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Finlandia, coronavirus: economia a rischio decrescita del 5 percento

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La pandemia di coronavirus, CV, potrebbe provocare  un calo della crescita dell’l’economia finlandese fino al cinque per cento quest’anno, secondo ETLA Economic Research (Etla), un’organizzazione finlandese di ricerca sostenuta da lobbies commerciali.

Secondo l’Etla, il ciclo economico potrebbe contrarsi tra l’uno e il cinque percento quest’anno, osservando che l’impatto del CV potrebbe essere ridotto al minimo se l’epidemia verrà messa sotto controllo in Europa e se l’area si mettesse d’accordo per intraprendere misure di stimolo intensive.

Tuttavia, al momento lo scenario di base più positivo sembra improbabile. Stimiamo che l’estremità negativa della scala (contrazione del cinque per cento) sembra molto probabile ora“, ha dichiarato il capo del settore previsionale di Etla, Markku Lehmus.

Markku-Lehmus

Secondo le stime del think tank, l’attività economica potrà contrarsi di circa il 10 per cento tra aprile e giugno, prima di riprendersi. Il CEO di Etla, Aki Kangasharju, ha affermato che la proiezione si basa sulle valutazioni in Occidente di come si è comportata l’economia cinese durante il picco della epidemia di coronavirus.

Secondo queste analisi, tra gennaio e febbraio, l’economia cinese si è ridotta fino al 13%, ma a marzo si è già ripresa. Partiamo dal presupposto che l’Europa e la Finlandia non adotteranno misure altrettanto solide per prevenire la diffusione del virus, quindi l’economia non rallenterà tanto, ma l’impatto del virus sarà più duraturo “, ha dichiarato Kangasharju in una nota.

Secondo ETLA, le azioni progettate per bloccare la diffusione di Covid-19, causeranno importanti costi finanziari. Usare le quarantene, spostare online le attività di aziende di servizi e quelle scolastiche, renderà difficile per i dipendenti espletare il rapporto al lavoro. Allo stesso tempo, la domanda di servizi, specialmente nei settori del turismo, dell’ospitalità e dell’intrattenimento, calerà, ha sottolineato il think tank, il che purtroppo sta verificandosi non solo in Finlandia.

Per affrontare questo periodo di difficoltà, la banca Nordea ha deciso di offrire periodi fino a 6 mesi senza rate sui loro mutui a quei clienti privati e aziendali in tutti i paesi nordici che abbiano bisogno di sostegno a causa della pandemia. Per le piccole e medie imprese, Nordea ha disposto un periodo gratuito di 3 mesi ove necessario.

Siamo qui per supportare i nostri clienti in periodi buoni e difficili come partner finanziari forti e affidabili. Il CV si è diffuso rapidamente e ha un impatto sulle società nordiche e sui nostri clienti. Ecco perché abbiamo deciso di attuare una serie di azioni rapide per sostenere i clienti personali e le piccole e medie imprese nei paesi nordici. È ancora più importante aiutare a far funzionare le economie nordiche in questi tempi eccezionali ”, ha dichiarato Frank Vang-Jensen, presidente e CEO del gruppo.

I clienti privati che necessitano di un periodo senza rate, possono trovare informazioni su come fare domanda sul sito web di Nordea, mentre la clientela aziendale può trovare maggiori informazioni attraverso i normali canali bancari, e la banca li esorta a contattarla immediatamente, se si aspetta modifiche alle sue normali operazioni. Nordea consiglia alle aziende di elaborare previsioni realistiche di liquidità e chiari budget per i flussi di cassa. Se necessario, Nordea dispone di diverse modalità operative e strumenti disponibili per aiutare a rafforzare il capitale circolante e la liquidità. “La nostra è una banca molto ben capitalizzata con un bilancio solido e ci offre una solida piattaforma per aiutare i nostri clienti: stiamo prendendo tutte le misure possibili per aiutarli e consigliarli “, aggiunge Frank Vang-Jensen.

Un autorevole sprone

IL PIL su base di 4 anni
…..’crisi finanziaria’ _____Pessimista ____Ottimista

Il Presidente Sauli Niinistö ha esortato i finlandesi a mostrarsi solidali tra loro nel mezzo dello stato di emergenza dichiarato lunedì in Finlandia.“Il mondo intero è in uno stato di emergenza. Nessuno può valutare l’esito, ma si può già vedere che gli effetti saranno profondi e di lunga durata. Le nostre vite quotidiane cambieranno inevitabilmente e ci troviamo di fronte a una realtà in cui i nostri pensieri e le nostre azioni sono dettati da salute, mezzi di sussistenza e assistenza reciproca “, ha scritto nel suo blog.

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Gaza, l’esercito israeliano prende il controllo dell’ospedale

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L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale Shifa a Gaza City e ha chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dai media. La stessa fonte ha detto che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”. 

L’esercito aveva annunciato un’operazione militare “di alta precisione” nella struttura ospedaliera, la più grande della città palestinese, in seguito alle informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. Secondo quanto riferito da testimoni sono avvenuti bombardamenti. 

“Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale di Al-Shifa] e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un video pubblicato su X, aggiungendo che l’esercito di Tel Aviv avrebbe condotto uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura sanitaria.

Secondo il Ministero della sanità di Gaza sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di al-Shifa. Lo riporta Al Jazeera. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.

Lo stesso ministero ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro (israeliano) contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Lo riporta Al Jazeera. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie, conclude il ministero. 

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Russia, un plebiscito per Putin: eletto con quasi il 90%

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Le proteste dei seguaci di Alexei Navalny, gli attacchi alle regioni di confine con l’Ucraina e un allarme droni sugli aeroporti di Mosca non hanno impedito a Vladimir Putin di portare a termine senza incidenti di rilievo la maratona elettorale che lo ha confermato presidente con percentuali record che sfiorano il 90%: è il quinto mandato dopo già 24 anni trascorsi al potere, l’orizzonte ora è il 2030.

E lo zar, presentandosi in serata al quartiere generale della campagna elettorale, ha ringraziato i russi per la “totale fiducia”. Promettendo che il Paese diventerà più forte e avvertendo gli avversari che “nessuno ci intimidirà o ci schiaccerà”. Putin, inoltre, ha rotto il silenzio sul suo oppositore morto in carcere circa un mese fa, nominandolo in pubblico e affermando che la sua scomparsa è stata un “evento triste”. 

Il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l’87% e l’89% delle preferenze, con gli altre tre candidati-comparsa praticamente annientati. Il comunista Nikolai Kharitonov, in seconda posizione, si è fermato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Vladislav Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Leonid Slutsky al 2,5%. I tre giorni in cui si sono svolte, per la prima volta, le consultazioni hanno dato i risultati sperati anche in termini di partecipazione, secondo i dati ufficiali. L’affluenza alle urne è stimata ad oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali, nel 2018. Mentre si attende ancora il dato del voto elettronico. 

Una partecipazione massiccia, tra l’80% e il 90%, è stata annunciata anche nelle quattro regioni ucraine parzialmente controllate dalle truppe di Mosca e annesse dalla Russia nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Qui la vittoria di Putin è stata, se possibile, ancora più netta. Le percentuali che gli sono attribuite arrivano fino al 95% nel Donetsk, al 94% nel Lugansk, al 93% nella regione di Zaporizhzhia e all’88% in quella di Kherson. 

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Presidenziali in Russia, lunghe file ai seggi: 74 arresti in tutto il Paese

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Si tratta di una maratona elettorale destinata a riconfermare Vladimir Putin – che ha votato online – alla guida del Paese per un quinto mandatoSi tratta Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca, come ha constatato l’ANSA.

Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.

Lunghe file di elettori anche fuori dai seggi elettorali poste in diverse ambasciate russe all’estero, attorno a mezzogiorno. Lo testimonia, postando molti video e foto sui social, la Novaya Gazeta Europe. Le immagini mostrano tantissime persone ad Astana, nel Kazakhstan, lo stesso a Berlino, a Istanbul e a Sofia.

Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, ha scelto la fila degli elettori fuori dall’ambasciata russa a Berlino per celebrare l’iniziativa “Mezzogiorno contro Putin”, rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie. E’ stata accolta da applausi e abbracci.

Sale a 74 il numero di persone arrestate in tutto il Paese per aver protestato fuori dai seggi in quest’ultima giornata elettorale. Lo rende noto la ong, Ovd-Info.

A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali in Russia l’affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno, secondo quanto riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.

Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L’attacco, scrive l’agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l’edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il Ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché “gli attacchi nemici continuavano”.

Due molotov contro l’ambasciata russa in Moldavia

Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l’ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia, dove erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. “Due bottiglie molotov sono state lanciate nel cortile dell’ambasciata, l’aggressore è stato arrestato dalle forze dell’ordine”, ha detto alla Tass il portavoce della missione diplomatica, Anatoly Loshakov.

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