Don Mario Picchi, una vita per salvare le vittime dalle loro dipendenze, soprattutto dalla droga

Via libera alla causa di beatificazione e
canonizzazione di don Mario Picchi: “Con gioia colgo l’iniziativa del Centro
Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di promuovere la causa canonica per
riconoscere l’eroicità delle virtù del suo fondatore”. Ha dichiarato il
cardinale Angelo De Donatis, vicario generale di Sua Santità per la diocesi di
Roma, al presidente del CeIS (centro italiano di solidarietà don Mario Picchi),
Roberto Mineo.

Ma chi era Don Mario?

Il video servizio su don Mario Picchi trasmesso nella puntata di Officina Stampa del 7/3/2019

Don Mario Picchi è nato a Pavia il 4 agosto 1930. Nel 1957, a 27 anni, viene ordinato presbitero a Tortona. Dopo aver prestato la sua opera in Piemonte, nel 1967 viene inviato a Roma con l’incarico di cappellano del lavoro presso la Pontificia Opera di Assistenza. La Capitale diventa la sua casa e il luogo dove consacra totalmente la sua vita a coloro che erano scartati dalla società.

Nel 1971 don Mario fonda il Centro
Italiano di Solidarietà, oggi a lui intitolato, per aiutare concretamente
coloro che vivono il problema della dipendenza, a iniziare da quello della
droga. Denominando la sua filosofia “Progetto Uomo”, egli inizia ad accogliere
e ad aiutare a uscire fuori da questa spirale tutti coloro che bussano alla sua
porta.

Una porta sempre aperta a tutti
indipendentemente dal credo, dalla razza, dal ceto sociale e da qualsiasi altra
forma di discriminazione. Nel 1981 fonda la Federazione Italiana delle Comunità
Terapeutiche, di cui resta presidente fino al 1994, come luogo dove realizzare
una forte e proficua condivisione delle esperienze nella lotta alle dipendenze

È considerato un suo merito se, dopo
quasi 40 anni dalla sua nascita, la Federazione riunisce attualmente 50 centri
di tutta Italia impegnati quotidianamente nella lotta all’esclusione, fornendo
circa 600 servizi.

In Spagna e in America latina ha fondato
oltre 50 comunità, tuttora attive, dove viene applicata la filosofia del
“Progetto Uomo”. La notizia della sua prossima beatificazione è la
germogliazione di un seme coltivato con pochi ma fondamentali ingredienti: solidarietà,
accoglienza e altruismo

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