Economia globale, crescita solida in tutto il nord Europa: l’analisi economica del gruppo Nordea

Secondo il capo economista del gruppo bancario nordico Nordea, Helge J. Pedersen, la ripresa sincrona dell’economia globale rimane forte all’inizio del 2018. Molti paesi stanno ora lottando con carenze di manodopera qualificata e stanno emergendo segnali di aumento delle pressioni salariali soprattutto nella zona centrale e orientale dei Paesi europei. Ciò potrebbe diffondersi in altri paesi europei in una fase più matura del ciclo economico, tra cui Danimarca, Norvegia e Svezia.

La forte crescita è finalmente iniziata in Finlandia nel 2017 dopo quasi dieci anni di debole sviluppo

Si prevede che una forte fiducia e un solido ambiente generale sosterranno l’economia nei prossimi anni. Si presume che il rafforzamento del mercato del lavoro faccia aumentare i consumi e condizioni finanziarie favorevoli dovrebbero sostenere la crescita degli investimenti. La competitività dei prezzi dei beni e servizi finlandesi è migliorata di recente e si prevede che il commercio netto contribuirà positivamente alla crescita.

Il PIL svedese è cresciuto al di sopra della crescita potenziale nel 2017

La domanda interna continuerà a crescere nei prossimi anni, sostenuta da una politica fiscale espansiva. Il rallentamento del mercato immobiliare sta avendo un impatto. Il contributo degli ultimi anni alla crescita da parte degli investimenti nel settore abitativo si trasformerà in un ostacolo, ma l’ambiente internazionale fornisce un aiuto attraverso l’aumento delle esportazioni. La domanda di lavoro rimane elevata, ma il grande flusso di lavoro farà calare la disoccupazione solo gradualmente. Un rialzo dei tassi pronti contro termine dall’attuale -0,50% è molto lontano dal momento che l’inflazione non è sufficientemente elevata per una tale evenienza.

La ripresa economica in Norvegia si sta consolidando, con una crescita su base sia produttiva che occupazionale

Persino le industrie petrolifere mostrano ora segni di crescita e i piani per l’aumento degli investimenti petroliferi in corso significano un avanzamento della crescita. Gli effetti della politica economica espansiva stanno svanendo, ma meccanismi autosufficienti prenderanno il sopravvento. I prezzi delle case, tuttavia, sembrano destinati a scendere ancora un po’, anche se non abbastanza da minacciare la ripresa. S’intravede il primo rialzo dei tassi verso la fine del 2018, ma l’inasprimento della politica monetaria sarà molto graduale.

L’economia danese sta godendo di una solida ripresa

Le imprese traggono vantaggio dalla crescente attività generalizzata, mentre il potere d’acquisto dei consumatori è aumentato spinto da un aumento dell’occupazione, da bassi tassi di interesse e da tendenze positive dei salari reali. Per la prima volta in dieci anni, l’economia funziona a pieno regime. Il bel tempo proseguirà probabilmente nei prossimi anni, anche se con l’intensificarsi della competizione per le risorse economiche, diventerà sempre più difficile mantenere i tassi di crescita a questo livello.

Gianfranco Nitti