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Frosinone

FILETTINO: IMPIANTI SCIISTICI CHIUSI, UNICO BANCOMAT CHIUSO… TURISMO IN GINOCCHIO

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Tempo di lettura 3 minuti L'appello del Comitato pro Filettino alle Istituzioni: "Non vogliamo essere considerati cittadini di serie B"

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"Il Prefetto (Eugenio Soldà) si era impegnato nel farsi portavoce delle nostre istanze presso la Presidenza della Provincia (on. Antonello Iannarilli) ma ad oggi ancora non abbiamo avuto notizia alcuna."

"La Provincia di Frosinone  ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Lazio (2006/2007) per 2 milioni di euro che sono serviti per la sostituzione della sciovia del Ceraso,  lavori bloccati a Luglio 2012."

 

Redazione

Filettino (FR) – Filettino e’ un paese sui monti Simbruini, terzo comune con la più alta percentuale di dichiaranti IRPEF (49,5%) nella Provincia di Frosinone, preceduto solo da  Isola Liri e Fiuggi. E' il Comune (per casa comunale) piu’ a Nord della provincia di Frosinone. Il numero dei residenti e’: 550 ma in estate e nei periodi di punta e’ una localita’ che ospita circa 15.000 unita’ tra residenti e non. Per secoli Filettino ha radicato la propria fortuna sulla tradizione agro-silvo-pastorale, con il declino della quale, soprattutto nella prima metà del XX secolo il Comune è stato interessato a un fenomeno di rapida deurbanizzazione.

Più recente è lo sviluppo del turismo, legato principalmente all'escursionismo estivo e agli sport invernali praticati in località Campo Staffi. Turismo invernale che recentemente e’ stato messo a rischio per la chiusura degli impianti sciistici. 

"E proprio  mentre nevica e  i campi sono imbiancati nessuno sa, nessuno può ! – Scrive in una nota Barbara Cerusico membro del Comitato pro Filettino – Il 13 novembre – prosegue la nota –  c’e’ stata una visita del Prefetto a Filettino in occasione della quale il comitato ha consegnato una lettera (riguardante le problematiche di Campo Staffi) firmata da molti cittadini e turisti.

In quest'occasione e’ stato chiesto ed ottenuto un incontro col Prefetto che si è tenuto il 23 novembre in prefettura a Frosinone. Il Prefetto (Eugenio Soldà) si era impegnato nel farsi portavoce delle nostre istanze presso la Presidenza della Provincia (on. Antonello Iannarilli) ma ad oggi ancora non abbiamo avuto notizia alcuna.

La settimana scorsa ci sono stati un paio di incontri col Commissario prefettizio del comune (Loredana Filippi) che asserisce che il problema e’ bloccato  in Provincia.

Il Consorzio che ha in concessione i campi da scii e’ gestito dal Comune di Filettino, la Provincia di Frosinone (maggiore azionista) e dalla Comunita’ Montana, e Parco Monti Simbruini, l’ITI (Impianti turistici invernali) e’ la societa’ che gestisce  gli impianti, i servizi,  gestione vinta con gara di appalto del 2004.

La Provincia di Frosinone  ha ottenuto un finanziamento dalla Regione Lazio  (2006/2007) per 2 milioni di euro che sono serviti per la sostituzione della sciovia del Ceraso,  lavori bloccati a Luglio 2012. Non si capisce inoltre quale sia il motivo che impedisca l’ordinaria manutenzione dell’impiantistica esistente tale da renderla fruibile per la stagione ormai avviata. – La nota conclude – Quale oscuro interesse blocchi il Consorzio dal rendere possibile questo, interesse che ad oggi non e’ dato sapere e ci chiediamo anche del perche’ di conseguenza non si ha a cuore  un paese che e’ un bacino di turismo inestimabile.

Ed intanto i turisti non si vedono e la neve continua a scendere ed imbiancare le nostre belle vette!

Altro problema annoso e’ la chiusura dell’unico bancomat Unipol che sta creando e crea un enorme disagio non solo a residenti  ma anche a tutti gli amici che Filettino lo frequentano. Il Comitato Pro Filettino denuncia questo ulteriore disagio. E’ una vergogna che il bancomat sia stato tolto. L’inverno spesso Filettino e’ bloccato dalla neve e andare nel luogo piu’ vicino dove c’e’ il bancomat (Trevi nel Lazio) diventa quasi impossibile. D’estate non avere il bancomat creerebbe ulteriori disagi agli ospiti che non sentendosi accolti adeguatamente, potrebbero anche decidere di lasciare la nostra localita’ mettendo quindi in ginocchio l’economia del nostro amato paese. Non vogliamo essere considerati cittadini di serie B, ci appelliamo a chiunque possa far conoscere i nostri problemi…
 

Cronaca

Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Cronaca

Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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Cronaca

Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

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L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 
Privo di virus.www.avast.com

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