DIOCESI DI ROMA: SI PARTE IN TERRA SANTA

Redazione

Roma – L’iniziativa è organizzata dall’Opera romana pellegrinaggi (Orp) in occasione dell’80° di fondazione e sarà presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini accompagnato dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi. A guidare i partecipanti da Nazareth a Gerusalemme sarà monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Orp. Cuore pulsante del pellegrinaggio sarà il «Cammino internazionale di pace "Giovanni Paolo II”» che, fissato il 20 novembre, costituirà il “gesto profetico” dell’Orp per il 2014

Partirà lunedì 17 novembre 2014 il pellegrinaggio della diocesi di Roma in Terra Santa in occasione dell’80° anniversario di fondazione dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp). A presiederlo, il cardinale vicario Agostino Vallini, che sarà accompagnato dal vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria. Otto giorni di preghiera e solidarietà che dalla Galilea, in particolare da Nazareth, proseguiranno verso il Lago di Tiberiade per arrivare a Betlemme e infine a Gerusalemme. Cuore pulsante dell’iniziativa, che si concluderà il 24 novembre, sarà il «Cammino internazionale di pace "Giovanni Paolo II”», da Betlemme a Gerusalemme, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo. Previsto per il 20 novembre, sarà il “gesto profetico” dell’Orp per il 2014.

«L’iniziativa di pellegrinaggio e preghiera, nata dall’esperienza della Maratona della pace – spiegano dall’Orp -, vuole essere un vero e proprio cammino che coinvolge il maggior numero di uomini, donne, giovani, bambini e anziani, di diverse nazionalità». L’Opera romana pellegrinaggi in questi mesi non ha mai interrotto i viaggi in Terra Santa, «anzi si è spesa per prima affinché continuassero come sempre». Il Cammino è intitolato a san Giovanni Paolo II, testimone di pace per eccellenza nel mondo: «L’obiettivo è dare a tutti la possibilità di percorrere un tratto insieme ad altri “compagni di viaggio”, come accade in ogni tappa della vita di ciascuno di noi».

«Il cammino – spiega monsignor Liberio Andreatta, vicepresidente dell’Opera romana pellegrinaggi, che dirigerà il viaggio – è figura del pellegrinaggio: tempo e modo connaturale all’uomo, consente di approfondire la ricerca della risposta alla domanda di senso contemplando la natura con la quale si viene a contatto». Nel 1991 nacque all’Orp la tradizione di realizzare dei gesti simbolici come azioni significative volte a ricordare l’impegno di pace nel mondo e la validità del messaggio evangelico. «Abbiamo scelto la Terra Santa per il nostro gesto profetico di quest’anno viste le vicissitudini degli ultimi mesi – spiega monsignor Andreatta, che nel dicembre del 2013 si è recato in pellegrinaggio a Ur, terra di Abramo, con una delegazione di sacerdoti e giornalisti -. Al Cammino seguirà, come completamento, un breve pellegrinaggio a Gaza proprio per andare in aiuto di quelle popolazioni martoriate dai conflitti e che, come ho potuto constatare personalmente, vivono un dramma davvero disumano: non servono le parole, occorrono gesti concreti di amore e solidarietà».