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Roma

DISSESTO, GEOLOGI LAZIO: “ISTITUZIONI E CITTADINI DEVONO FARE DI PIÙ PER LA TUTELA DEL TERRITORIO”

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Tempo di lettura 3 minuti “Le aree che si sono allagate a Tivoli sono per lo più le stesse che si erano allagate nel 2008 e per le quali non solo la pubblica amministrazione non aveva fatto nulla"

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Redazione

Lazio – L'ondata di maltempo che ha colpito due giorni fa la nostra regione, in particolare la Valle dell'Aniene, il territorio metropolitano a sud di Roma e la Ciociaria, non è stata delle più intense, ma sicuramente ha fatto più danni di analoghi eventi verificatisi in un passato non troppo lontano. E questo accade perché, passata l'emergenza, si riprende a costruire come sempre, senza considerare che l'impermeabilizzazione del suolo e le canalizzazioni che prevede ogni espansione urbanistica, non fanno altro che accrescere il quantitativo d'acqua da smaltire, sempre negli stessi corsi d'acqua, che a volte presentano anche restringimenti dovuti a costruzioni, rifiuti o vegetazione. L’Ordine dei Geologi del Lazio non si rassegna e puntualmente denuncia la cattiva gestione del territorio da parte delle istituzioni e la mancata preparazione delle comunità nei riguardi del rischio idrogeologico.

“Le aree che si sono allagate a Tivoli – esordisce il presidente dei Geologi Lazio, Roberto Troncarelli – sono per lo più le stesse che si erano allagate nel 2008 e per le quali non solo la pubblica amministrazione non aveva fatto nulla, ma neanche i cittadini erano stati stimolati a prendere delle iniziative di ‘autoprotezione’. Si è continuato, dunque, a costruire e pianificare con scelte discutibili, che hanno comportato un'antropizzazione in spregio a ogni regola di buonsenso”. Tante, dunque, le inottemperanze della pubblica amministrazione sul dissesto idrogeologico e sulla tutela del territorio. “Pubblica amministrazione – continua Troncarelli – ancora troppo impegnata ad affrontare le emergenze del momento con soluzioni tampone, piuttosto che a mettere nero su bianco misure atte alla prevenzione del dissesto. Con costi sociali abnormi”. Eppure, qualche passo positivo pare intravedersi: “Siamo ancora a un stato embrionale ma devo ammettere, e lo faccio con piacere, che le istituzioni iniziano a ravvedersi: sempre più spesso, infatti, gli enti locali ci rendono preventivamente partecipi nei processi di pianificazione territoriale. Anche dal governo nazionale stanno partendo politiche certamente più mirate e destinate a imporsi sul lungo periodo: un esempio virtuoso, in questo senso, – specificano ancora dall’Ordine dei Geologi – è il recente provvedimento del Governo, che destinerebbe risorse ai comuni per interventi contro l’abusivismo edilizio. Si tratta di un altro aspetto decisivo alla lotta al dissesto idrogeologico. Speriamo non rimanga una goccia nell’oceano dell’inefficienza amministrativa”.

“Ormai siamo passati dalle calamità naturali alle calamità artificiali – incalza Tiziana Guida, segretario dell'Ordine dei Geologi del Lazio – perché se, a parità di intensità di evento, i danni sono maggiori, vuol dire che le modifiche, che l'uomo ha apportato al territorio, incrementano la potenza del fenomeno naturale”. Altro punto focale per la tutela del territorio è poi la consapevolezza da parte della collettività dei rischi idrogeologi, “ancora troppo carente – denuncia Troncarelli -, soprattutto se si considera che nella Regione Lazio 372 comuni, il 98% del totale, presentano almeno un'area a rischio di frana o di esondazione, in cui è a repentaglio la vita umana e più di 350mila cittadini vivono in aree potenzialmente a rischio idrogeologico”.

“Occorre creare un'opinione pubblica informata partendo purtroppo da zero – aggiunge Tiziana Guida – se ancora assistiamo a cittadini che con il loro comportamento mettono a repentaglio, quando addirittura non perdono, la vita. La cittadinanza deve sapere che con il cambiamento climatico la loro vita non è più la stessa, ma non solo. Anche il territorio cambia e quindi cambiano i rischi, e zone che prima non erano a rischio, magari ora lo sono diventate. Dall'altra parte chi ha la responsabilità della gestione del territorio non può più sperare di farla franca chiudendo un occhio sull'abusivismo edilizio o sull'occupazione delle golene dei fiumi. I fenomeni meteorologici estremi, diventati più frequenti, capiteranno sempre più spesso su un territorio che è sempre meno adatto a smaltirli. E dunque bisogna attrezzarsi per affrontarli – conclude la Guida -. In tal senso l'Ordine dei Geologi del Lazio sta avviando una campagna informativa nelle scuole "I segreti della Terra raccontati dai geologi" per spiegare come si formano questi fenomeni e come si originano i rischi naturali più in generale, per formare una consapevolezza nei ragazzi, che poi potranno trasmettere alle famiglie”.

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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