EBOLI (SA): FUNZIONARIO COMUNALE FAVORISCE LA TRATTA DI ESSERI UMANI

di Christian Montagna


Eboli (SA) – Tra scoperte clamorose, arresti, scoop e eventi impensabili, diventano sempre meno chiare oggi le elezioni politiche. Nell'ambito di una inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Salerno e dei carabinieri del Ros, sono state arrestate nove persone nell'ambito della tratta di esseri umani. Un'organizzazione transnazionale multietnica avrebbe favorito l'arrivo di cittadine romene nel nostro paese da sfruttare in aziende agricole sottopagate e minacciate. Un business che frutta milioni e milioni di euro ai danni delle povere ragazze che sperano così in un futuro migliore. La verità invece è un'altra: queste anime già disperate da una vita scarna e problematica, accettano in maniera inconsapevole di diventare merce di scambio. La cosa che però più lascia increduli in questa vicenda è che ad essere coinvolto è un'ex funzionario dell'ufficio anagrafe del Comune di Eboli, Pino Mazzini, che avrebbe rilasciato con molta facilità le documentazioni agli stranieri ottenendo in cambio voti alle elezioni. In previsione di una sua futura candidatura inoltre avrebbe convinto le persone favorite ad andare a votarlo. Secondo gli inquirenti, in seguito a tale scoperta, anche sulle primarie del Pd potrebbero esserci atroci sospetti che ricondurrebbero a situazioni simili se non proprio alla stessa. Tra gli arrestati inoltre spunta anche Emanuele Valletta, titolare di un camping in cui le giovani schiave venivano ammassate in condizioni disumane e di estremo degrado. Una scoperta che ha portato alla luce quello che si può definire il vero marcio della società: potenziali personaggi politici che facilitano e accordano lo sfruttamento delle schiave dell'est noncuranti dei danni fisici e psicologici arrecati alle vittime. Se in questo paese, continuano ad arrivare giorno dopo giorno immigrati e riescono ad infiltrarsi perfettamente nel tessuto sociale è sicuramente perché ci sono ancora tante e tante realtà simili da scovare. Il business dell' immigrazione clandestina e dello sfruttamento delle donne per il lavoro o per strada o nei campi agricoli è tanto quanto quello dello spaccio delle sostanze stupefacenti e perciò, si ha la stessa difficoltà a debellarlo. Troppi sono gli interessi e troppi i coinvolgimenti.