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Rieti

ENEL: A RISCHIO LA ZONA OPERATIVA DI RIETI

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Tempo di lettura 2 minuti Le Segreterie regionali propongono il ridimensionamento del reatino

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Il piano dei sindacati regionali, che si sforza di  mantenere in vita la Zona Operativa di  Albano, taglia drasticamente le gambe al settore delle "Unità Operative"

 

di Pietro Bizzoni

Rieti – E' a rischio la "Zona Operativa di Rieti". Di cosa parliamo? Parliamo di energia elettrica – ENEL- e di aree territoriali di competenza. Aree (zone) che sulla carta suddividono per competenza il territorio regionale e delle cinque province laziali.

Aree, sulle quali operano le squadre ENEL locali; nello specifico sino ad oggi la Provincia di Rieti era suddivisa in due distinte aree: Poggio Mirteto perciò la bassa sabina e Rieti con le restanti competenze verso i confini umbro-marchigiani ed abruzzesi.

Si diceva " è a rischio", perciò logico pensare a dei tagli imposti dall'alto, dalle dirigenze amministrative o politiche regionali o più in alto, nazionali. Stavolta no. A "suggerire" alla "Enel Divisione Infrastrutture e Reti di via della Bufalotta in Roma" forse non tenendo bene a mente -misconoscendo?- le caratteristiche orografiche dei territori reatini e del variegato sistema infrastrutturale che lo compone a livello di linee elettriche, centrali idroelettriche, distribuzione dell'energia su zone altamente disagiate, proprio le Segreterie sindacali unitarie CISL, UIL, CGIL con i rispettivi comparti afferenti i lavoratori delle industrie elettriche (perciò: UILTEC, FLAEI,FILCTEM). Segreterie  – nota bene: regionali non provinciali – che crediamo avranno avuto cura di informare gli omologhi uffici provinciali, proprio per non far scoppiare la bolla della polemica interna. Una discussione che verosimilmente doveva e dovrà esserci, specie se a doversi ridimensionare,  in questa sorta di "Risiko" regionale, risulta proprio la nostra piccola realtà provinciale.

Si legge nel documento che: "a seguito di attenta analisi dei documenti programmatici redatti dalle segreterie nazionali (!) l'assetto ri-organizzativo  per il Lazio non ha tenuto conto delle difficoltà di collegamento (!!) e della situazione degli impianti presenti in loco (!!!)". Perciò -suggeriscono – si propongono modifiche al piano precedente con ad esempio il mantenimento della Zona Operativa di Albano (cosa buona e giusta); al contempo, il piano dei sindacati regionali che si sforza di  mantenere in vita la Zona Operativa di  Albano  taglia drasticamente le gambe al settore delle "Unità Operative" (gli uomini ENEL) accorpando l'attuale U.O. di Poggio Mirteto con  Tivoli  (!) ed accorpando l'unita' operativa di Rieti con quella di Viterbo (?)

Quale sarebbe – di grazia – la convenienza pure in termini di capacità d'intervento sul territorio, se simili accorpamenti avessero luogo? La risposta è chiaramente scontata.  E' palese che la minore percentuale/km che caratterizza le utenze ENEL presenti nelle Zone Operative di Poggio Mirteto e Rieti porteranno, rispetto a Tivoli e Viterbo, ad una massiva utilizzazione (8 volte su 10?) degli operatori fuori dalla provincia di Rieti…

Di diversa entità la proporzione del ridimensionamento che sembra comparisse nel documento stilato dagli apici ENEL che pur adeguando di misura la Zona Operativa del reatino, accorpava poi le Unità Operative tutte in una sola distinta territorialità – cioè Rieti -. A questo punto, sarà il caso che le segreterie regionali UIL-CISL-CGIL si confrontino a stretto giro con quelle provinciali. Solo da un tavolo di questa composizione potranno -riteniamo giusto-  decidersi le sorti delle Z.O. e delle U.O. provinciali!    

 

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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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