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Redazione Lazio

Ecosistema Urbano 2016: peggiora la situazione per le città del Lazio

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Tempo di lettura 3 minuti Roberto Scacchi: “Nella capitale, oltre le polveri sottili, è allarmante anche la presenza di biossidi di azoto nell’aria”.

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di Marco Staffiero

 
Per il Lazio altri dati negativi. Questa volta sotto la lente di Legambiente l’ecosistema urbano.  Il dossier giunge alla XXIII edizione con nuovi peggioramenti nella graduatoria generale per le città laziali: Roma scende al 85° posto (dal 83° del 2015), Frosinone dal 94° al 103°, penultimo complessivo. Latina solo sale dal 85° posto al 71°.
Anche quest‘anno il rapporto di Legambiente in collaborazione con l’istituto di ricerca AmbienteItalia e la collaborazione editoriale del Sole24ore, mostra delle graduatorie dove le città del Lazio, in particolare la capitale e il capoluogo ciociaro, continuano a peggiorare il loro posizionamento rispetto al resto dei capoluoghi italiani.
 
Le classifiche sono redatte in base a indici sulla qualità dell‘aria (concentrazioni di polveri sottili, biossido di azoto e ozono), gestione delle acque (consumi idrici domestici, dispersione della rete e depurazione), rifiuti (produzione e raccolta differenziata), trasporto pubblico (il primo sull‘offerta, il secondo sull‘uso che ne fa la popolazione), mobilità (tasso di motorizzazione auto e moto, modale share, indice di ciclabilità e isole pedonali), e altro ancora. Per la qualità dell’aria pessimo risultato per Roma con il 92° posto (su 95) per la presenza di Biossido di azoto No2 per valore medio annuo pari a 49,4 e ancor peggiore quello di Frosinone all’ultimo posto per la presenza nell’aria di PM10 in valori medi annui pari a 41,5 microgrammi per metro cubo di aria. Nella graduatoria dei consumi idrici la capitale al 77° posto con 165,2 l/ab/giorno e in quella della dispersione nelle reti idriche colabrodo Roma perde il 44,4% dell’acqua immessa, Latina il 67% e Frosinone addirittura il 75,4%.
 
Per il ciclo dei rifiuti emergono negativamente i dati di Roma al 82° posto per produzione procapite con 593,7 kg/anno/abitante e Frosinone con 575,5 ma ancor peggio va sul fronte della percentuale di raccolta differenziata con Roma ferma al 41,2%, Latina al 31,6%, Rieti al 21,1% e Frosinone addirittura al 18,1%. Nel settore dei trasporti, a fronte di un gran numero di passeggeri trasportati annualmente nel trasporto pubblico a Roma sono ancora troppi gli spostamenti su mezzo privato con il 53% del totale e alto è anche il numero di 61 auto ogni 100, solo 0,14 mq per abitante di superfici pedonali e il 77° posto per indice di ciclabilità, ancor peggio Rieti con 70 auto ogni 100 abitanti e Frosinone con 74. Dati preoccupanti, che vennero sottolineati poco tempo fa anche dall’Unicef: circa trecento milioni di bambini nel mondo, che significa uno su sette, respirano aria inquinata. Le città in cui vivono hanno livelli d’inquinamento dell’aria sei volte più alti dei valori stabiliti dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). L’Unicef chiede ai governi di prendere misure urgenti per ridurre l’inquinamento dell’atmosfera, perché è una delle principali cause di morte per oltre seicentomila bambini sotto ai cinque anni.
 
“Le città del Lazio continuano a peggiorare nelle graduatorie di Ecosistema Urbano, e Roma è troppo spesso in fondo alle classifiche su mobilità, acqua, rifiuti e qualità dell’aria – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – Nella capitale, oltre le polveri sottili, è allarmante anche la presenza di biossidi di azoto nell’aria con una media annua superiore a quasi tutti capoluoghi, continua ad essere scarsa la qualità del ciclo dei rifiuti certamente troppo lontano dall’essere considerato virtuoso; stentano poi a decollare le proposte di mobilità alternativa all’auto privata con un’indice di ciclabilità molto basso, una forte presenza di auto circolanti e scarse politiche di rilancio del trasporto pubblico, dalle ciclabili alle preferenziali alle nuove linee tramviarie, ci sono tante dinamiche da avviare. Nel resto dei capoluoghi del Lazio spicca Frosinone come la peggiore città per PM10 nell’aria e segnaliamo anche un’allarmante dispersione idrica delle acque potabili sia a Latina che nel capoluogo ciociaro dove quasi tre quarti della risorsa idrica si perde in reti colabrodo. Bisogna fare passi da giganti per imprimere alle città del Lazio una nuova dinamica virtuosa in termini ambientali e di qualità della vita per i propri cittadini e ci rivolgiamo ai sindaci per aprire tavoli di confronto e azioni concrete, atte a migliorare la condizione”.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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