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Cronaca

Esami maturità: paura per le buste a sorteggio

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Le novità introdotte dalla riforma preoccupano diversi maturandi. In particolare, il fatto di “non sapere con cosa inizierà l’orale, a causa delle buste a sorteggio, contenenti lo spunto da cui partirà l’interrogazione. Ed è per questo – dicono – che sarà difficile organizzare il ripasso”. Anche se quasi uno studente su due spiega di aver avuto qualche anticipazione.

I dati arrivano dai seimila maturandi che hanno partecipato a una websurvey di Skuola.net nell’immediata vigilia dell’inizio degli orali. Più di un terzo, infatti, riporta che nella sua scuola si partirà subito (tra il 24 e il 25 giugno) e una quota simile (circa il 30%) nei giorni immediatamente successivi. Ma quello che interessa di più non sono le tempistiche, sono i contenuti.

E le buste, contenenti lo spunto da cui partirà l’interrogazione, spaventano quasi tutti: quasi 9 ragazzi su 10, tra quelli che hanno partecipato al sondaggio, si dicono preoccupati. La relazione sull’Alternanza scuola lavoro, invece, genera meno grattacapi. Inoltre, su Cittadinanza e Costituzione la metà dei ragazzi non si sente pronta.

Dovevano essere il passaggio più problematico del colloquio e, probabilmente, lo saranno. Le ormai famigerate buste, contenenti lo spunto da cui partirà l’interrogazione, effettivamente spaventano quasi tutti: quasi 9 ragazzi su 10, tra quelli che hanno partecipato al sondaggio, si dicono preoccupati (la metà dei quali veramente tanto, gli altri giusto un po’). I motivi? Sono fondamentalmente due: da un lato non sapere con cosa inizierà l’orale, visto che l’argomento sarà ‘pescato’ dallo studente stesso (lo dice più di 1 su 3); dall’altro non riuscire a ripassare al meglio per assenza di punti di riferimento (anche qui siamo nell’ordine di 1 maturando su 3). La tanto amata tesina aveva infatti il merito di fissare il calcio d’inizio del colloquio in un territorio amico. Poi si poteva sempre arrivare a quello ostile, visto che i commissari avevano (e hanno) la facoltà di chiedere conto di quanto svolto durante il corso dell’ultimo anno. Quella sparuta minoranza (13%) che, invece, non ha paura delle buste è mossa soprattutto da una speranza: molti pensano che, vista la novità, i professori saranno clementi.

Docenti che, in molti casi, hanno già avuto un ruolo determinante. Stiamo parlando, in particolare, dei commissari interni. Perché solo la metà dei ragazzi (52%) ha avuto da parte dei propri insegnanti informazioni precise e puntuali sul funzionamento delle buste. Al 41% sono state date solo alcune indicazioni, al 7% neanche quelle. È forse per questo che in tanti hanno cercato di rimediare: il 38% dei maturandi intervistati riporta che gli sono stati anticipati alcuni spunti inseriti tra quelli a sorpresa, il 10% che gli è stato comunicato l’intero elenco dei contenuti. Ripetendo la stessa dinamica che, fininio all’anno scorso, avveniva con la terza prova.
Per quanto riguarda le tipologie di spunti che vorrebbero pescare la mattina del proprio orale, i ragazzi si orientano in massa (42%) sulle immagini (dipinti, foto, ecc.). Il 32%, invece, preferirebbe trovare un testo, un brano di un’opera letteraria, una poesia. Il 12% vorrebbe partire da un progetto svolto durante l’anno dalla sua classe, l’8% da un documento (grafico, tabella con dati, ecc.); solo il 6% benedirebbe l’uscita di un caso pratico.

Ma, come detto, l’orale 2019 ha altre due novità consistenti: la relazione sull’Alternanza e le domande su Cittadinanza e Costituzione (in pratica ‘educazione civica’). Sul primo aspetto le cose vanno decisamente meglio: 6 ragazzi su 10 ce l’hanno già pronta, il 16% la sta finendo in queste ore, il 12% la deve solo preparare ma ha le idee chiare su come farla. Anche se 1 su 10 rischia di presentarsi a mani vuote perché non sa proprio da dove cominciare. A conti fatti un successo, visto che nella metà dei casi hanno dovuto fare tutto da soli, la scuola non gli ha spiegato come costruirla.

Platea spaccata in due anche su Cittadinanza e Costituzione: il 52% dei maturandi non si sente pronto per niente, avendola affrontata poco durante l’anno; a cui si aggiunge un 30% che è dubbioso, avendola svolta in maniera superficiale. Solo il 18% si sente preparato a rispondere ai quesiti principali. Su questo punto, inoltre, i professori sono stati meno collaborativi: appena il 6% dice di avere in mano il set di domande che farà la commissione, il 22% solamente qualche anticipazione. Nel 72% dei casi, bocche assolutamente cucite.

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Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

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Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

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Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

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A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

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