DELITTO MARCO BIAGI: PRESCRIZIONE PER SCAJOLA E DE GENNARO

Redazione

Bologna – Andati in prescrizione le accuse nei confronti dell'ex ministro Claudio Scajola e dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro per la mancata scorta a Marco Biagi, ucciso dalle Brigate Rosse nel 2002. Scajola e De Gennaro erano indagati per cooperazione colposa in omicidio colposo.
Scajola avrebbe dovuto rispondere in qualità di ministro dell'Interno e autorità nazionale di pubblica sicurezza dal 10 gennaio 2001 mentre De Gennaro quale capo della Polizia e direttore centrale di pubblica sicurezza dal 26 maggio 2000, già vicecapo della Polizia e direttore centrale della Criminalpol dal 1994.
Si trattava dell'inchiesta bis portata avanti dal procuratore Roberto Alfonso e del Pm Antonello Gustapane relativa la mancata scorta a Marco Biagi. L'inchieta era stata riaperta dopo la trasmissione alla Procura bolognese degli appunti dell'ex segretario dell'ex ministro.
 La Procura aveva concluso l'indagine a fine febbraio, chiedendo al tribunale dei ministri di procedere nelle forme di rito all'interrogatorio di Scajola e De Gennaro, anche per sapere se intendevano o meno avvalersi dell'intervenuta prescrizione; era chiesto poi di disporre l'archiviazione per intervenuta prescrizione nel caso i due indagati non rinuncino e di trasmettere gli atti alla Procura, con relazione motivata, per la loro immediata rimessione al presidente del Senato, qualora i due indagati rinunciassero alla prescrizione e il collegio ritenga di dover procedere.
Secondo quanto appreso le difese di Scajola e De Gennaro, rappresentati rispettivamente dagli avvocato Giorgio Perroni e Franco Coppi, non hanno fatto richiesta di interrogatorio ma si sono affidati a memorie scritte, senza esprimere volontà di rinunciare alla prescrizione. Prescrizione dichiarata quindi dal collegio del tribunale, che non sarebbe entrato nel merito. "Era la nostra richiesta", si è limitato a dire il procuratore Alfonso sulla decisione del tribunale dei ministri.