ESERCITO, EMERGENZA SISMA IN EMILIA: OLTRE 803 SCHEDE “AEDES” (VALUTAZIONE DI AGIBILITÀ E RILIEVO DEL DANNO)

Al lavoro ininterrottamente sin dalle prime ore successive al terremoto, il personale dell’esercito ha operato soprattutto in tre ambiti: la sicurezza in stretto coordinamento con le forze dell'ordine; la rimozione e lo sgombero delle macerie per ripristinare la viabilità e consentire l’accesso alle zone colpite; le ricognizioni e le verifiche strutturali su edifici di uso pubblico e privato.

 

Redazione

Si è concluso il 12 settembre l’intervento del personale specializzato dell’ispettorato delle Infrastrutture dell’esercito che, nell’ambito dell’operazione “Una Acies”, ha operato a favore della popolazione colpita dal sisma in Emilia Romagna. “L’aliquota tecnica” dell’esercito, costituita da militari con qualifiche di ingegnere, architetto e geometra, in stretto coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile, ha redatto 803 schede “aedes” (Valutazione di agibilità e rilievo del danno) per la verifica speditiva degli edifici privati colpiti ed ha fornito la consulenza tecnica per la demolizione  e la progettazione e direzione lavori. Il Generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’esercito, ha rivolto ai militari il proprio ringraziamento e l’apprezzamento per le capacità operative e lo spirito di sacrificio quotidianamente dimostrato nelle molteplici attività condotte a favore della popolazione emiliana. In particolare il personale ha operato nei comuni di Bondeno (Fe), Cento (Fe), Crevalcore (Bo), Finale Emilia (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), Molinella (Bo) San Felice Sul Panaro (Mo), Sant’Agostino (Mo) e Concordia (Mo). Al lavoro ininterrottamente sin dalle prime ore successive al terremoto, il personale dell’esercito ha operato soprattutto in tre ambiti: la sicurezza in stretto coordinamento con le forze dell'ordine; la rimozione e lo sgombero delle macerie per ripristinare la viabilità e consentire l’accesso alle zone colpite; le ricognizioni e le verifiche strutturali su edifici di uso pubblico e privato. Nelle provincie di Ferrara e Reggio Emilia sono ancora impegnati i militari dell’Esercito che, in concorso alle forze di polizia, svolgono attività di vigilanza e “antisciacallaggio”.