Ferrara: la piena del Po in transito nel punto cruciale


di Andrea Barbi


FERRARA – Sta transitando il colmo della piena del grande fiume padano a Pontelagoscuro, frazione rivierasca di Ferrara che rappresenta da sempre un punto delicato, se non il più a rischio esondazione di tutto l’intero corso del Po. In questo punto, infatti, il letto del fiume si restringe, inspiegabilmente, parecchio rispetto al tratto che la prevede, per poi ritornare ad allargarsi dopo poche centinaia di metri, riprendendo il suo normale corso verso il mare Adriatico.

 

Come se la natura avesse volutamente scherzato, uno scherzo di cattivo gusto, tenendo conto che quella specie di enorme imbuto naturale convoglia le acque padane le quali si innalzano pericolosamente, facendo temere il peggio ad ogni piena di questa portata. L’autunno e la primavera, i due periodi dell’anno maggiormente interessati a precipitazioni di tipo piovoso sono ovviamente le stagioni in cui i fiumi fanno parlare di sé e come spesso capita il protagonista è il più grande di loro, il Po che dopo aver provocato molti danni in Piemonte sembra risparmiare le altre regioni che attraversa. Il merito è del mare che fortunatamente come dicono gli abitanti del luogo “tira bene”, ovvero la forte corrente d’acqua riesce a defluire agevolmente nell’Adriatico, poiché la corrente marina è favorevole. In caso contrario, se cioè la corrente dovesse essere contraria, nel delta del Po si formerebbe una sorta di “tappo” che impedirebbe l’afflusso  delle acque dolci.

 

È una fortuna che ciò accada poiché secondo il parere di Gianluca Zanichelli responsabile di Aipo (Agenzia Interregionale per il Po): “la portata d’acqua di questa piena è davvero molto consistente, abbiamo effettuato delle registrazioni idrometriche (altezza dell’acqua) che ci hanno allarmato nei giorni scorsi, ma fortunatamente la corrente è costante e le acque scorrono velocemente senza creare problemi.”