Dopo la Sea Watch arriva il veliero Alex: ancora scontro fra le Ong ed il ministro dell’Interno Matteo Salvini

E’ ancora scontro fra le Ong ed il ministro dell’Interno Salvini sui salvataggi di migranti in mare e la volontà di portarli a Lampedusa.

La nave ‘Alan Kurdi’ della Ong Sea Eye, con a bordo 65 naufraghi, sfida il titolare del Viminale e si dirige verso l’isola. In un tweet la Ong afferma: “Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno”. E’ stallo intanto anche per il veliero ‘Alex’, con 41 profughi a bordo. Salvini insiste: “Vada a Malta”. Ma l’Ong replica: “Andare a Malta mette a rischio l’incolumità delle persone”.

“Con 65 persone soccorse a bordo ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo”. Così Sea Eye in un tweet in mattinata, sulla rotta presa dalla nave Alan Kurdi dopo il salvataggio di ieri. Una motovedetta della Guardia di Finanza ha notificato al comandante della nave il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque territoriali italiane.

“In queste condizioni andare a Malta mette a rischio sicurezza e incolumità persone. Lampedusa ora è il solo porto sicuro possibile” ha affermato Mediterranea in relazione alla situazione della nave Alex con a bordo migranti salvati dal naufragio.

Successivamente in un tweet la ong ha annunciato di far rotta verso Lampedusa. “Di fronte alla intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo Alex ha dichiarato lo stato di necessità e si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa unico possibile porto sicuro di sbarco”.