Connect with us

Roma

FEDERICA MANGIAPELO: QUELL'ORRENDO MESSAGGIO DI MARCO DI MURO AL PADRE DELLA RAGAZZA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 8 minuti Si scava ancora nei rapporti tra il ragazzo di Federica e i genitori della sedicenne. Intanto, l prossimo 18 settembre è prevista la discussione sulla nuova perizia, depositata il 23 luglio 2014

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 8 minuti
image_pdfimage_print

di Chiara Rai

Se un giorno mi andasse di parlare farei uscire i pessimi genitori che siete realmente e neanche mi farei pagare per farmi intervistare perché io non ce mangio sopra alla morte de mi fia! Ti auguro di soffocare ogni volta che dirai il mio nome”. Marco Di Muro lo ha scritto a maggio, questo maggio 2014. Di Muro era il fidanzato di Federica Mangiapelo, la ragazza di soli sedici anni trovata morta all’indomani della notte di Halloween del 2012. 

Un messaggio terribile che nasconde sentimenti di profondo astio nei confronti dei genitori di Federica e dal quale hanno preso immediatamente le distanze i legali del ragazzo. Di Muro però ha deciso di non parlare ma è stato ascoltato molte volte dagli inquirenti e sembrerebbe che abbia dato versioni poco credibili.  

 

Ecco la nota degli Avvocati:

I sottoscritti avvocati Massimiliano Sciortino e Cesare Gai, difensori di fiducia del signor Marco Di Muro, preso atto della appresa notizia dell' avvenuta pubblicazione, sui noto sito facebook, di un messaggio riconducibile al proprio assistito, dai contenuti che non si esita a definire improvvidi e scriteriati, con la presente intendono dissociarsi totalmente da tale non condivisibile iniziativa, manifestando ancora una volta piena solidarietà e vicinanza alla famiglia di Federica Mangiapelo e potendo esclusivamente ricondurre il gesto posto in essere dal signor Di Muro ad uno stigmatizzabile momento di confusione e disperazione, che non merita giustificazione alcuna e che e stato determinate dalla condizione di totale isolamento e sconforto in cui attualmente versa il signor Di Muro, travolto dalle note vicende giudiziarie e alla prima esperienza di tal guisa. Nella nostra qualità auspichiamo esclusivamente che tale deprecabile iniziativa non abbia riflessi sullo sviluppo delle indagini in corso e degli accertamenti di carattere medico legale disposti nel cui esito si continua a confidare. Quanto sopra evidenziato risponde peraltro non soltanto ad una doverosa presa di distanza dal gesto inconsulto sopra descritto, ma ad una rivisitazione critica della propria condotta operata prontamente dal Di Muro, il quale ha manifestato e intende manifestare nostro tramite, i propri sentimenti di sconforto rassegnando, ove possibile, le proprie scuse ai genitori della povera Federica”.

Capire come fossero i rapporti tra i genitori della ragazza e Marco Di Muro, allora ventitreenne, può forse far emergere particolari che altrimenti verrebbero tralasciati. Le litigate tra Federica e Marco Di Muro erano molto frequenti. Almeno secondo quanto raccontato dal papà di Federica, Luigi, una persona di una dignità incredibile che non ha mai lanciato accuse verso il ragazzo ma che ha chiesto soltanto che chi è al corrente di cosa sia successo a sua figlia parli una volta per tutte, ha raccontato che Marco aveva comunque una forma di possesso molto forte per Federica e non sono mancati anche piccoli scontri tra lo stesso padre e il fidanzato. 

 

Federica e i genitori

Federica era nel pieno dell’adolescenza e della bellezza. Era una ragazza con i suoi “grilli adolescenziali” come tutte le altre e anche dal carattere molto forte. Era solita quindi, come tutti i figli, discutere con i propri genitori. Ma negli ultimi tempi tra il papà Luigi e sua figlia il rapporto stava maturando e sfociando in una reciproca comprensione, infatti in quel periodo Federica dormiva dal padre piuttosto che dalla mamma con la quale, screzi a parte, aveva comunque un ottimo rapporto. Rosella, mamma di Federica, aveva manifestato più volte alla figlia il suo disappunto nei confronti del ragazzo. Non lo vedeva per sua figia, non solo perchè era più grande ma soprattutto per le continue litigate ed episodi violenti che hanno portato i genitori anche a parlarne oltre che tra di loro anche ad altre persone che ne erano a conoscenza. 

Era capitato che Federica utilizzasse il cellulare del padre per chiamare Marco. E quando il padre con il suo cellulare provò a chiamare Di Muro (era appena entrato il 1 novembre del 2012), Marco non rispose sebbene avesse spedito un sms a Federica e anche un messaggio Facebook ammettendo di aver litigato e comunque manifestando il propri dispiacere per non aver trovato Federica quando era tornato indietro dopo averla lasciata sotto una pioggia battente sulla via Anguillarese. Ma come è andata realmente? Federica è davvero scomparsa dopo che il fidanzato la scaricata in mezzo alla strada di notte? Oppure i due si sono incontrati ancora e magari hanno continuato a litigare? 

Non possiamo saperlo, almeno per il momento. Fatto sta che sono molti elementi che non tornano e gettano dubbi sul ragazzo, unico indagato per omicidio volontario.

 

Le contraddizioni 

Le scarpe che Marco Di Muro indossava la notte di Halloween, ultimo giorno di vita della sedicenne Federica Mangiapelo trovata morta la mattina del 1 novembre del 2012 sulle rive del lago di Bracciano ad Anguillara Sabazia, non sarebbero le stesse che il Di Muro avrebbe consegnato agli inquirenti e la prova sarebbe nelle immagini immortalate dalle telecamere del locale dove i ragazzi avrebbero trascorso qualche ora la notte delle streghe di due anni fa.

 

Quel messaggi inutile

E non è tutto, il barista 25 enne di Formello era a perfetta conoscenza che il computer di Federica in quel periodo non aveva la chiavetta per navigare in internet, ciononostante appena rientrato a casa la notte del 31 ottobre, ha inviato ugualmente un messaggio Facebook, intorno alle tre del mattino, alla ragazza dicendole che nonostante avessero litigato, lui le voleva bene.

Ma Federica quel messaggio non l’avrebbe comunque potuto leggere in quanto il suo cellulare le era stato rotto dallo stesso Marco qualche giorno prima in occasione di una delle numerose litigate violente e per questo la sedicenne girava con un modello “vecchio” di telefono che non si connetteva ad internet, di quelli che si trovano nei cassetti di casa e si utilizzano per le emergenze.

Tra l’altro sia il telefono che la borsetta non sono mai stati ritrovati. E’ il papà di Federica, Luigi Mangiapelo a ricordare questi particolari che gettano ancora più dubbi sul comportamento insolito del fidanzato il giorno che Federica è morta. Torna dunque a pesare in questa storia la posizione del fidanzato della ragazza Marco Di Muro, unico indagato per omicidio volontario sui cui vestiti sono state trovate abbondanti tracce di diatomee, cioè alghe lacustri, le stesse rinvenute all’interno del corpo di Federica. La ragazza, quindi, sarebbe probabilmente stata trascinata dentro l'acqua e lì sarebbe morta per annegamento. Anche la ferita sul collo non sarebbe una piaga da decubito, come ipotizzato all'inizio, ma deriverebbe da un attrito.


La nuova perizia

Federica quel giorno è morta per annegamento, non per miocardite. Questa è la conclusione della perizia disposta dal gip di Civitavecchia nel corso dell’incidente probatorio per fare luce sul decesso della sedicenne a seguito dell'opposizione da parte della famiglia alla richiesta di archiviazione del pm lo scorso dicembre. "I dubbi della famiglia a carico del Di Muro – continua il legale dei Mangiapelo – adesso sono suffragati da elementi scientifici: nel corpo di Federica sono state trovati gli stessi funghi d'acqua dolce rinvenuti sui vestiti del ragazzo. Questo significa che Di Muro probabilmente non ha scaricato Federica in mezzo alla strada dopo un litigio". Secondo il medico, Daniela Marchetti a capo del pool di esperti nominati dal giudice, Federica Mangiapelo è deceduta dopo aver bevuto molta acqua del lago e a provarlo sono proprio i funghi ovvero le diatomee rinvenute nel suo corpo. Eppure Federica era una ottima nuotatrice, per un periodo ha frequentato anche lezioni di nuoto come sostenuto dalla sua ex insegnante.

 

Le telecamere

 Proseguendo sulla strada che da Anguillara porta a Vigna di Valle, l’unico ristorante ad avere le telecamere attive quella notte è “La Caletta”.  In linea d’aria di fronte il ristorante si vede il punto dove è stata trovata morta Federica, all’altezza dello stabilimento “Rosa dei Venti”. Il raggio della telecamera del ristorante prende la larghezza dell’intera strada, l’unica che porta a Vigna di Valle da Anguillara, e sembrerebbe che non abbia inquadrato, quella notte, una persona a piedi. Dunque Federica era in una macchina? E’ passata la macchina di Di Muro per quella strada quella notte? Marco Di Muro ha fatto lavare immediatamente i propri vestiti tornato a casa, ha lavato la macchina sotto la pioggia e nella sua macchina i Ris hanno trovato la stessa sabbia di Vigna di Valle. Sono tutte coincidenze. Sarà la magistratura a continuare a dare delle risposte a tutti questi interrogativi.

 

La prossima scadenza

Il prossimo 18 settembre è prevista la discussione sulla nuova perizia, depositata il 23 luglio 2014 al Tribunale di Civitavecchia, che attesta che la sedicenne è morta per annegamento e non per miocardite la notte di Halloween del 2012.

LEGGI ANCHE: 

31/07/2014 ANGUILLARA, FEDERICA MANGIAPELO: ALTRI MACIGNI SULLA POSIZIONE DI MARCO DI MURO

27/07/2014 LAGO DI BRACCIANO, MORTE FEDERICA MANGIAPELO: PRECIPITA LA POSIZIONE DI MARCO DI MURO

25/07/2014 FEDERICA MANGIAPELO: E' MORTA ANNEGATA, FORSE NON ERA DA SOLA

20/01/2013 ANGUILLARA FEDERICA MANGIAPELO: MORTA DI MIOCARDITE. LA FAMIGLIA VUOLE CAPIRE A COSA SIA STATA DOVUTA.

   19/12/2012 ANGUILLARA MORTE FEDERICA MANGIAPELO, LO ZIO MASSIMO: "L'ESAME TOSSICOLOGICO ANCORA NON E' PRONTO"

   16/12/2012 ANGUILLARA MORTE DI FEDERICA MANGIAPELO, IL CUORE DELLA GIOVANE NON HA RETTO

   23/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: ANCORA RICERCHE NEI FONDALI DEL LAGO. OGGI CONTINUANO LE IMMERSIONI DEI CARABINIERI

  18/11/2012 ANGUILLARA, TANTE FIACCOLE PER FEDERICA. GELO TRA LA FAMIGLIA DI FEDERICA E I DI MURO

  16/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: MARCO DI MURO ROMPE IL SILENZIO

15/11/2012 ANGUILLARA, MORTE DI FEDERICA MANGIAPELO: TANTI GLI INTERROGATIVI E POCHE LE PROVE CERTE. IL GIALLO SI INFITTISCE

13/11/2012 ANGUILLARA, NASCE UN COMITATO PER FEDERICA MANGIAPELO: DOMENICA FIACCOLATA

11/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: SI COMPLICA LA POSIZIONE DEL FIDANZATO

09/11/2012 ANGUILLARA, CASO FEDERICA MANGIAPELO: LE IMMAGINI DELLE TELECAMERE PUNTATE SULLA STRADA QUELLA NOTTE AL VAGLIO DEL RIS

08/11/2012 ANGUILLARA, INDAGINI CASO FEDERICA MANGIAPELO: INDAGATO IL FIDANZATO

07/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: PROSEGUONO GLI INTERROGATORI. ANCORA NESSUN INDAGATO

07/11/2012 ANGUILLARA, L'ADDIO AL "PICCOLO ANGELO"

05/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, INTERROGATIVI E ACCUSE AL RAGAZZO DI FEDERICA: INTANTO UN BAGNO DI FOLLA IN PIAZZA

04/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO: DA LUNEDI' POMERIGGIO LA SALMA IN CHIESA PER L'ULTIMO ADDIO

03/11/2012 ANGUILLARA, MORTE DI FEDERICA MANGIAPELO: PARLANO LO ZIO MASSIMO E IL SINDACO PIZZORNO

03/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, CITTADINANZA ANCORA PIU' STRETTA ATTORNO AL PICCOLO ANGELO BIONDO

02/11/2012 ANGUILLARA CASO FEDERICA MANGIAPELO, MAMMA ROSSELLA E PAPA' GIGI: "LOTTEREMO PER AVERE GIUSTIZIA"

 
 

Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

Continua a leggere

Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



Continua a leggere

Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti