FERENTINO: IL TAR DICE NO ALL'IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO

Redazione

Ferentino (FR) – Una prima vittoria per il Comune di Ferentino nei confronti dell’azienda Rodesco, la società che intende insediare un impianto di compostaggio in città. Il Tar di Latina, infatti, ha respinto la sospensiva, richiesta dalla società rispetto al diniego che il Comune, insieme con la Provincia, avevano disposto circa il progetto industriale, rigettando anche la richiesta di risarcimento danni pari a 627mila euro.

Un provvedimento, quello adottato dal Tribunale amministrativo, che evidenzia soprattutto la corretta gestione della vicenda da parte dell’Amministrazione comunale di Ferentino, che ha operato secondo i principi di legge per difendere gli interessi della popolazione locale.

“Da sempre abbiamo detto no all’ipotesi di insediare sul nostro territorio un impianto di compostaggio, come quello progettato dalla Rodesco – hanno spiegato il sindaco Pompeo e l’assessore Martini – Non era possibile, infatti, che a Ferentino, territorio già gravato da importanti emergenze ambientali, in quanto situato nel contesto della Valle del Sacco, potesse insediarsi una industria che a regime dovrebbe lavorare 53mila tonnellate di rifiuti. Solo che le battaglie per vincerle, occorre strutturarle e studiarle al meglio, fondandole sugli strumenti che la legge mette a disposizione. Solamente in tal modo, infatti, si fanno gli interessi della popolazione, che sono stati sempre gli unici riferimenti che ci hanno mosso rispetto a tale vicenda”. Soddisfazione espressa anche dal capogruppo del Partito Democratico, Stefania Timi, consigliere delegato alle problematiche ambientali.

L’assessore all’ambiente, Franco Martini: “Si sciolgono come neve al sole i pretestuosi rilievi di connivenza con l’azienda che alcuni hanno voluto sostenere nei mesi scorsi per alimentare inutili e strumentali polemiche. Noi lavoriamo per i nostri cittadini e lo facciamo adottando gli strumenti necessari. Le chiacchiere le lasciamo molto volentieri ad altri, anche perché le chiacchiere non avrebbero risolto il problema. Ci volevano i fatti e i fatti abbiamo prodotto. Ringraziamo le associazioni e i cittadini che hanno dato il loro importante contributo per questa battaglia di civiltà: insieme, facendo squadra, stiamo difendendo correttamente la salute e l’ambiente della nostra città”.

Il sindaco, Antonio Pompeo: “Abbiamo dimostrato, e il dispositivo del Tar ha evidenziato proprio questo aspetto, che non si può insediare un impianto produttivo, come quello della Rodesco in una zona, seppur industriale, caratterizzata però da una importante densità abitativa, dalla presenza di scuole e attività commerciali. L’amministrazione ha dunque operato in maniera chiara, competente ed efficace, interpretando al meglio il ruolo di istituzione garante degli interessi della propria comunità. Ora ci aspettiamo la definitiva chiusura della vicenda e l’abbandono del progetto da parte della società”.