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di Angelo Barraco
L’interrogatorio di Michele Buoninconti, indagato per omicidio premeditato e occultamento di cadavere, è durato circa tre ore. L’uomo è accusato di aver ucciso la moglie Elena Ceste, ufficialmente scomparsa nel gennaio 2014 e ritrovata cadavere il 18 ottobre scorso a pochi chilometri da casa e per pura casualità, il tutto è avvenuto nella quieta e tranquilla Costigliole D’Asti. Michele Buoninconti continua a proclamare la sua innocenza e dice di non essere stato lui ad uccidere la moglie ed invita gli inquirenti a cercare il vero colpevole. I suoi avvocati, Chiara Girala e Alberto Masoero hanno chiesto la scarcerazione del loro assistito. Emergono dalla procura dei ritagli di intercettazione, come quando parla con i figli dicendo loro: “Ero riuscito a far diventare mamma una donna, 18 anni della mia vita per recuperarla, 18 anni per raddrizzare mamma. Vai a capire che cosa ha visto”, sempre alla figlia dice: “A non ascoltare il padre si fa la fine della madre, che non ha ascoltato il padre”. Con i figli Michele usa toni ancora più forti: “Loro vogliono sentire solo questo, che tra di voi non andate d’accordo, Così uno va da una parte, uno da un’altra parte … Vi va bene vivere così, separati? E a me, perché mamma è … chissà dove, mi mettono ancora da un’altra parte. A casa nostra sai cosa ci fanno venire? Le zoccole, le straniere, a fottere! Così c’è una zoccola per ogni stanza. E la sera c’è il bordello. Perciò cercate di essere bravi tra di voi. Mi avete visto litigare con mamma?”
Sabato mattina si svolgeranno, in forma strettamente privata, i funerali di Elena Ceste. La funzione avrà luogo presso la parrocchia di San Secondo a Covone, nel Cuneese.