EUROPA, TASSE E BALZELLI: L'APOCALISSE DELL'EUROZONA

Ninnj Di Stefano Busà

Nessuno avverte la situazione che si verificherà nell’eurozona manipolata dalla politica speculistica e truffaldina della UE che ci sta portando allo sbaraglio. Le nazioni più forti economicamente vogliono soppiantare quelle più deboli, in modo da avere meno bocche da sfamare nel 2015/2020.

E succederà. La prima ad uscire sarà la Grecia, seguita dalla Spagna e da altre, per non fare il nome dell’Italia che è all’osso, ridotta ai minimi termini da una politica troppo rigorista, fatta di tasse e balzelli. E’ la teoria dell’economista Charles Robertson di Reinaissance, dove c’è il massimo rigore, si comprime lo sviluppo, l’incremento del peso fiscale riduce sul lastrico un popolo e ne sentenzia il fallimento economico –default – Ma c’è anche chi si spinge oltre, come il gestore di fondi speculativi Kyle Bass, secondo cui il destino dell’Europa è già segnato.

Ma a dare dichiarazioni shock è Reuters. La recessione non avrà breve durata, la crisi andrà molto oltre le previsioni e non avrà lieto fine, sfocerà in una guerra mondiale ha concluso Bass Fondatore di Hayman Management Capital (Dallas). Bass è convinto che assisteremo a guerre sanguinose e rivoluzioni, un vero dramma per le popolazioni e gli stati che non potranno stare al pari con le speculazioni di un sistema capitalistico da guerra “stellare”.

Lo stallo sarà un’immensa perdita di capitali che sotto forma e fatti passare per diminuizione del debito pubblico lasceranno sul campo morti e feriti. Il fenomeno potrà nel tempo allargarsi fino a provocare una riduzione drammatica sugli stati sovrani che dovranno uscire dall’euro. Ma non è molto lontano questo rischio, anche se nessuno ne parla, e proprio per questo, perché viene tenuto sotto silenzio, avverto il pericolo incombente e prossimo ad accadere. A dare il primo segnale è l’Inghilterra, cui potranno seguire altri stati in grave affanno economico.