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EUROPEI 2016, GOAL CAPOLAVORO DI PAYET E LA FRANCIA VA

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Tempo di lettura < 1 minuto Prima partita del torneo ricca di emozioni. La Romania, sempre a testa alta, ha sfiorato l'impresa. Bleus si svegliano solo nel finale

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La Francia soffre a St.Denis nella gara inaugurale di Euro 2016, imponendosi 2-1 solo nel finale su una Romania concreta e solida grazie ad una prodezza balistica di Payet. Dopo un primo tempo chiuso sullo 0-0, a sbloccare il risultato è Giroud, che al 12' della ripresa anticipa di testa, fallosamente, il portiere Tatarusanu e firma la prima rete del torneo. La Romania però non ci sta e otto minuti dopo pareggia con Stancu su rigore causato da un fallo ingenuo di Evra. I transalpini faticano a mettere sotto pressione la difesa romena, che peraltro in tutto il girone di qualificazione ha incassato solo due reti, e al 32' per cercare di cambiare le cose Deschamps toglie un poco ispirato Pogba per inserire Martial. Ma è Payet a dare la svolta, battendo Tatarusanu da lontano con un sinistro che si infila all'incrocio. Chiamato in panchina, il match winner esce in lacrime e gli applausi.

 

A FESTA PRIMA DEL MATCH – "Joie de vivre", gioia di vivere: un titolo azzeccato per la cerimonia inaugurale di un Euro 2016 vissuto finora sul precipizio della paura e del disagio. Scenografie colorate e costumi di grande impatto hanno fatto da contorno ai 550 performer in campo per 12 minuti di show. Guetta, dj e autore dell'inno di Euro 2016, si è esibito insieme a Zara Larsson. La cerimonia ha reso omaggio alla Francia, alle sue tradizioni e alla sua storia.

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Calcio

Ansia crescente per l’icona del calcio italiano: Totò Schillaci lotta contro la malattia

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I familiari dell’ex attaccante hanno confermato la notizia attraverso i social media, cercando di rassicurare i fan: “Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un’equipe di medici notte e giorno”

L’eroe delle “notti magiche” di Italia ’90, Salvatore “Totò” Schillaci, si trova nuovamente al centro dell’attenzione nazionale, questa volta per una battaglia ben più difficile di quelle affrontate sui campi da calcio. L’ex bomber, che ha fatto sognare un’intera nazione durante i Mondiali del 1990, è attualmente ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo, suscitando grande preoccupazione tra i tifosi e gli appassionati di calcio.

Schillaci, 59 anni, sta affrontando da tempo una dura lotta contro un tumore, per il quale ha già subito diversi interventi. La notizia del suo ricovero ha scosso il mondo del calcio, riportando alla memoria le sue gesta sportive e la sua straordinaria ascesa da sconosciuto a eroe nazionale.

I familiari dell’ex attaccante hanno confermato la notizia attraverso i social media, cercando di rassicurare i fan: “Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un’equipe di medici notte e giorno”. Questo messaggio, seguito da un incoraggiante “Forza Totò”, ha alimentato la speranza ma non ha dissipato completamente le preoccupazioni.

La carriera di Schillaci, iniziata nelle strade del quartiere Cep di Palermo e culminata con il trionfo ai Mondiali del ’90, dove si aggiudicò il titolo di capocannoniere con 6 reti, rappresenta una delle storie più affascinanti del calcio italiano. Da gommista e garzone di pasticceria a stella del calcio mondiale, Schillaci ha incarnato il sogno di riscatto di un’intera generazione.

Nonostante le difficoltà attuali, Schillaci ha dimostrato in passato una straordinaria resilienza. Solo un anno fa, aveva partecipato al programma televisivo “Pechino Express” con la moglie Barbara, descrivendo l’esperienza come una “rivincita sulla malattia” . Questa determinazione a non arrendersi di fronte alle avversità continua a ispirare molti.

La situazione attuale di Schillaci riporta alla mente le parole di Papa Francesco sul valore della vita anche nella malattia, un messaggio che sembra particolarmente rilevante in questo momento.

Mentre il mondo del calcio e i tifosi di tutta Italia trattengono il respiro, sperando in buone notizie, la storia di Totò Schillaci ci ricorda ancora una volta come lo sport possa unire le persone e come un atleta possa diventare un simbolo di speranza e resilienza, non solo sul campo, ma anche nella vita.

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Arrestato 33enne romano sorpreso su uno scooter rubato: era già ai domiciliari

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ROMA – Un uomo di 33 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai Carabinieri di Roma Viale Libia dopo essere stato riconosciuto a bordo di uno scooter rubato. Il 33enne, che avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari, è stato fermato in via Stimigliano, nel quartiere Trieste.
 
La pattuglia dei Carabinieri, in transito nella zona, ha notato l’uomo in strada, nonostante fosse senza autorizzazione, e ha deciso di controllarlo. Durante la verifica, è emerso che il veicolo su cui viaggiava era stato rubato. Inoltre, il 33enne è stato trovato in possesso di un cacciavite, strumento che può essere usato per scopi illeciti.
 
Lo scooter è stato restituito al legittimo proprietario, mentre l’uomo è stato nuovamente arrestato per evasione e ricettazione. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto nuovamente agli arresti domiciliari in attesa di essere processato per direttissima.
Privo di virus.www.avast.com



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Atletico Lariano (calcio), Fiacchi è il neo responsabile dell’agonistica: “Ho ancora tanto entusiasmo”

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Lariano (Rm) – L’Atletico Lariano vuole crescere stagione dopo stagione. La società dei presidenti Loris Di Giacomantonio e Riccardo Palmieri, ormai divenuta un punto di riferimento importante sul territorio, è pronta a vivere un’altra annata ricca di soddisfazioni. Per farlo ha affidato il ruolo di responsabile del settore agonistico a Giovanni Fiacchi, personaggio di grande esperienza che tra l’altro ha anche allenato diversi anni fa la Prima categoria del club larianese. “Dopo la conclusione della mia esperienza ad Artena a febbraio scorso, mi stavo guardando intorno e a giugno è arrivata la telefonata dell’Atletico Lariano. L’ambiente lo conosco benissimo così come tanti personaggi che sono in questa società: c’è un clima familiare unito a una grande capacità di sapere fare calcio e il club ha lavorato davvero bene in questi anni. Partiamo da una base molto positiva e personalmente ho tanto entusiasmo per questa avventura appena cominciata”. Fiacchi avrà la responsabilità di tutte le squadre agonistiche, a partire dalla Promozione: “Lì ho ritrovato mister Fabrizio Centra a cui mi lega un rapporto speciale: fui io, da responsabile delle giovanili del Colleferro, a dargli il primo gruppo da allenare, poi ho fatto lo stesso ad Artena quando l’ho scelto per guidare la sua prima squadra “dei grandi” in Eccellenza. Abbiamo lo stesso modo di vedere calcio e quindi sono ben contento di averlo ritrovato qui. L’ossatura del gruppo è la stessa che ha fatto molto bene l’anno scorso: abbiamo inserito un attaccante di grosso livello come Gianmarco Scacchetti e l’ex Bellegra Mattia Nuzzi oltre a tre giovani da Velletri (Limotta, Russo e Di Mario, con quest’ultimo che purtroppo ha subito un grave infortunio, ndr). Domenica inizia il campionato dal match di Palestrina e siamo fiduciosi di poter fare bene”. Fiacchi fa un rapido quadro sulle giovanili che hanno già cominciato la preparazione pre-campionato: “Faranno tutte la categoria regionale, tranne l’Under 17 che sarà provinciale e cercherà di tornare nella categoria superiore. Il primo obiettivo per le regionali è quello di salvare la categoria, ma qualcuna potrebbe anche ambire a qualcosa di più. I tecnici facevano già parte quasi tutti del vecchio staff: Mirko Leoni che avrà l’Under 19, Augusto Raponi che guiderà l’Under 17, Daniele Bastianelli che allenerà l’Under 15 e Fabrizio Cavaterra che sarà il tecnico dell’Under 14, mentre l’Under 16 è stata affidata a Damiano Rosati, anche lui di ritorno a Lariano. Chiudo ringraziando tutta la società e in particolare i due presidenti, ma anche il direttore generale Andrea Colasanti e il responsabile della Scuola calcio Pasquale Savastano con cui c’è confronto costante”.



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