Elezioni 2018: Renzi presenta le candidature Pd

Matteo Renzi in conferenza stampa al Nazareno presenta le candidature del Pd per il voto del 4 marzo. “Siamo convinti di aver messo in campo la migliore squadra per andare a vincere le elezioni. C’è molto gossip in queste ore. Ma i candidati oggettivamente sono i più preparati, i più competenti e a mio giudizio quelli maggiormente in grado di portare avanti la fiaccola della speranza che abbiamo acceso in questi anni. E’ impressionante scorrere l’elenco delle candidature”, chiosa il segretario dem parlando nella sede del Pd a Roma.

Il primo ministro Gentiloni sarà candidato a Roma 1 e anche nel plurinominale nelle Marche e a Catania.

Il ministro dell’Interno Minniti sarà in prima fila a Pesaro e in due collegi plurinominali importanti, a Venezia e Salerno. Bellanova candidata contro D’Alema “Teresa Bellanova sarà candidata contro D’Alema nel suo collegio, spero che poi si chiamerà collegio di Bellanova. Teresa sarà candidata anche in altre realtà”, ha annunciato Renzi presentando le liste dei candidati dem. Con Padoan a Siena questione banche è presa di petto “Abbiamo deciso di prendere di petto la questione delle banche anche nella campagna elettorale, candidando Padoan a Siena”, ha spiegato. “Siccome riteniamo di aver salvato correntisti e lavoratori, che avrebbero perso tutto, abbiamo detto: sapete che c’è? Prima che parta l’ennesima polemica, casualmente su Arezzo, scegliamo un terreno, quello più ostico, Siena, e candidiamo il professor Pier Carlo Padoan”.

“Saremo primo partito ad Arezzo, pronto a scommetterci” Chi vincerà la sfida di Arezzo? Quanto prenderà il Pd? Io sono pronto a scommettere: vedremo se il Pd sarà o no il primo partito ad Arezzo. Io sono sicuro che il Pd sarà il primo partito e faremmo i salti di gioia se a livello nazionale andasse come andrà ad Arezzo”, dice il segretario dem.

“La Boschi – ha spiegato – è candidata in diversi collegi e in diversi territori. Sarà capolista anche in zone in cui ha avuto modo di lavorare nell’attività di governo, per esempio a Taormina”.
Per quanto riguarda la candidatura in Trentino, con l’alleanza della Svp, Renzi ha sottolineato che “il sottosegretario Boschi e il segretario Bressa sono coloro che hanno lavorato di più sul tema dell’autonomia”

Il segretario del Pd ha reso noto che: “Gianni Cuperlo non ha accettato” il collegio di Sassuolo, “ma non c’è alcuna polemica o divisione”. “Ricambio e rinnovamento sono fisiologici” “Quando vai a chiudere un elenco di persone con meno spazi di prima c’è sempre amarezza, ma il ricambio e il rinnovamento sono una cosa fisiologica”, ha spiegato Renzi a proposito degli esclusi dalle liste Pd.
“Non dico che abbiamo usato il lanciafiamme ma, certo, qualche elemento di novità notevole c’è stato”. “Il Pd è un partito vivo, non sottovalutatelo” “Noi vinceremo le elezioni nel Lazio e siamo in battaglia per le regionali in Lombardia. Non sottovalutate il Pd, è un partito vivo”.

“La minoranza non ha subito veti” “Nei confronti della minoranza Dem “non c’è stato e non c’è nessun veto, abbiamo subito veti nel 2013 non li abbiamo messi nel 2018. Ci occupiamo di voti non di veti”, ha sottolineato Renzi. “Non abbiamo fatto l’analisi del sangue, abbiamo rispettato il pluralismo. Lo conferma la candidatura di Carla Cantone, che non è certo una turbo-renziana”, ha aggiunto.

“La prossima settimana il programma in 100 punti” “La settimana prossima presenteremo il programma con i 100 punti”, ha poi annunciato, sottolineando che “ci vogliamo concentrare sulle cose fatte e da fare”.

“Sfido Berlusconi, Salvini e Di Maio a confronto tv “Avevano chiesto un incontro, i confronti e i duelli. Lo sto ancora aspettando. Sto aspettando che Di Maio accetti il mio invito”, ha detto il segretario del Partito democratico, sfidando i ‘concorrenti’ a un confronto televisivo. “Se Di Maio ha tempo, quando ha tempo, noi siamo pronti a discutere”. E a Matteo Salvini: “Aveva detto che sarebbe venuto a sfidarmi nel mio collegio, ma deve avere cambiato idea”. Infine Silvio Berlusconi: “Credo non faccia confronti da Occhetto.