DIPENDENTI ALBAFOR MANIFESTANO AD ALBANO PER DIFENDERE I POSTI DI LAVORO: I SINDACATI SI MOBILITANO

Chiara Rai

Quasi un centinaio di lavoratori dell’istituto di formazione professionale Albafor hanno protestato sotto il palazzo comunale dalle 10 fino al primo pomeriggio per difendere i loro posti di lavoro. In mezzo a loro c'erano i 57 dipendenti, nei confronti dei quali di recente è stata avviata la procedura di licenziamento da parte del Comune di Abano.“Noi continuamo a lavorare senza stipendio e senza materiale e voi?”, questo come tanti altri slogan venivano lanciati dal megafono di Rosa, dipendente Albafor, che per l’occasione ha provocato l’amministrazione indossando orecchie d’asino. Al sit in hanno partecipato anche le sigle sindacali regionali e locali. Alle 13 circa, l’amministrazione ha ricevuto Mara Sbragaglia della Cgl assieme a Giuliano Torcolini per la Cisl e ad altri rappresentati Rsu. “Abbiamo esposto la situazione alle rappresentanze sindacali – ha detto il sindaco di Albano Nicola Marini – ed evidenziato le problematiche alle quali, ad esempio, le difficoltà che abbiamo avuto per il mancato finanziamento regionale di 1 milione e 200 mila euro. Mi auguro, comunque, di poter addivenire ad un accordo con i sindacati in merito all’avvio di procedura dei licenziamenti in corso”. A seguito del colloquio, i rappresentanti regionali dei sindacati hanno detto ai lavoratori che si sarebbero recati dai legali per avviare una procedura di sospensione dei provvedimenti presi nei confronti dei 57 dipendenti. Da tre mesi 200 impiegati non ricevono lo stipendio. L’Albafor s.pa. società municipalizzata del Comune di Albano, accreditata in Regione, che presta formazione anche in sei Comuni (Albano, Pomezia, Velletri, Marino, Colleferro, Valmontone) è ai limiti di default perché negli anni ha accumulato debiti. Il 17 gennaio scorso è stata recapitata alla direzione Albafor una raccomandata con oggetto “licenziamento collettivo per riduzione di personale – dichiarazione di mobilità in deroga”. Con questa lettera è stato comunicato il licenziamento di 57 lavoratori, tra docenti, direttori, responsabili processi, coordiantori, collaboratori amministrativi e via dicendo.  Le motivazioni dei licenziamenti sarebbero diverse, a dire del Comune di Albano: oltre alle riduzioni dei finanziamenti da della, si adduce la motivazione che l’organico del personale non docente risulta sovradimensionato rispetto alle attuali esigenze istituzionali.