EUROPEI 2016: LE VERE FURIE SIAMO NOI. AVANTI ITALIA!

di Marco Martone
L’Italia che non ti aspetti. Batte il Belgio, una delle favorite del torneo e avanza la propria più che autorevole candidatura per un Europeo che, almeno fino ad ora, non sembra avere padroni. Netto il successo degli azzurri, un 2-0 che non ammette repliche. L’intera condotta di gara degli uomini di Conte è stata pressoché perfetta. Un primo tempo tutto carattere e grande tenuta difensiva, imperniata su un Bonucci quasi impeccabile e il solito Buffon, che risponde presente in occasione dell’unico tiro nello specchio della porta, da parte delle furie rosse, ad opera di Nainggolan.

Contro un Belgio francamente ben al di sotto delle aspettative, i ragazzi di Conte sono scesi in campo senza alcun timore, mettendo in difficoltà gli avversari soprattutto sulle fasce laterali, con Darmian e Candreva spesso liberi da marcature. La partita è scivolata su ritmi non elevati per oltre mezz’ora, con qualche velleitario tentativo da una parte e dell’altra, poi è arrivata la rete del vantaggio azzurro, al 31esimo, grazie a Giaccherini, uno dei fedelissimi del Ct, che ha controllato in piena area di rigore un traversone di Bonucci e ha battuto l’incolpevole Courtois. Qualche minuto prima sullo stesso giocatore del Bologna c’era stato un dubbio intervento in area, sul quale l’arbitro ha preferito sorvolare. Nel finale di primo tempo l’Italia ha sfiorato il raddoppio in maniera abbastanza clamorosa con Pellé, che ha messo a fil di palo un pallone colpito di testa in maniera maldestra, dopo un mezzo svarione della retroguardia belga.

La ripresa ha offerto tante emozioni, prima con Lukaku, che ha malamente sprecato il pallone del pareggio, su azione di contropiede, poi con Pellé, sul quale è stato bravissimo il portiere belga. Nel finale l’Italia ha dovuto contenere l’assalto, poco incisivo per la verità, degli uomini di Wilmots. Buffon, però, non è mai stato veramente impensierito, a differenza del collega Courtois, autore di due pregevoli interventi su Immobile, subentrato a uno spento Eder e Parolo. In pieno recupero e su azione perfetta di contropiede è arrivato anche il raddoppio, con un’azione corale portata avanti da Immobile e rifinita da Candreva per Pellé che ha scaraventato in porta il pallone del trionfo azzurro.