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Costume e Società

Essere bambini oggi…

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Oggi, viviamo in contesti sovra stimolati non solo dalle apparecchiature digitali, ma anche dalle nuove generazioni di genitori.


Spesso la famiglia non si accorge che ogni bambino necessita dei suoi tempi di sviluppo, quindi proporre attività ulteriori che, vanno ad aggiungersi a quelle che già la scuola offre, può limitarne l’apprendimento e non ampliarlo.


Tra le attività più gettonate ci sono gli sport, l’imparare una nuova lingua etc …
In qualità di pedagogista, mi sento di affermare che la troppa stimolazione potrebbe recare meno benefici di quanto un genitore pensi.


I bambini, in particolare quelli che frequentano le elementari, sono “bombardati” giornalmente da “mille” attività.

Questo scenario può aggravare le condizioni sociali e personali del bambino poiché sentendosi occupato in varie attività è come se i suoi processi cognitivi non abbiamo mai una tregua.
Si potrebbero presentare reazioni differenti rispetto a quelle attese come, agitazione, ansia e stanchezza. È per questo principio che bisognerebbe cercare di capire le volontà del bambino/a per poi organizzare il suo tempo.


Predisporre dei tempi fissi in un’età volubile potrebbe non dare le aspettative tanto attese. Ogni bambino deve essere rispettato per quello che riesce a fare in una giornata, evitando accavallamenti con attività pesanti che vanno ben oltre il solo scopo ludico.
Un bambino/ragazzo delle elementari, ma anche delle medie o delle superiori deve essere un bambino/ragazzo che predispone sia di un tempo di libertà che di un tempo fatto di impegni e di doveri.


Pertanto essere bambini oggi può costare fatica, ma a tale scopo invito tutti i genitori a riflettere su quello che devono proporre ai loro figli: l’ago della bilancia non deve pendere solo da una parte, ma deve esserci una via di mezzo che sappia mantenere in equilibrio il benessere pisco-fisico del bambino.


Sono i genitori e i modelli familiari a fungere da regolatori dell’umore, più un bambino/a è ascoltato nei suoi bisogni e più facilmente sarà sereno, viceversa potrebbe avere delle sofferenze che fatica a sfogare.


È il bambino a decidere come conservare e spendere il suo tempo.
Tuttavia, sarebbe utile costruire insieme ai bambini una tabella di ciò che vuole o non vuole fare, lavorando sull’acquisizione della fiducia e dell’autonomia.


Più un bambino/a si sente autonomo, maggiore sarà la sua capacità di sviluppare la propria identità e la sua tabella di marcia giornaliera, crescerà con costanza e senso del dovere.
Per arrivare a ciò solo i genitori e anche la scuola devono insegnarlo.

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