 anni che faceva l’Erasmus in Italia ed è stata uccisa con una coltellata alla gola all’interno del proprio appartamento. Il corpo della studentessa è stato trovato un giorno dopo nella camera da letto ed era coperto da un piumone.
 
Gli arresti. La Polizia si occupa subito delle indagini. Il 6 novembre finiscono in manette Raffaele Sollecito, Patrick Lumumba e Amanda Knox. Quest’ultima, di Seattle, era la coinquilina di Meredith e studiava presso l’università di Perugia. Sollecito invece, laureato, aveva una relazione con la studentessa americana. Lumumba gestiva in pub in cui lavorava anche Amanda Knox. I soggetti si dichiarano estranei all’omicidio. Il 9 novembre viene convalidato il fermo dal gip. Il 15 novembre la svolta, vengono trovate delle tracce di dna di Meredith e di Amanda su di un coltello presente in casa Sollecito. Il 20 novembre viene scarcerato Lumumba e viene riconosciuta la sua estraneità all’omicidio, viene però arrestato Ruby Guade perché una sua impronta insanguinata viene trovata nel cuscino della stanza dove giaceva morta Meredith. Il 28 ottobre Ruby Guede viene condannato dal gup a 30 anni di reclusioni e viene disposto il processo per Amanda Knox e per Raffaele Sollecito. In data 18 gennaio 2009 ha inizio il dibattito nei confronti di Raffaele Sollecito e Amanda Knox. In data 5 dicembre la Corte d’Assise di Perugia condanna Amanda Knox a 26 anni di carcere e Raffaele Sollecito a 25 anni di carcere. La pena per Guede viene ridotta da 30 a 16 anni il 22 dicembre. Data importante quella del 4 marzo 2010, in cui vengono depositate le motivazioni della sentenza di primo grado per Amanda e Raffaele che sono “erotico, sessuale, violento”, per Guede invece le motivazioni sono “Concorse pienamente” e vengono depositate il 22 marzo.
 
Il processo d’Appello per Raffaele e Amanda. Il processo d’Appello per Knox e Sollecito i apre il 24 novembre. Il 18 dicembre la Corte d’Assise d’Appello di Perugia accoglie la richiesta di una nuova perizia sui coltelli, il 4 ottobre 2011 la Corte d’Assise assolve i due imputati per non aver commesso il fatto. Il 25 marzo 2013 il pg chiede l’annullamento dell’assoluzione. Il 26 marzo 2013 La Suprema corte annulla la sentenza e rinvia alla corte d’appello di Firenze ad un nuovo processo che si aprirà il 30 settembre 2013. Il 26 novembre vengono chiesti 30 anni per Amanda e 26 per Raffaele. Il 30 gennaio 2014; 28 anni e sei mesi ad Amanda e 25 a Raffaele. Per la Knox c’è il divieto di espatrio. Il 29 aprile vengono depositale le motivazioni della sentenza di condanna, le rispettive difese hanno fatto ricorso. Il processo in Cassazione ha inizio il 25 marzo 2015.

Cronaca

Contrasto alla droga tra i minori: due adolescenti denunciati a Palombara Sabina e Montelibretti

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Una nuova operazione di contrasto allo spaccio di droga tra i minori ha portato a una svolta significativa nei comuni di Palombara Sabina e Montelibretti, dove i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno intensificato i controlli all’esterno degli istituti scolastici per combattere il dilagante fenomeno dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i più giovani.

Nel corso delle attività di monitoraggio, i Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno fermato un ragazzo di 16 anni davanti a un istituto superiore di Palombara Sabina. Il giovane, sorpreso mentre si aggirava nei pressi della scuola, è stato trovato in possesso di circa 70 grammi di hashish, già suddivisi in diversi pezzi e accompagnati da materiale per il confezionamento delle dosi. Alla vista dei militari, il ragazzo ha manifestato un mix di sorpresa e rassegnazione.

Di fronte agli investigatori, il sedicenne ha espresso dispiacere per quanto accaduto, spiegando che la decisione di entrare nel mondo dello spaccio era stata dettata dalle difficoltà economiche che la sua famiglia stava affrontando dopo che il padre aveva perso il lavoro. Una scelta disperata, portata avanti all’insaputa dei genitori, nella speranza di contribuire al sostentamento familiare.

Poco dopo, a Montelibretti, una nuova scoperta ha portato alla denuncia di un altro minore, un ragazzo di 15 anni. Fermato nei pressi di un altro istituto scolastico, il giovane nascondeva nello zaino 25 grammi di hashish, anch’essi già suddivisi in dosi pronte per lo smercio. Anche in questo caso, i Carabinieri hanno rinvenuto materiale utilizzato per il confezionamento, confermando la diffusione di un sistema ben organizzato, anche tra i giovanissimi.

Entrambi i ragazzi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica dei Minori di Roma e riaffidati alle famiglie. L’intervento dei Carabinieri rappresenta un segnale forte per il territorio: l’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta, determinata a porre un argine a un fenomeno sempre più preoccupante che coinvolge adolescenti in età scolastica.

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Castelli Romani

Sconvolgente aggressione scolastica a Marino: una 12enne accoltella un compagno

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Ieri mattina, nel cortile della Scuola Secondaria di I Grado “A. Vivaldi” a Marino, un comune dei Castelli Romani, si è consumato un drammatico episodio che ha lasciato sotto shock l’intera comunità. Una ragazzina di 12 anni ha accoltellato un compagno di classe poco prima delle 8:00. La lite, scaturita da screzi recenti legati a un’accusa di copiatura in un compito, ha portato la giovane a compiere un gesto estremo. Il ragazzo ferito, soccorso prontamente dal preside e dal personale scolastico, è stato trasportato in codice giallo all’ospedale pediatrico Bambin Gesù; le sue condizioni, per fortuna, non sono gravi.

Una Tensione Crescente Finita in Dramma

Secondo le prime ricostruzioni, la tensione fra i due era nata nei giorni scorsi quando la ragazza accusava il coetaneo di aver fatto la spia raccontando all’insegnante che lei aveva copiato. Questa mattina, la disputa verbale si è trasformata in un’aggressione fisica: la dodicenne ha colpito il compagno con un coltello da cucina per poi fuggire. In un atto di disperazione e forse di pentimento, è stata proprio lei a chiamare i Carabinieri, in lacrime, per confessare quanto avvenuto e consegnare l’arma.

Il Racconto dei Testimoni e la Reazione delle Istituzioni

Gli studenti presenti hanno descritto un momento di confusione e incredulità. “C’era del sangue per terra e la maglietta era insanguinata. Prima non ci eravamo accorti di nulla”, ha riferito un gruppo di compagni. La scena ha scosso tutti, sollevando interrogativi profondi sulla sicurezza e sul clima sociale all’interno delle scuole.

Le prime reazioni non si sono fatte attendere. Il sindacato dei presidi, DirigentiScuola, ha espresso la sua preoccupazione: “L’episodio di accoltellamento è inaccettabile e fallimentare, come quello accaduto dopo la proiezione del film Il ragazzo dai pantaloni rosa. Siamo costretti a riflettere sul ruolo educativo delle istituzioni e sulla direzione verso cui stiamo andando”. La dichiarazione evidenzia una crisi di valori che sta minacciando la capacità della scuola di promuovere un modello educativo positivo e non violento.

Anche il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha commentato l’accaduto, esprimendo la sua preoccupazione per la crescente violenza giovanile. “Questa mattina una ragazzina ha portato un coltello a scuola e ha ferito un compagno. Dobbiamo dire basta a questo diffondersi della violenza fra i giovani. Abbiamo approvato nuove norme sulla condotta, e quest’anno entreranno in vigore. Vogliamo ripristinare l’autorità dei docenti nelle classi e proteggere i nostri giovani”.

Una Crisi da Affrontare: Violenza e Educazione

L’episodio di Marino non è solo un caso isolato, ma l’ennesimo campanello d’allarme di una società in difficoltà nel gestire l’emotività dei giovani e il loro rapporto con la disciplina. Si discute sempre più della necessità di interventi strutturali che vadano oltre la sola introduzione di norme. Serve un dialogo aperto tra scuole, famiglie e istituzioni per comprendere e prevenire comportamenti violenti, restituendo alla scuola il suo ruolo fondamentale di luogo sicuro, di crescita e di rispetto reciproco.

Questa aggressione ci obbliga a guardare in faccia una realtà scomoda e a interrogarci su come ristabilire una cultura del rispetto e della responsabilità, facendo della scuola non solo un luogo di apprendimento, ma un vero baluardo contro la violenza.

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Cronaca

Novembre nordico: Roma incontra il fascino delle culture scandinave

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Un viaggio tra arte, musica, letteratura e tradizioni con 40 eventi gratuiti che esplorano il legame tra la Capitale e i Paesi nordici
 
Dal 5 al 30 novembre Roma celebra il suo legame con le culture nordiche per la 3a edizione di Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono per divulgare un ricco programma di iniziative tese a valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, passeggiate, conferenze, concerti, e proiezioni. Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma offre una panoramica della variegata cultura nordica con quasi 40 eventi diffusi in tutta la città Roma, di cui molti gratuiti, spaziando tra design, arte visiva, poesia, letteratura, musica, gastronomia, cinema.
 
Dal 27 ottobre al 3 novembre anticipano il programma alcuni appuntamenti imperdibili come il concerto del duo Granmo Consort presso il Circolo Scandinavo con un corpus musicale dai paesi nordici e dal resto del mondo, e il concerto “L’odore delle foglie cadenti” (mercoledì 30 ottobre) dei giovani musicisti neodiplomati dell’Accademia di Finlandia. All’interno dell’anteprima di Novembre Nordico l’Ambasciata di Svezia inaugura giovedì 31 ottobre a Villa San Michele ad Anacapri la mostra “Abitanti di un altrove. Sandro Chia incontra Axel Munthe” a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, che fino al 30 marzo 2025 celebra i 75 anni dalla scomparsa di Axel Munthe, poliedrico medico e scrittore svedese. Per l’occasione, l’artista italiano Sandro Chia, uno dei principali esponenti della Transavanguardia, presenta un nuovo corpus di opere realizzate appositamente per la mostra, in dialogo con la figura di Munthe.
 
Sabato 2 e domenica 3 Novembre al Teatro Furio Camillo la compagnia danese Odin Teatret presenta “Babel, Babel, Babel”, un cabaret grottesco fatto di umorismo, ironia e passione, un racconto musicale dell’angelo Babylon, che cerca di dare un senso al mondo umano in un miscuglio di lingue babilonesi. Apre ufficialmente il programma di Novembre Nordico il 6 novembre la mostra fotografica di Jan Mark, promossa dall’Istituto Svedese, che documenta gli scavi archeologici svedesi nel viterbese (fino al 29/11 presso l’Istituto svedese) ai quali è dedicato anche una serata del ciclo di conferenze “Salotto Etrusco” martedì 19 novembre. Immancabili le conferenze dedicate al pensiero nordico, mercoledì 6 novembre il Circolo Scandinavo invita il pubblico a una giornata di studio dal titolo “Incontro arte e natura” pensata per esplorare attraverso narrazioni culturali e prospettive artistiche, sociopolitiche e spirituali il legame tra arte e natura con insieme a Nina Wormbs, professoressa svedese, e Patrik Söderlund, artista finlandese del duo IC-98. Verranno celebrate figure storiche come Edvard Munch: gli eventi sostenuti dall’Ambasciata di Norvegia infatti hanno un doppio focus sull’arte visiva, in particolare sul celebre artista, sulla letteratura, sia per l’infanzia che noir.
 
Giovedì 7 novembre Munch verrà presentato in un evento letterario in collaborazione con l’Istituto di Norvegia in Roma, che vede come protagonista l’autore e biografo dell’artista Ivo de Figueiredo. Un concerto del sassofonista norvegese Bendik Giske si terrà poi al museo MAXXI giovedì 21 novembre, a cura di Threes Productions, in collaborazione con il museo MUNCH di Oslo. Il concerto di Bendik Giske al MAXXI è ispirato al suo contributo alla mostra “Jordsvingninger” (Trembling Earth), al Museo Munch da aprile ad agosto 2024. Per gli appassionati di letteratura venerdì 8 Ida Montrasio e Anna Brännström presentano presso la Libreria Altroquando “Il pensiero nordico. Trovare la felicità sotto l’aurora boreale”. Un evento promosso dall’Ambasciata di Svezia e con l’Istituto Culturale Nordico che tratteggia l’unicità dei Paesi nordici, conducendo il lettore in terre leggendarie e remote. Per tutto il mese,inoltre, 30 librerie indipendenti di Roma aderiscono al progetto «Vetrine Nordiche» per promuovere la letteratura nordica. Per questa occasione le librerie curano una selezione di titoli di libri danesi, finlandesi, norvegesi e svedesi per creare un angolo nordico di consigli per le letture autunnali. Immancabili i salotti culturali internazionali storici, e appuntamenti per apprendere le lingue nordiche.
 
Sabato 9 l’Ambasciata di Svezia propone in una sede d’eccezione, la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia, la presentazione del libro “Educazione Nordica. Il segreto dei genitori svedesi per crescere bambini consapevoli e sereni” di Federica Pepe in dialogo con Anna Brännström a cui seguirà un laboratorio linguistico sulle lingue nordiche a cura dell’Istituto Culturale Nordico. Anche quest’anno Rooman Suomi-koulu, la Scuola finlandese di Roma, apre le porte a tutti gli interessati presentando le attività dell’Associazione finlandese di Roma, la scuola e le chicche della cultura finlandese. Durante la giornata a porte aperte “Avoimet ovet”, ci sarà una piccola lezione di lingua finlandese, considerata tra le più affascinanti e particolari al mondo, che tra gli altri ha anche ispirato J.R.R. Tolkien per la creazione della lingua elfica. Due i percorsi a piedi, sabato 9 novembre e sabato 23 novembre, organizzati dal Circolo Scandinavo per esplorare le influenze nordiche nella storia della città di Roma. Le passeggiate si concentreranno sulle tracce lasciate dagli artisti scandinavi non solo nel XVIII secolo, ma anche nel XIX, XX e XXI secolo, coprendo diverse aree della città, visitando istituti scandinavi, ex residenze di artisti nordici e altri luoghi storici. In ogni tappa, un’opera di un artista scandinavo viene presentata in modo creativo, tramite poesie, musica o dipinti ispirati a Roma. Tanti anche gli appuntamenti dedicati al cinema e al teatro. Domenica 10 novembre alla Casa del Cinema viene proiettato il film “Stormskerry Maja”, dedicato alla storia di una donna straordinaria della regista finlandese Tiina Lymi ospite dell’Ambasciata di Finlandia.
 
Dopo il successo delle precedenti edizioni convergono a Roma artisti, registi, ricercatori, accademici e musicisti nordici per presentare i loro lavori. Lunedì 11 novembre l’Accademia di Danimarca ospita e organizza “Climate Change, Carbon Emission & The Green Transition” convegno dedicato ai risultati di un’analisi dei dati sulle emissioni, sull’energia eolica e sugli indicatori climatici della Danimarca con i docenti Bent Jesper Christensen e Nabanita Datta Gupta dell’Istituto di Economia dell’Università di Aarhus, dove si occupano di economia dell’ambiente. L’Istituto Finlandese propone un doppio appuntamento con la propria tradizione musicale: il primo martedì 12 novembre nella sala pentagonale del Villino Sforza Cesarini al Gianicolo si tiene il concerto “Cuore Ensemble” quartetto d’archi finlandese di primo livello: Leena Jaakkola (primo violino dell’Orchestra sinfonica della Radio finlandese), Otto Antikainen (solista nelle maggiori orchestre finlandesi), Eriikka Nylund, viola (l’Orchestra sinfonica della Radio svedese) e Samuli Peltonen, primo violoncello dell’Teatro dell’Opera nazionale di Finlandia; il secondo giovedì 28 novembre all’Istituto di Finlandia a Roma con “Non mi svegliare (Älä herätä minua)”, concerto di Aurora Visa che con il kantele, strumento musicale nazionale finlandese, esplora le diverse forme di swing, e gioca tra la tradizione e l’estetica musicale contemporanea. Altro evento finlandese decisamente imperdibile è fissato per il 13 novembre presso la Residenza dell’Ambasciatore di Finlandia dal titolo “Luce e oscurità in Ultima Thule”. La presentazione è dedicata all’estetica dell’oscurità finlandese nelle terre del nord e all’architettura della luce. L’incontro è tenuto da Virve Leikola (Master of Arts) Direttrice della “Finnish Light Art Society”, FLASH.
 
A seguire, in programma giovedì 14 novembre l’incontro con la scrittrice finlandese Katja Kettu, vincitrice di numerosi premi letterari, presenta il suo nuovo libro “Indagine di un gatto”. Si aggiungono tre appuntamenti consecutivi dedicati all’architettura e alle visite guidate: venerdì 15 (in inglese e lunedì 18 in italiano) l’Accademia danese organizza un tour all’interno dell’Accademia di Danimarca a Roma, punto di riferimento del modernismo danese all’estero, per scoprire la narrazione architettonica che ha plasmato la sua identità per quasi 60 anni. All’edilizia delle Case Popolari il Circolo Scandinavo dedica il 15 novembre l’incontro “Case popolari – in Italia e nei paesi nordici”, una giornata di lavoro per riflettere sull’architettura della casa popolare attraverso una selezione di progetti residenziali a Roma da inizio Novecento, prendendo come esempio la ristrutturazione del complesso di Corviale, e alcuni esempi nordici che offrono prospettive e contesti internazionali.
 
Sabato 16 la Chiesa di Svezia dedica un percorso dedicato a Santa Brigida, un vero e proprio “Cammino sulle Orme di Santa Brigida”, l’obiettivo è sottolineare il legame tra passato e presente, e l’influenza continua degli artisti nordici a Roma. Anche per questa edizione di Novembre Nordico l’Ambasciata di Finlandia dedicata una narrazione al design presso la Rinascente Roma Via del Tritone dal titolo “Design Finlandese” con Mikko Laakkonen uno dei designer finlandesi contemporanei più noti a livello internazionale che parlerà di come il design renda le persone più felici (mercoledì 20 novembre). Proseguono numerosi gli incontri dedicati alla letteratura nordica.
 
Venerdì 22 novembre la scrittrice Tove Ditlevsen, considerata una delle voci più importanti della letteratura danese del XX secolo nota per la sua prosa intima e autobiografica, è protagonista dell’incontro “L’universo di Tove” all’Accademia di Danimarca con la traduttrice Giulia Longo. Studiosi scandinavi e giovani ricercatori italiani si incontreranno lunedì 25 nel convegno “Crocevia nordico” organizzato dall’Istituto di Norvegia, La Sapienza, Roma Tre, Università Politecnico delle Marche e Centro di studi sulla Culture e l’Immagine di Roma, per presentare il loro contributo al programma di ricerca “Roma nei Paesi nordici”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il programma si concentra sugli aspetti dello sviluppo nei Paesi Nordici di un approccio forte e profondo al classicismo, attraverso aspetti fondamentali come il viaggio in Italia, la circolazione di stampe e libri illustrati, lo sviluppo di codici culturali condivisi.
 
L’Istituto di Norvegia ospita mercoledì 27 novembre la conferenza con il fotografo Morten Krogvold, organizzata con l’Ambasciata di Norvegia per approfondire la conoscenza di questo maestro della fotografia. Alla conferenza seguirà la mostra di Morten Krogvold e dei suoi allievi che sabato 30 novembre presenteranno per la prima volta le loro opere a Roma ispirate alla comunicazione visiva, alla teoria del colore e alla musica classica presso gli spazi del Circolo Scandinavo. Una parte fondamentale del programma è dedicata ai concerti con musicisti di fama internazionale come il danese Bjarke Mogensen, invitato dall’Ambasciata danese mercoledì 27 novembre, vanta un repertorio pressoché illimitato. Giovedì 28 novembre al Teatro Manzoni sarà la volta della data romana del tour di “Lapponia”, spettacolo teatrale con Sergio Muniz, Miriam Mesturino, Cristina Chinaglia e Sebastiano Gavasso, promosso dall’Ambasciata di Finlandia, una commedia dallo humour corrosivo e graffiante che fa riflettere e ridere lo spettatore porgendogli uno specchio deformante nel quale scoprirà qualcosa che lo riguarda molto da vicino. È rivolto ai più piccoli il laboratorio “Story&Lab” (dai 3 ai 6 anni) proposto dall’Ambasciata di Norvegia a partire dal libro ”Ora di nanna”, vincitore del Premio New York Times Best Illustrated Children’s Book nel 2022 e il Smithsonian Magazine Best Children’s Book (28 novembre, libreria Ottimomassimo). Al genere giallo è invece dedicato l’appuntamento del festival Tolfa Gialli&Noir (30 novembre, Centro studi Italo-Norvegese) promosso dall’Ambasciata di Norvegia, che ospita lo scrittore Aslak Nore recentemente pubblicato in Italia con il libro “Il cimitero del Mare” (2024), edito da Marsilio Editore. È dedicato alla musica jazz sperimentale l’appuntamento del Circolo Scandinavo di giovedì 28 novembre con Jørgen Teller (chitarra acustica) & Peter Ole Jørgensen (percussioni) in concerto insieme a Marco Colonna (clarinetto basso) e Giancarlo Schiaffini (trombonista). Dal 29 novembre al 19 gennaio 2025, Palazzo Altemps ospita la mostra monografica dell’artista finlandese Hannu Palosuo dal titolo “Hannu Palosuo – What If”, nata sotto gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, è a cura di Cornelia Bujin, con il patrocinio dell’Ambasciata di Finlandia e pensata in dialogo con la collezione di scultura antica del museo.
 
Chiude il programma 2024 domenica 1 dicembre il concerto con Jørgen Teller (chitarra acustica) & Peter Ole Jørgensen (percussioni) Marco Colonna (clarinetto basso) e Giancarlo Schiaffini (mitico trombonista) presenteranno la loro musica di jazz sperimentale. La rassegna è inoltre un’occasione per raccontare numerosi luoghi a Roma particolarmente importanti per gli esponenti del mondo nordico ed attraverso una mappa interattiva online è possibile riscoprire le tracce nordiche in città, una guida nel programma e nei luoghi di Novembre Nordico.
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