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Mosca intensifica le operazioni militari mentre Kiev colpisce obiettivi strategici russi. Intanto, Putin propone un governo provvisorio, ma le condizioni complicano il dialogo
Negli ultimi giorni, il conflitto tra Russia e Ucraina ha registrato sviluppi significativi sia sul campo di battaglia che sul fronte diplomatico. Le forze armate russe hanno intensificato le loro operazioni nell’Ucraina orientale, con attacchi mirati in diverse regioni. Nella città di Dnipro, un massiccio attacco con droni ha causato la morte di almeno quattro persone e il ferimento di altre 19, danneggiando edifici residenziali e infrastrutture civili. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato l’attacco, accusando il presidente russo Vladimir Putin di “irridere gli sforzi di pace”.
Parallelamente, l’aeronautica militare ucraina ha annunciato di aver colpito una postazione di confine a Pogar, nell’oblast russo di Bryansk, distruggendo un’infrastruttura militare utilizzata per lanciare attacchi con droni contro il territorio ucraino. Si stima che nel raid siano stati uccisi tra i 15 e i 40 soldati russi.
Sul fronte diplomatico, si registrano segnali contrastanti. Putin ha proposto la formazione di un governo provvisorio sotto l’egida delle Nazioni Unite a Kiev, seguito da elezioni. Tuttavia, le condizioni poste da Mosca, tra cui la rinuncia dell’Ucraina all’adesione alla NATO e il riconoscimento dell’annessione della Crimea, complicano il raggiungimento di un accordo. Nel frattempo, gli Stati Uniti, attraverso il presidente Donald Trump, stanno intensificando gli sforzi per mediare un cessate il fuoco, ma le trattative rimangono complesse e senza risultati concreti. Trump ha dichiarato di valutare la fine delle sanzioni a Mosca, suscitando reazioni contrastanti a livello internazionale.
Secondo analisti militari, la Russia potrebbe lanciare una nuova offensiva nelle prossime settimane per rafforzare la propria posizione negoziale. Le regioni di Sumy, Kharkiv e Zaporizhzhia sono indicate come possibili obiettivi di questa escalation. In risposta, l’Ucraina sta rafforzando le proprie difese e cercando di ottenere ulteriori aiuti militari dall’Occidente. L’Italia, ad esempio, ha approvato un decreto per continuare a fornire “mezzi, materiali ed equipaggiamenti” all’Ucraina fino alla fine del 2025, dimostrando un impegno costante nel supportare Kiev.
La situazione rimane fluida e in continua evoluzione, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi, sperando in una soluzione diplomatica che ponga fine alle ostilità.