ELENA CESTE: FIGLI IN LACRIME AI FUNERALI DELLA MAMMA DI COSTIGLIOLE D'ASTI

di Chiara Rai

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Sono stati celebrati alle 10 nella chiesa di Govone, in provincia di Asti, i funerali di Elena Ceste, la casalinga di Costigliole d'Asti scomparsa a gennaio 2014 e il cui corpo fu ritrovato a ottobre in un canale di scolo poco lontano da casa. La chiesa gremita di persone:  parenti, amici, gente del paese e sconosciuti che si sono affezionati alla figura di questa mamma di quattro figli uccisa da un giorno all’altro. Insomma i residenti di Costigliole D’Asti e dintorni hanno accolto l’invito lanciato dalla famiglia della donna attraverso i propri legali, gli avvocati Deborah Abate Zaro e Carlo Tabbia: «chi vuole venire a pregare per Elena è il benvenuto». La richiesta a telecamere e fotografi invece è di restare fuori dalla chiesa e non riprendere la cerimonia funebre. Elena sarà poi tumulata nel cimitero del paese. Accanto al registro delle presenze, in chiesa, c’è una foto di Elena con la scritta: "Elena, ti pensiamo sempre. In cielo vicino al signore, in terra nei nostri cuori". Dietro il carro funebre col feretro della giovane Ceste, i genitori della donna e i figli in lacrime. Sopra la bara una composizione di fiori bianchi. A celebrare la messa è don Giacomo, ma e' presente anche don Roberto, il parroco di Motta di Costigliole, frazione in cui viveva Elena.

L’omelia di Don Giacomo

Nel corso dell'omelia don Giacomo ha spiegato: "Siamo in tanti raccolti intorno a Elena, non siamo qui per iscrivere qualcuno nella lista dei condannati, quello lo faranno altri, noi siamo qui per rattristarci insieme per il male, per fare un muro contro il male". "Abbiamo sofferto tutti – ha aggiunto – e' come se fossimo anche noi bambini cui viene tolta la mamma, giardino a cui vengono strappati i fiori, camino senza fuoco". Grande la commozione dei genitori e dei quattro figli di Elena. "In questi momenti e' normale che si pianga – ha detto il cognato, marito della sorella di Elena, leggendo una lettera – ogni lacrima diventa un bacio per Elena. Ieri ho visto nei tuoi figli la stessa luce che avevi nei tuoi occhi, sono sicuro che li stai guidando. Aiuteremo i tuoi piccoli a diventare grandi, sempre consapevoli della tua vicinanza". Il feretro di Elena e' stato accolto, all'uscita dalla chiesa, da un lungo applauso. Il corteo funebre ha poi raggiunto il cimitero di Govone.

Lettura in Chiesa

E' dedicato alla brava moglie e mamma la prima lettura della cerimonia funebre di Elena Ceste, nella chiesa parrocchiale di Govone nel Cuneese. "Fortunata una famiglia custodita da una brava mamma" e' uno dei passi. E ancora: "Una brava moglie e' veramente una fortuna", "La donna mite e' un dono del Signore" e "La bellezza di una moglie risplende nei figli e nella casa".

La lettura dei figli di Elena e del cognato

"Nessuno e' stato piu' ricco di noi ad avere avuto un tesoro di mamma come te. Il ricordo del tuo amore e' vivo nei nostri cuori". Lo ha detto una delle figlie di Elena Ceste leggendo una lettera, rivolta alla mamma, nel corso della cerimonia.

 Il cognato di Elena, marito della sorella, ha poi letto una lettera scritta da un altro dei quattro figli della donna. "Tu sei stata la migliore mamma del mondo – ha detto – tutti ti vogliono bene. Sei bellissima, con te potevamo fare tante cose, adesso non possiamo piu', cresceremo sapendo che ci hai lasciato in buone mani". "Sei diventata un angelo che ci illumina il cammino – ha aggiunto – quando abbiamo saputo che non c'eri piu' abbiamo pianto tanto e anche adesso piangiamo quando ti pensiamo. Consola noi e tutti quelli che ti hanno voluto bene"

Il marito di Elena

Michele Buoninconti, indagato per omicidio premeditato e occultamento di cadavere della moglie Elena resta in carcere. L’uomo è accusato di aver ucciso Elena, ufficialmente scomparsa nel gennaio 2014 e ritrovata cadavere il 18 ottobre scorso a pochi chilometri da casa e per pura casualità nella tranquilla Costigliole D’Asti. I suoi avvocati, Chiara Girala e Alberto Masoero hanno chiesto la scarcerazione del loro assistito in quanto ritennero eccessiva la misura cautelare attuata nei riguardi del Buoninconti. Il Gip Giacomo Marson, invece, ha respinto tale richiesta. I quattro figli sono stati affidati ai nonni materni dal Tribunale dei Minori di Torino che ha imposto il divieto assoluto di vedere il padre. Michele Buoninconti, attualmente, si trova detenuto presso il carcere di Quarto d’Asti, divide la cella con un altro detenuto e ha la possibilità di carpire le informazioni esterne tramite giornali e tv.

 

Il manichino di Elena nel canale

Questa settimana sul rio Mersa , nell'Astigiano, nonostante il brutto tempo,  è stata  ricostruita  la morte di Elena Ceste. È «l’accertamento tecnico non ripetibile» chiesto dall’avvocato Chiara Girola, legale di Michele Buoninconti. Secondo l’avvocato si è trattato di un accertamento teso a verificare la possibilità che il corpo di una donna gettato nel rio Mersa coperto da fitta vegetazione sia visibile agli occhi di coloro che effettuano le ricerche… ». Ma la simulazione non è andata molto beneperché di fatto la ricostruzione della morte della donna e dell'abbandono del cadavere nel rio Mersa non ha infatti fornito risultati utili a scagionare l'uomo. Il manichino portato sul ciglio del torrente, che doveva rappresentare il corpo della vittima, non è infatti risultato idoneo a effettuare il test. Anche le condizioni climatiche non erano le stesse a quelle del 24 gennaio 2014, il giorno della scomparsa di Elena. Al test hanno assistito anche i carabinieri del Comando provinciale di Asti.