EUROSHOCK

di Chiara Rai

Una cosa è chiara, gli elettori hanno addossato all’Europa e all’euro tutte le responsabilità di una crisi che ormai ha attanagliato irrevocabilmente l’Italia ma anche gli altri Paesi dell’Unione come la Francia. In Francia è infatti trionfo del Front National di Marine Le Pen che sbaraglia i socialisti incassando quasi il doppio dei loro voti. Commentando a caldo i numeri degli exit poll, la vincitrice delle europee in Francia ha chiesto a Hollande di prendere atto del risultato elettorale e di sciogliere il Parlamento perché l'attuale rappresentazione delle forze in campo non è più rappresentativo e non si può ignorare chi ottiene il 25 per cento dei voti. In Germania tiene la Merkel che ottiene il 36,1per cento, quasi due punti in meno rispetto al 2009 mentre avanza di quasi 7 punti percentuali l’Spd che sale al 27,5 per cento. Il grande successo dell'Spd in Germania porta il nome di Martin Schulz. L'Npd, il partito neonazista tedesco, ha ottenuto per la prima volta un seggio al Parlamento europeo. Poco meno di sei italiani su 10 si sono recati alle urne. Un risultato di poco inferiore al 2009 sebbene sia tutto sommato positivo guardando agli elettori europei che non fanno registrare un calo importante. In Inghilterra sia le elezioni locali che le europee confermano l’eccezionale avanzata degli euroscettici dell'Ukip. Nel Belpaese c’è qualcuno che è costretto a prendere il maalox perché non ha vinto e addirittura ha perso quasi cinque punti percentuali rispetto alle scorse politiche.

Il Pd lo ha totalmente sbaragliato prendendop quasi il doppio dei consensi di Grillo. Un risultato storico per l’Italia e per il partito Democratico che vince grazie ad una squadra giovane e decisa come quella di Matteo Renzi.
Dunque Grillo che strillava “vinciamo noi” ha incassato una sonante sconfitta registrando poco più dei consensi incassati da Berlusconi che è corso in solitario e senza il sostegno di Nuovo Centro Destra che ha raggiunto il 4 per cento, senza Fratelli d’Italia che non avranno seggio in Parlamento europeo e senza Lega che sorprendentemente ha preso il 6,3 per cento.

Infatti, altro dato è che Forza Italia e Silvio Berlusconi ci sono anche se ben distanti dal rottamatore Renzi. Non è affatto finito e se si pensa che alle Europee ha corso: è ancora una radicata forza politica. Di fatto la suddivisione dei 73 seggi spettanti all'Italia al Parlamento europeo è così composta: Partito democratico – Pse 31, Movimento 5 Stelle 17, Forza Italia 13, Lega nord 5, Nuovo centrodestra-Udc 3, L'altra Europa con Tsipras 3, Svp 1, Fratelli d'Italia – An 0, Scelta europea 0, Italia dei valori 0, Green Italia – Verdi europei 0, Io cambio-Maie 0.