EBOLA: UN GENERALE E 10 SOLDATI USAIN QUARANTENA NELLA BASE MILITARE DI VICENZA

Redazione

Usa –  Una malattia sulla quale nessuno Stato può permettersi errori perché in gioco c'è la vita delle persone. Un generale e almeno 10 soldati americani sono stati messi in quarantena nella base militare Usa di Vicenza, al rientro da una missione Liberia, nell'Africa occidentale. Lo riferisce il sito della Cnn. Quando l'aereo con a bordo il generale Darryl Williams e' atterrato, i soldati sono stati accolti da militari italiani che "indossavano tute anti-contaminazione". Al momento nessuno dei soldati Usa ha mostrato sintomi del virus.

 Per far fronte all'epidemia di ebola "devono essere mobilitati 40.000 esperti" nel piu' breve tempo possibile. E' l'appello lanciato da Christos Stylianides, neo-designato coordinatore Ue per la lotta all'ebola, parlando durante la sua prima conferenza stampa dopo la nomina della settimana scorsa.
  Stylianides ha sottolineato che gli esperti che si recheranno nella regione "devono ottenere garanzia che saranno evacuati in caso di necessita'." Il coordinatore ha insistito che "lavorera' con gli Stati membri per organizzare le operazioni di evacuazione" del personale europeo potenzialmente affetto dalla malattia. Stylianides ha ribadito che i rischi di ebola "sono stati sottostimati" dalla comunita' internazionale, e che l'epidemia "rischia di estendersi ben oltre l'Africa Occidentale" se non si agisce presto e in modo efficace e coordinato. Funzionari della Commissione europea spiegano che "non tutti i 40.000 nuovi lavoratori devono essere necessariamente internazionali". Se riuscissimo a raggiungere la cifra di 5.000 esperti europei sarebbe un gran risultato," spiega un funzionario. Tuttavia, vista la carenza di personale addestrato nei paesi colpiti dall'epidemia, gli esperti sanitari locali "dovranno essere formati molto rapidamente," spiega l'alto funzionario Ue. La cifra di 40.000 esperti addizionali deriva dalla necessita' di mettere a disposizione in Liberia, Guinea e Sierra Leone un numero di "5.000 letti in piu'" nei prossimi due mesi. "Per ogni letto servono 8 esperti," spiega il funzionario.

Un bimbo di 5 anni e' stato messo in osservazione al Bellevue Hospital di New York per sintomi che ricordano quelli dell'ebola. Secondo l'emittente Abc, il piccolo – che e' tornato dalla Guinea sabato e aveva 39 di febbre – e' stato messo in isolamento ma non e' ancora stato sottoposto ai test e non e' in quarantena. Secondo il New York Post il bimbo vomitava ed e' stato trasportato dalla sua casa nel Bronx in ospedale dai servizi di emergenza. Il piccolo, sbarcato in Usa sabato notte insieme alla famiglia, e' stato ricoverato domenica.
  L'ospedale di Manhattan e' lo stesso dove e' gia' internato in isolamento il medico Craig Spencer, quarto caso di ebola in Usa e primo a New York. Il medico sembrerebbe migliorato lievemente, ma continua ad avere problemi gastrointestinali, che le autorita' sanitarie si aspettavano; e secondo i media americani e' cosciente e vigile. Dopo la diagnosi di ebola per il medico, anche lui appena rientrato dalla Guinea, sono stati messi in quarantena anche la fidanzata e due suoi amici, ma nessuno ha ancora manifestato sintomi sospetti. Potra' invece completare la quarantena a casa Kaci Hickox, l'infermiera americana messa in isolamento nel New Jersey dopo il suo arrivo' all'aeroporto di Newark dall'Africa occidentale.
  Lo ha annunciato il governatore Chris Christie sul suo profilo twitter. La donna ha accusato le autorita' aeroportuali di averla tenuta chiusa in una stanza per sette ore senza nulla da mangiare, se non una barretta di cereali, e aveva preannunciato una denuncia per violazione dei diritti civili e costituzionali.
  Una quarantena di 21 giorni e' stata imposta dai governatori di New York, New Jersey e Illinois per il personale medico di ritorno da Guinea, Liberia e Sierra Leone, i tre Paesi africani piu' colpiti da Ebola. La Florida ha imposto controlli giornalieri per tutto il periodo di possibile incubazione. Queste misura sono state criticate dalle autorita' sanitarie e la Casa Bianca sarebbe intervenuta per chiedere un ripensamento. Il governatore della Grande Mela, Andy Cuomo, ha gia' fatto sapere che quanti hanno avuto contatti con malati di ebola, ma non mostrano sintomi, potranno fare la quarantena in casa e verranno anche indennizzati per i mancati guadagni.
  Kaci Hickox aveva attaccato la quarantena obbligatoria in aeroporto, affermando che gli operatori sanitari non devono essere trattati come "criminali e prigionieri". La donna e' risultata per due volte negativa ai test ma dovra' comunque rimanere in isolamento per 21 giorni. "Ho visto bambini morire da soli, mentre il mondo si girava dall'altra parte e ho cercato di aiutarli", ha raccontato, "qui sono stata tenuta chiusa in una stanza per ore, al freddo, senza nessuno che mi dicesse nulla".