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Cronaca

Emilia e Romagna, trivellazioni: tutti contro

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Tempo di lettura 4 minuti Il sindaco di Argenta. "Espresso in giunta parere negativo, per tutte le considerazioni espresse in narrativa, quale espressione della volontà di un’intera comunità"

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di Andrea Barbi

 
ARGENTA (FE) –  “Vogliamo ribadire con forza la nostra posizione contraria alla prospezione geologica finalizzata all’estrazione di idrocarburi nell’area delle Valli di Comacchio e nel territorio del comune di Argenta”. Così il sindaco di Argenta Antonio Fiorentini, spiega qual è la posizione dell’Amministrazione in merito all’istanza di prospezione geofisica nel permesso “La Stefanina” presentato da Aleanna Resources.
In merito la giunta ha presentato un odg dello stesso segno in cui esprime “parere negativo, per tutte le considerazioni espresse in narrativa, quale espressione della volontà di un’intera comunità, al rilascio del permesso di ricerca in questione. L’esigenza primaria di tutela del territorio e del paesaggio agrario e naturale del Comune di Argenta, non puo in alcun modo conciliarsi con la possibile futura ricerca di idrocarburi a cui è direzionata la prospezione geofisica oggetto della domanda di Via”. Inoltre, “si impegna a conferire mandato al sindaco per l’adozione di ogni atto che si renda necessario per ribadire tale parere” e “dispone di trasmettere copia del presente atto al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare quale autorità competente del procedimento”. Infine, l’odg prevede che “tutte le informazioni e documenti su tale istanza siano rese pubbliche e fruibili alla cittadinanza nel più breve termine attraverso i canali istituzionali”.
Quello dei permessi per la ricerca della presenza di idrocarburi nel sottosuolo dell’Emilia e della Romagna è un argomento che ha creato molte polemiche fin da quando con decreti ministeriali, tra il 2015 e il 2016 il governo ha dato il via libera ad alcune società tra le quali Aleanna Resources e la nostra Eni di procedere. Se si dovesse rilevare una presenza importante di gas naturale in un’area di circa 80 km quadrati tra le province di Ferrara e Ravenna, in questa zona inizierebbero le operazioni di estrazione: grandi trivelle, gasdotti e piazzali verrebbero costruiti qua e là nel comprensorio del parco regionale del delta del Po, che è stata riconosciuta come sito MAB dall’Unesco, che ne decreta la sua importanza paesaggistica e ambientale. Questo angolo d’Italia al confine tra la terra e il mare è infatti unico per la sua flora e la sua fauna. Tantissime specie di volatili nidificano proprio qui, per non parlare dei pesci il cui esemplare più rappresentativo è sicuramente la famosa anguilla di Comacchio. Paludi, sacche e boschi si alternano a campi coltivati. Un equilibrio tra natura e attività umana molto fragile.
Tutto questo è in balia di un’attività come quella estrattiva che oltre a danneggiare il paesaggio con le trivelle implica una grande produzione di rifiuti speciali. Fanghi industriali che devono essere trasportati e smaltiti. A tal proposito abbiamo intervistato Marco Chiarini, assessore alle politiche ambientali del comune di Argenta e responsabile del medesimo incarico presso per “l’Unione dei comuni valli e delizie” che ci ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Per quanto riguarda le attuali operazioni svolte nel nostro territorio con lo scopo di rilevare eventuali giacimenti di gas naturale, posso garantire che non sono operazioni invasive per il nostro territorio e per la popolazione che vi risiede. Non si tratta infatti di trivellazioni, ma segnali elettromagnetici che, tramite apposite sonde montate su camion, vengono mandati nel terreno per poi rilevarne il tempo e l’entità del ritorno. Si parla quindi di un processo che è soltanto all’inizio. Anche se dovessero rilevare la presenza di idrocarburi ci vorranno anni prima che inizino le operazioni di estrazione. Tuttavia, parlando a nome non soltanto del consiglio comunale di Argenta, ma anche per conto dell’Unione dei comuni valli e delizie, siamo assolutamente contrari ad una eventuale installazione di trivelle sul nostro territorio. I motivo di questa contrarietà che rappresenta l’opinione di tutta la cittadinanza risiede in diverse motivazioni. Tanto per iniziare i rischi sono maggiori degli eventuali benefici al quale il nostro territorio verrà  esposto. In termini di opportunita’ lavorative l’attività estrattiva non porterà nessuna nuova occasione lavorativa per i nostri concittadini; le aziende porteranno le loro risorse lavorative da fuori e i camion che trascorreranno il materiale di scarto delle trivellazioni, i fanghi che sono rifiuti speciali da trattare appartengono ad aziende specializzate, essendo un tipo di trasporto che richiede una apposita attrezzatura, che anch’esse utilizzano già una manodopera che non risiede sul territorio. Questo a fronte di un rischio sismico dovuto alle operazioni estrattive per il quale nessuno può garantirci di stare tranquilli. Di fatto se l’attività provoca terremoti lo sapremo solo qualora avverranno terremoti. Inoltre a livello paesaggistico consideriamo un controsenso il fatto che in una zona di circa 80 km quadrati che in gran parte appartiene al parco regionale del delta del Po inserito dall’Unesco tra i siti MAN, ovvero tra i siti di grande interesse naturale e faunistico per l’umanità, il paesaggio venga deturpato dalla costruzione di grandi trivelle. Per non parlare dell’impatto che un elevato traffico di mezzi pesanti può avere su un ecosistema fragile e delicato come il nostro, pieno di paludi e vegetazione che ospita una varietà davvero notevole e unica in Italia di volatili di ogni specie, alcune anche protette dal wwf perché a rischio di estinzione. Tanto che gli appassionati di birdwatching, di fotografia e di pesca considerano i nostri luoghi come meta ideale per passare giorni di vacanza rilassanti coltivando i loro hobby, intervallando queste attività con visite nei tanti siti di interesse storico culturale come le antiche ville dei fichi d’Este, i siti archeologici etruschi e una pausa da dedicare alla buona cucina in uno dei tanti agriturismi che offrono delizie culinarie tipiche, oltre ad attività sportive come equitazione, tennis e nuoto in piscina. Tutte le forze politiche e l’intera popolazione dei territori interessati a questo scempio sono concordi nel pensare che sia meglio sfruttare il nostro territorio dal punto di vista naturale per favorire il turismo votato alla tutela ambientale e storico-culturale. Mantenendo così quel difficile e spesso precario equilibrio tra attività umane e ambiente che con una agricoltura sostenibile siamo riusciti a mantenere. Vogliamo puntare all’energia proveniente da fonti rinnovabili, settore nel quale molti imprenditori locali e privati cittadini hanno investito in questi ultimi anni, costruendo impianti per le biomasse e impianti fotovoltaici, anche grazie a fondi europei. Consideriamo per tanto inaccettabile che il governo abbia accettato di dare i permessi per una attività estrattiva che risulta invasiva, obsoleta e paradossale rispetto agli obiettivi che le amministrazioni locali si sono date.”

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Cronaca

Arrestata Chiara Petrolini: duplice omicidio dei neonati sepolti in giardino

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Prime ammissioni della ragazza: “Sono miei figli ma erano nati morti, li ho seppelliti”

Chiara Petrolini, 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere, dopo il ritrovamento dei corpi di due neonati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, Parma. I bambini erano stati rinvenuti a distanza di un anno l’uno dall’altro, portando gli inquirenti a indagare a fondo sulle dinamiche dietro i tragici eventi.

Le indagini hanno rivelato che uno dei neonati era nato vivo e respirava, come confermato dall’autopsia, smentendo le dichiarazioni iniziali della giovane, che aveva affermato che il bambino fosse nato morto. Le circostanze esatte della morte, però, restano poco chiare, specialmente per quanto riguarda un trauma cranico riscontrato su uno dei corpi, che potrebbe essere stato causato durante il seppellimento o da una caduta accidentale.

La procura sta ora cercando di comprendere se Petrolini abbia agito da sola o se qualcuno l’abbia aiutata o coperta, sebbene al momento non ci siano prove del coinvolgimento dei familiari o del fidanzato. Gli inquirenti stanno escludendo anche la presenza di personale medico durante le gravidanze.

L’arresto di Petrolini ha profondamente scosso la comunità locale e gli investigatori continuano a scavare nei dettagli del caso per far emergere ulteriori elementi.

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Castelli Romani

Morte sul lavoro ad Ariccia: La magistratura indaga sulle dinamiche dell’incidente, l’azienda si dichiara pronta a collaborare

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Profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Gilberto Rinna, il giovane dipendente deceduto in seguito a un tragico incidente sul lavoro, sono stati espressi dalla Teknoservice.

Giulia Dicembre, amministratore delegato dell’azienda, ha dichiarato: “La scomparsa di Gilberto ci addolora profondamente. Era un professionista prezioso, motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità lavorativa.”

L’incidente, avvenuto a causa di uno schiacciamento, è attualmente sotto indagine da parte della magistratura per chiarire le dinamiche esatte e identificare eventuali responsabilità.

Teknoservice ha garantito piena collaborazione, offrendo tutte le risorse necessarie per fare luce sull’accaduto. “In questo momento di immenso dolore – ha proseguito Dicembre – siamo vicini ai suoi cari e garantiamo ogni forma di sostegno possibile.”

L’azienda si astiene da ulteriori commenti fino alla conclusione delle indagini, ma rinnova l’impegno a prevenire simili tragedie in futuro, confidando che le autorità competenti faranno piena chiarezza.

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Castelli Romani

Rocca Priora celebra la Prima Festa dello Sport: una giornata all’insegna di salute, ambiente e inclusione

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Sabato 21 settembre, dalle ore 15, al Parco Madonna della Neve

Rocca Priora si prepara a vivere una giornata speciale con la Prima Festa dello Sport, un evento che celebra lo sport in tutte le sue forme, ma anche la salute, l’ambiente e l’inclusione sociale. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Fatelli, vedrà il Parco Madonna della Neve trasformarsi nel fulcro di una manifestazione ricca di attività per tutta la comunità.

L’assessore allo sport, Federica Lavalle, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Tutte le associazioni hanno aderito con grande entusiasmo alla Festa dello Sport, e a loro va il nostro più sentito ringraziamento per il prezioso lavoro che svolgono quotidianamente. Il loro impegno è essenziale per promuovere i valori sportivi e far crescere la nostra comunità.”

Durante la festa, verranno premiati gli atleti che si sono distinti per meriti sportivi nella stagione appena conclusa, riconoscendo il loro contributo allo sviluppo del tessuto sportivo di Rocca Priora.

Oltre alle celebrazioni, le associazioni sportive locali presenteranno la loro offerta per la nuova stagione, offrendo ai cittadini la possibilità di conoscere da vicino le diverse discipline disponibili e incontrare direttamente gli istruttori.

La festa, però, non sarà solo un momento per scoprire l’offerta sportiva del territorio. Sulla via degli Olmi, saranno allestiti gonfiabili a tema sportivo e una pista di roller show, regalando divertimento anche ai più piccoli. Un’attenzione particolare sarà riservata all’inclusione: nel Parco Madonna della Neve verrà inaugurata una nuova area giochi inclusiva, uno dei progetti di punta della manifestazione.

L’assessore Federica Lavalle ha espresso grande soddisfazione per questo aspetto dell’evento: “L’inclusione è un valore fondamentale per noi, e siamo fieri di inaugurare una nuova area giochi inclusiva che sarà il fiore all’occhiello di questa iniziativa.”

Il sindaco Claudio Fatelli ha voluto ringraziare i partner che hanno sostenuto la manifestazione: “Un ringraziamento speciale va alla Banca del Credito Cooperativo dei Castelli Romani, che ha contribuito alla riuscita di questa iniziativa, e al Coni, Uisp e Aics per il patrocinio. Grazie a loro, l’evento ha acquisito una cornice di grande valore sportivo.”

Con la Prima Festa dello Sport, Rocca Priora punta a diventare una Città dello Sport, e il sindaco e l’assessore Lavalle hanno già annunciato che questo è solo l’inizio di un lungo percorso di crescita per la comunità sportiva.


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