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Ferrovia Roma-Viterbo, associazione Trasportiamo: “Orario disattendente esigenze utenti. Tratta urbana ancora più lenta”

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“Il nuovo orario generale feriale/festivo della ferrovia Roma-Viterbo, adottato da Atac SpA con D.O. 203 del 12/09/2019, è identico alla proposta fatta ai Sindaci del viterbese e dell’asse Flaminia, durante l’incontro del 4 settembre in Regione. Prendiamo atto che nessuna modifica è stata assimilata in fase di definizione, neanche quelle auspicate e suggerite, svariate volte, da TrasportiAmo in sinergia col Comitato Pendolari RomaNord nell’ottica di un ragionamento costruttivo, con l’obiettivo di superare le evidenti lacune e offrire all’utenza un servizio ferroviario autosufficiente e fluido”. Così in una nota dall’associazione Trasportiamo.


“L’atteggiamento ostativo tenuto dagli attori principali, Regione Lazio e Atac, – prosegue la nota – è stato tale da impedire alle nostre organizzazioni, come ai cittadini, di avere un qualsiasi confronto sereno e bilaterale. Ma di questo epilogo si assumeranno ogni responsabilità, politica e manageriale, sono settimane che si discute dell’inadeguatezza dell’orario, pensare di sfangarsela con le sole scuse è un’offesa all’intelligenza. Qualcuno dovrà rispondere delle proprie azioni, sia dei disagi provocati, specie agli studenti e pendolari della tratta Catalano-Viterbo, che non sarà neanche servita dai bus integrativi, sia alle interpretazioni date alle direttive ANSF.

Restano in piedi le perplessità sull’orario, ribadite con forza nella del 13 settembre della seduta della Commissione Speciale Studi del Comune di Sant’Oreste. Durante la quale, è emerso che le percorrenze impostate sono appaiono risicate, che le corse ferroviarie extraurbane sono inferiore rispetto all’orario in vigore fino al 30 giugno, e alla nostra proposta, e che il numero di autobus predisposti sono numericamente insufficiente per poter sostituire un treno. Il servizio integrativo inoltre, altra nota dolente, è concentrato nella sola tratta Montebello-Catalano e nella fascia oraria centrale di scarsa affluenza.

È stato altresì evidenziato, facendo proprie le osservazioni rese note dal Comitato stesso, come la ferrovia sia stata tramutata, fino a data da destinarsi, in una gommovia, sebbene con la nostra proposta, recepita dal Comune di Sant’Oreste, siamo riusciti a dimostrare la fattibilità di svolgere un esercizio esclusivamente ferroviario, in armonia con le direttive ANSF, ovvero senza ricorrere né al servizio integrativo né tantomeno agli incroci. I quali sono stati reintrodotti, 3 a Castelnuovo e 7 Vignanello, con la disposizione Atac 202 del 12 settembre, che integra e abroga la 146/19 di inizio luglio. La stessa, ancora, abbassa la velocità massima consentita nella tratta urbana che da 80 Km/h a 70 Km/h. Ciò, secondo il nostro punto di vista, stride ulteriormente coi tempi dati nell’orario.

Sulla reintroduzione degli incroci, tema squisitamente tecnico, la nostra associazione reputa necessario capire quali siano le motivazioni alle base di tale decisione, in quanto non ci risulta che, da luglio a oggi, la tratta extraurbana sia stata attrezzata con dispositivi idonei atti a controllare la marcia treno ed arrestarne la corsa, nei casi estremi, qualora entrasse indebitamente nella sezione di blocco e/o binari di stazione occupati da altro convoglio. Infatti, come possono essere mitigati i rischi di incrocio, se le procedure degli stessi avvengono pressappoco con le stesse modalità prima, solo che la chiave di comando si trova nella cassetta delle stazioni anziché nelle tasche dei capitreno, ai quali è stata comunque tolta. Dove sarebbero le novità? Quali sarebbero gli accorgimenti innovativi? Il problema non sarebbe, infatti, aver vietato lo spostamento degli incroci, ma come essi avvengono. Diverso discorso sarebbe stato se nelle stazioni di incrocio avessero previsto la presenza del capostazione, o meglio del Dirigente Locale (DL), come suggerito nelle premesse della proposta d’orario. Continua a destare perplessità l’incrocio nella sede di Montebello, in quanto avviene in una località di passaggio da doppio a singolo binario e viceversa. E che, nel 2014, è stata teatro di uno spiacevole episodio: un treno, proveniente da Flaminio, veniva autorizzato a ripartire da Montebello e a immettersi nella tratta extraurbana a singolo binario, quando da Sacrofano proveniva, in senso opposto, altro convoglio. È stato solo grazie alla tempestività del macchinista del primo treno che, rifiutandosi di eseguire l’ordine ricevuto, si evitò il peggio.

Infine, – conclude la nota dell’associazione Trasportiamo – a margine della Commissione, abbiamo posto l’attenzione sulle criticità ancora in essere nella stazione di Viterbo, in cui gli impianti di sicurezza sono tuttora fuori uso e i treni partono in condizioni precarie, e ciò nonostante un sopralluogo congiunto ATAC, Regione e USTIF nell’ottobre 2018 che stabiliva in 90 giorni il tempo per eseguire le necessarie riparazioni e gli adeguamenti strutturali. E domandato se il nuovo orario generale sia stato costruito in considerazione delle problematiche presenti nella tratta in galleria (Flaminio-Acqua Acetosa), per la quale sarebbe stata prevista la circolazione di un solo treno all’interno della galleria stessa, in modo da permettere, in caso di incidente o di evacuazione, ai viaggiatori di riversarsi, tramite le nicchie comunicanti, sul binario attiguo, senza correre il rischio di essere investiti dal treno proveniente dalla direzione opposta.”

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Meteo, arriva l’anticiclone nordafricano: attesa una primavera calda!

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La nuova settimana sarà caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone nordafricano con tempo asciutto e temperature in aumento. Sono le previsioni di Mattia Gussoni.

“Mercoledì 20 marzo entreremo ufficialmente nella nuova stagione: una primavera che al momento si prevede più calda del normale e con qualche pioggia in più. Ovviamente sono previsioni stagionali da monitorare e confermare – afferma l’esperto – l’Inverno 2023-2024 è stato anomalo. Dopo mesi di una stagione insignificante dal punto di vista climatologico, dal 20 febbraio la neve è arrivata sulle Alpi come non accadeva da decenni, a tonnellate”, nevicate record che “potrebbero essere associate ai cambiamenti climatici in atto”. Riguardo le prossime ore sono previsti rovesci isolati su Friuli Venezia Giulia e tra Toscana, Romagna e Marche e scrosci a carattere locale in Campania, Puglia e Basilicata. Ma domenica 17 marzo vedrà il sole quasi ovunque con l’anticiclone nordafricano che “porterà le temperature fino a 21°C ad Agrigento e Benevento, 20 gradi anche a Forlì, Caserta, Siracusa e Terni, 19°C a Bologna, Bolzano, Ferrara, Mantova e Modena”. La nuova settimana sarà ancora caratterizzata dalla presenza dell’anticiclone con prevalenza di tempo asciutto e con “una perturbazione, al momento, prevista tra sabato 23 e la Domenica delle Palme, una proiezione a lunga scadenza da confermare”. 

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Aerospazio, la Regione Lazio ha presentato le sue strategie

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Si è svolto presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova “Aerospazio Innovation Day: B2b – Tendenze Industriali – Misure Regionali”, il primo di una serie di appuntamenti che la Regione Lazio organizza, attraverso Lazio Innova, a cadenza periodica con appartenenti alle principali filiere industriali del territorio (grandi operatori industriali, PMI e centri di ricerca), per far emergere le frontiere tecnologiche, gli orientamenti di sviluppo delle tecnologie, supportare appuntamenti di collaborazione tra i partecipanti, oltre che fornire idee e proposte per la realizzazione di iniziative di innovazione aperta.

Negli ultimi 20 anni, la Regione Lazio ha sostenuto la Ricerca e Sviluppo del Lazio, investendo circa 100 milioni di euro in ambito aerospaziale, dei quali circa 18 milioni sono stati assegnati nel dicembre 2023 a 32 progetti aerospazio e sicurezza vincitori dell’Avviso Pubblico “Riposizionamento competitivo RSI”.

«L’ecosistema aerospaziale del Lazio costituisce un’eccellenza unica nel panorama produttivo italiano del settore, con competenze industriali e di ricerca che coprono tutta la filiera. Secondo quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Lazio, la Regione sta sostenendo lo sviluppo del settore aerospaziale con investimenti finalizzati a potenziare l’evoluzione tecnologica insieme al digitale, l’industria e gli attori della New Space Economy, a rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese e favorire la nascita di nuove esperienze innovative. Tramite Lazio Innova, è tra i protagonisti della nascita del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA), per competere a livello europeo e nazionale. Per questo intendiamo sfruttare appieno i fondi europei della programmazione 2021-2027 e le opportunità del PNRR, con l’obiettivo comune di consolidare le attività di ricerca e innovazione delle imprese, il trasferimento tecnologico, lo sviluppo di imprese innovative e derivate di ricerca» – ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico della Regione Lazio.

«Il Lazio è ricco di eccellenze per quanto riguarda il settore aerospaziale. Da parte dell’amministrazione regionale, c’è’ un impegno concreto per sostenere questo ambito, che conta circa 300 aziende. Anche nelle recenti missioni in Giappone e negli Usa, le nostre imprese hanno ricevuto riconoscimenti per la grande professionalità e competenza. Il nostro obiettivo, come istituzione, deve essere quello di accompagnare le nostre attività in questo percorso di crescita, anche creando nuove opportunità di collaborazione con l’estero, in un processo di internazionalizzazione che deve vedere il nostro territorio come assoluto protagonista. Naturalmente, questo sviluppo può generare ricadute positive sia sull’indotto che nei territori della nostra regione» – ha sottolineato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio.

Nel corso dell’evento, una tavola rotonda sugli sviluppi di mercato e le strategie territoriali ha visto il coinvolgimento di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, AIAD – Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, AIPAS – Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali, ASAS – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio, AIRBUS Italia, AVIO S.p.A., Comune di Colleferro, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio.

Gli elementi raccolti nella tavola rotonda saranno utilizzati da Lazio Innova per la definizione del nuovo bando Fesr sul Riposizionamento Competitivo che vede nell’Aerospazio uno degli assi principali di intervento. Il bando è previsto nella seconda parte dell’anno.
Per la Regione Lazio e Lazio Innova è stata inoltre l’occasione per lanciare la Open Innovation Challenge “Smart Integration Satellite Capability” di Thales Alenia Space Italia. «Thales Alenia Space e la Regione Lazio collaborano attivamente ormai da tempo interpretando al meglio un modello di innovazione che valorizza e sfrutta a pieno le competenze e le capacità presenti nell’ecosistema laziale», ha dichiarato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. «Quale realtà produttiva ben radicata nel territorio, Thales Alenia Space accoglie le sfide di un futuro che punta sempre più allo Spazio come uno dei settori strategici della sua economia in sinergia con la filiera spaziale locale, insieme alla Regione Lazio, attraverso attività comuni utilizzando le infrastrutture della nostra azienda, sia quelle esistenti sia quelle in fase di realizzazione».

Si tratta di una sfida per imprese innovatrici che sono chiamate a individuare e proporre soluzioni per lo sviluppo di fabbriche intelligenti (Smart Factory) basate su linee integrate per l’assemblaggio, l’integrazione e test (AIT) da utilizzare sulle componenti di bordo di piccoli satelliti in una logica innovativa, aperta e digitalizzata. Una competizione aperta a cui possono partecipare le imprese innovatrici e le PMI innovative costituite da non oltre 60 mesi, oltre ai derivati di Università o Centri di Ricerca chiamati a proporre soluzioni innovative per l’assemblaggio automatico, la riduzione del peso e del costo dei cablaggi, la riduzione delle dimensioni e della massa e del costo delle strutture meccaniche a sostentamento delle celle solari e delle antenne di satellite. Questa sfida, in particolare, fa leva sull’investimento di Thales Alenia Space Italia per la costruzione della Space Smart Factory nell’ambito del più ampio “Programma Space Factory 4.0” del PNRR, finanziato dall’UE e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, con l’obiettivo di costituire una rete di fabbriche, connessa alla filiera di produzione e dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti su tutto il territorio nazionale.
Al termine del percorso di tutoraggio, la prima squadra classificata riceverà un premio di 20.000 euro e, assieme al secondo e al terzo classificato, l’accesso diretto al programma “Go to market” e fruirà, inoltre, di servizi specialistici presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo della Regione Lazio gestito da Lazio Innova. Per partecipare alla open innovation challenge è necessario candidarsi entro le ore 12.00 del 13 maggio 2024 attraverso la piattaforma dedicata su https://www.lazioinnova.it/innovazione-aperta/iniziativa/smart-integration-satellite-capability/.


Durante l’Innovation Day gli attori del settore Economia dello Spazio si sono infine incontrati per sviluppare sinergie, con l’obiettivo di trasferire tecnologie, prodotti e servizi nati nei comparti dell’aerospazio e applicarli in altri mercati. A tal fine, sono otto le imprese innovative che si sono presentate alle grandi aziende dell’Aerospazio: quattro per tecnologie, prodotti e servizi relativi a tutto ciò che viene inviato nello spazio, a partire dai satelliti (Involve Space, C-Shark, Arca Dynamics, Finis Terrae); e quattro per l’ampio campo di potenziali applicazioni in mercati differenti basate su tecnologie sviluppate per l’aerospazio ovvero su dati prodotti da dispositivi in orbita (Nhazca, Space 11, Science & Technology Italy e Wise Robotics).
Si tratta di una collaborazione aperta, in cui innovative e derivate del settore Nuova Economia dello Spazio, medie e grandi imprese interessate a trovare soluzioni innovative derivanti da tecnologie spaziali, organizzazioni, enti e associazioni di settore, trovano ulteriore spazio di confronto sulla comunità loro dedicata sul sito www.lazioinnova.it per collaborare, con l’obiettivo di creare processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Tra i progetti presentati nel corso dell’Innovation Day, la call ESA BIC Lazio lanciata dalla Regione Lazio insieme all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per sostenere l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Giunta alla sua quarta edizione, con uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, ha coinvolto 64 imprese innovatrici di cui 10 ad oggi incubate. È stata prorogata l’ultima finestra 2023, con la possibilità di candidarsi entro lunedì 8 aprile 2024, ed è attualmente in corso il rinnovo per il quadriennio 2024-2027.

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Costume e Società

Narni, progetto rigenerarsi: un murale da guinnes per Alberto Sordi

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Un gigantesco murale di 12 metri per 9 con l’iconica scena di Nando Moriconi tratta dal film di Steno del 1954 “Un americano a Roma”, in cui Alberto Sordi è intento a mangiare un piatto di spaghetti (il celebre “maccherone m’hai provocato e io ti distruggo”) è stato inaugurato sabato scorso a Narni Scalo, in provincia di Terni, dal cugino dell’attore, il giornalista e conduttore radiotelevisivo Rai Igor Righetti assieme all’artista che ha realizzato l’opera David Pompili, al sindaco della città Lorenzo Lucarelli, all’assessore alla Cultura Giovanni Rubini, al dirigente del Comune Pietro Floris, al produttore cinetelevisivo di Cameraworks Massimiliano Filippini, all’influencer e social media manager Lorenzo Castelluccio e alla proprietaria dell’immobile Lucia Fabbri.
 
L’opera, realizzata con colori al quarzo, occupa l’intera parete esterna della trattoria “Italia 61” e dell’albergo “La Locanda dei 4” ed è stata finanziata delle famiglie proprietarie dell’immobile. È il secondo murale dell’originale progetto “Rigenerarsi” in vista dei trent’anni del festival “Le vie del cinema – Rassegna del film restaurato” che quest’anno festeggerà la sua 30ª edizione e si svolgerà dal 29 luglio al 3 agosto.  Il progetto è partito a novembre 2023 quando il Comune di Narni ha pubblicato un avviso per acquisire manifestazioni di interesse di soggetti privati per il consenso alla realizzazione di murales ispirati al cinema su pareti di proprietà collocate nel centro di Narni Scalo.
 
“Mio cugino Alberto – ha detto Igor Righetti, autore del primo libro sulla vita fuori dal set dell’attore dal titolo “Alberto Sordi segreto” giunto all’11ª ristampa – amava l’arte ed era un collezionista: sono convinto che quest’opera gli piacerà senz’altro anche perché è più grande dello schermo di una sala cinematografica in cui venivano proiettati i suoi film”. E aggiunge Righetti: “Gli scali di ogni cittadina sono sempre molto comodi in quanto ricchi di infrastrutture come stazioni ferroviarie, strade e fermate dei bus, quindi facilmente raggiungibili e di conseguenza con molti capannoni industriali, ma tristi e grigi. L’idea degli amministratori di Narni di dare colore e anima a queste aree con una galleria d’arte all’aperto con immagini dei grandi attori che hanno dato lustro nel mondo al cinema italiano la trovo contemporanea, valorizza tutto il territorio ed è molto utile anche a livello turistico. Da sempre l’arte rigenera le città e con la street art diventa condivisa, foriera di bellezza e motore di riqualificazione urbana”.
 
Il progetto “Rigenerarsi” è stato avviato in collaborazione con gli studenti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore Gandhi che hanno realizzato un primo intervento di opera murale nell’area di pertinenza della scuola, a cui è seguita l’opera “Duo” eseguito sempre da David Pompili, che ha esposto i suoi lavori in numerose mostre in Italia e all’estero, raffigurante Sophia Loren e Marcello Mastroianni.
 
Privo di virus.www.avast.com



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