EXPO 2015: "UNA VERGOGNA ITALIANA" PER LA STAMPA ESTERA

di Christian Montagna

Che l’Expo sia una grande occasione per l’Italia è certo ma qualcuno ha provato a metterlo in dubbio. A contribuire alla messa in discussione dell’utilità di Expo sono stati sicuramente gli scandali che hanno anticipato la sua inaugurazione uniti agli scontri di Milano del primo Maggio. Ma si sa, queste sono classiche cose all’ italiana che altrove, comunque accadono. Mentre da una parte la soddisfazione delle istituzioni italiane è alle stelle, dall’ altra ci siamo chiesti cosa gli stranieri stessero pensando di questa Esposizione Universale.

Sono perciò andato a cercare se l’ottimismo e la gioia della stampa italiana fossero allo stesso modo ritratti nelle news estere. Vi preannuncio però una grande delusione in seguito alle ricerche effettuate. Poche, pochissime pagine dedicate a quello che l’Italia ha chiamato l’evento mondiale per eccellenza; pochi gli tabella volti ad elogiare il momento e tanta tanta cronaca sugli avvenimenti “neri” che hanno macchiato di sangue e corruzione Expo 2015. In fondo, cosa aspettarsi? La madre degli invidiosi è sempre incinta…

Con pareri totalmente differenti, da alcuni addirittura ignorati, ecco come si è comportata la stampa estera: a cominciare dal New York Time che ha pubblicato a Gennaio un video nella rubrica “36 hours” in cui si descrivevano le bellezze della città manzoniana senza però aver fatto la stessa cosa in seguito all’apertura di Expo. Pareri positivi solo sulla città sono giunti da Lonely Planet che l’ ha posta come “top city” da visitare assolutamente ma, anche qui, nessun accenno ad Expo. Riferimenti all' Esposizione Universale sono stati intravisti nell’Huffington Post che ha consigliato come impiegare il tempo libero a Milano tra un evento e l’altro di Expo.

Il mondo intero si pronuncia poco, a stento, quasi a voler far finta di nulla. In Francia ad esempio, per voler sminuire senza dubbio la manifestazione è stato pubblicato un elenco di tutte le grandi Esposizioni Universali innescando naturalmente un meccanismo di paragoni che porta a classificare quello di Expo come un evento non proprio eccezionale. Il quotidiano francesce “Le Monde”, con un non celato senso ironico ha voluto così raccontare di Expo definendolo “Un cantiere all’italiana”. Critiche sono state mosse inoltre ai lavori, all’organizzazione e perfino alla scelta dei siti.

La nostra esposizione dunque non ha fatto breccia sulla stampa internazionale al punto da essere preferiti ad altre notizie sicuramente di minore importanza: nel Regno Unito ad esempio l’attesa della Royal Baby ha conquistato le prime pagine declassando e archiviando l’apertura di Expo 2015; in Francia invece Expo è stato battuto dallo scontro fra Le Pen e Femen, ritenuto, alla pari di una sit com, molto più importante; in Germania ha vinto la vicenda di spionaggio e l’attentato sventato alla corsa ciclistica di Francoforte e infine anche in Spagna hanno trionfato le dimissioni di Podemos.

Ma perché questo atteggiamento snob nei nostri confronti?

Eppure, a leggere quanto è stato scritto dopo, non pare che sia passato nell’ indifferenza totale questo evento.Come mai il primo Maggio, durante gli scontri dei Black Block, l’intero pianeta si affacciava sull’I talia? Perché dal Financial Times, al Guardian, da Le Monde a Der Spiegel, dal Pais alla Bbc, tutti hanno parlato della "guerriglia" di Milano? Forse un intento c’era e di sicuro non era quello di fare cronaca.

Per ultimo e con grande amarezza, riporto l’insulto più grande giunto dal quotidiano di Francoforte, “Frankfurter Allgemeine Zeitung” che ha definito Expo come “Un’orgia di spreco di materiali organizzata in dimensione epocale nella quale le piantine del riso, le macchine per l’agricoltura, i chicchi del caffè vengono esposti come i pezzi migliori della fiera in una montagna di acciaio drammaticamente modellato e parametricamente distorto, di legno e di vetro ricoperto di plastica”.