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Finlandia, esteso ai 18 anni l’obbligo scolastico

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Mentre in Italia ci si arrovella sulla questione della riapertura o meno delle scuole a gennaio e sui rischi legati alla pandemia relativamente alla frequenza scolastica, il governo finlandese ha deciso di innalzare l’obbligo scolastico dagli attuali 16 anni ai 18.

La Finlandia sia aggiunge cosi ai quattro Paesi europei dove è in vigore l’obbligo dell’istruzione a 18 anni: Belgio, Portogallo, Paesi Bassi e Germania.

Infatti, il Parlamento ha approvato lo scorso 15 dicembre una proposta che estende in tale direzione l’istruzione obbligatoria. Allo stesso tempo, l’istruzione secondaria superiore sarebbe gratuita per gli studenti dell’istruzione obbligatoria estesa. La riforma migliorerebbe anche l’orientamento degli studenti e svilupperebbe l’istruzione nella fase di transizione; la riforma entra in vigore il 1 ° agosto 2021. I giovani che terminano la loro istruzione scolastica completa nella primavera del 2021, principalmente i nati nel 2005, sarebbero i primi a essere interessati dalla riforma.

Il ministro dell’Istruzione finlandese. Jussi Saramo

L’estensione dell’istruzione obbligatoria è uno degli obiettivi fissati nel programma governativo. La riforma mira ad aumentare il livello di istruzione e competenza dei finlandesi, a ridurre i divari di apprendimento ed ad aumentare l’uguaglianza e la non discriminazione nell’istruzione. L’estensione dell’istruzione obbligatoria dovrebbe contribuire ad aumentare anche il tasso di occupazione.

Nonostante le numerose iniziative pubbliche a sostegno, circa il 16 % dei giovani non riesce ancora a completare una qualifica secondaria superiore e non è più possibile cavarsela nella vita e nella vita lavorativa con la sola istruzione di base. Con l’estensione della scuola dell’obbligo, a ogni giovane sarà quindi garantito un titolo di scuola secondaria superiore, secondo una dichiarazione del ministro dell’Istruzione.

Secondo la nuova legge, l’istruzione obbligatoria termina quando un giovane raggiunge i 18 anni od ha completato un ciclo di studio secondario superiore (il programma di scuola secondaria superiore e l’esame di immatricolazione o un titolo di istruzione secondaria superiore professionale). Istruzione e i pasti quotidiani (come avviene attualmente) restano gratuiti, insieme a libri di testo e altri materiali necessari per l’insegnamento, strumenti, abiti da lavoro e materiali, nonché i cinque test richiesti per completare l’esame finale, comprese le ripetizioni di test non superati. Anche il percorso verso la scuola per viaggi di 7 chilometri o più resta gratuito al livello secondario superiore mentre rimane a carico dello studente l’attrezzatura speciale necessaria per gli studi, come strumenti musicali ed attrezzature sportive. L’istruzione continuerà ad essere gratuita fino alla fine dell’anno solare in cui lo studente compie 20 anni, ed il periodo di istruzione gratuita potrebbe anche essere prolungato per giustificati motivi, ad esempio a causa di malattia od altri motivi specifici

Ai fornitori di istruzione scolastica completa compete intensificare l’orientamento degli studenti negli anni 8 e 9 della scuola dell’obbligo con particolare attenzione alla preparazione degli studenti per la fase successiva degli studi. Prima della fine dell’ultimo anno dell’istruzione scolastica di base, gli studenti devono presentare domanda per l’istruzione secondaria superiore, od un altro tipo di istruzione nell’ambito dell’istruzione obbligatoria. L’obbligo della domanda continuerà fino a quando lo studente non avrà trovato un istituto ove studiare. Allorquando gli studenti abbiano completato l’istruzione scolastica completa, il fornitore di questa rimane responsabile della guida, del supporto e della supervisione delle prestazioni degli studenti dell’istruzione obbligatoria.

Se uno studente che sta completando l’istruzione scolastica inferiore non riesce a ottenere un nuovo posto di studio, il responsabile del livello di istruzione inferiore è obbligato a informare le autorità locali del comune di residenza dello studente, che quindi prendono il giovane sotto la loro guida. Il comune deve esaminare la situazione generale del giovane e il suo bisogno di sostegno insieme allo studente ed al suo tutore o altro rappresentante legale; la riforma include inoltre un pacchetto di disposizioni per istruzione nella fase di transizione, da introdurre nel 2022.

Sui costi a copertura della spesa per il bilancio statale, le seguenti risorse finanziarie sono state allocate nel Piano Fiscale Generale dello Stato: complessivamente 22 milioni di euro nel 2021, 65 milioni nel 2022,107 milioni nel 2023, 129 milioni nel 2024.

Poiché la modifica legislativa riguarda una fascia di età per volta, la necessità di stanziamenti aggiuntivi aumenterà gradualmente ed essendo la durata media degli studi nell’istruzione secondaria superiore e nell’istruzione per la formazione professionale di circa tre anni, significa che la necessità di stanziamenti aggiuntivi sarà pienamente soddisfatta nel 2024.

La deputata socialdemocratica Eeva-Johanna Eloranta, in un suo intervento a difesa della riforma, osteggiata dalla destra all’opposizione, ha definito ‘limitati’ gli oneri finanziari derivanti dalla riforma poiché, con le sfide economiche e occupazionali causate dall’epidemia di COVID-19, in futuro l’impegno per estendere l’istruzione sarà molto più importante, anche con la stima che questa l’estensione dell’obbligo scolastico possa comportare un incremento del 4% del tasso di occupazione, e questo perché il tasso di occupazione di diplomati dalla scuola secondaria inferiore è di poco superiore al 40%, mentre quello dei diplomati di scuola media superiore o professionale lo è di più del 70%. Un aumento dell’occupazione solo dell’1% genererà un’entrata di circa 700 milioni di euro in più nelle finanze pubbliche e quindi. tenendo presente questo fattore, il costo della riforma non è elevato.

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Gaza, l’esercito israeliano prende il controllo dell’ospedale

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L’esercito israeliano ha preso il controllo dell’ospedale Shifa a Gaza City e ha chiesto ai membri di Hamas all’interno di uscire ed arrendersi.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare, citato dai media. La stessa fonte ha detto che finora sono state “catturate dai soldati 80 persone sospette” e che “alcune di queste sono state confermate come terroristi operativi”. Il portavoce ha poi aggiunto “che numerosi uomini armati di Hamas sono stati uccisi e feriti negli scontri a fuoco sul terreno dell’ospedale”. 

L’esercito aveva annunciato un’operazione militare “di alta precisione” nella struttura ospedaliera, la più grande della città palestinese, in seguito alle informazioni di intelligence sulla presenza di alti funzionari di Hamas nel complesso medico. Secondo quanto riferito da testimoni sono avvenuti bombardamenti. 

“Sappiamo che i terroristi di Hamas si sono raggruppati all’interno dell’ospedale di Al-Shifa] e lo stanno usando per organizzare attacchi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Daniel Hagari in un video pubblicato su X, aggiungendo che l’esercito di Tel Aviv avrebbe condotto uno “sforzo umanitario” durante l’assalto e sottolineando che non vi è “nessun obbligo” per i pazienti e il personale medico di evacuare la struttura sanitaria.

Secondo il Ministero della sanità di Gaza sono circa 30.000 le persone, tra cui civili sfollati, pazienti feriti e personale medico, che sono intrappolate all’interno del complesso medico di al-Shifa. Lo riporta Al Jazeera. “Chiunque tenta di muoversi viene preso di mira dai proiettili” ha scritto il ministero su Telegram.

Lo stesso ministero ha lanciato un appello a tutte le organizzazioni internazionali per “fermare immediatamente questo massacro (israeliano) contro i malati, i feriti, gli sfollati e il personale medico all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Lo riporta Al Jazeera. Gli sfollati, aggiunge il ministero, sono intrappolati in 2 edifici dell’ospedale. Un incendio è scoppiato vicino al cancello e sono stati segnalati casi di soffocamento tra donne e bambini che si trovano all’interno degli edifici. Prendere di mira chiunque si avvicini alle finestre è un altro reato contro le istituzioni sanitarie, conclude il ministero. 

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Russia, un plebiscito per Putin: eletto con quasi il 90%

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Le proteste dei seguaci di Alexei Navalny, gli attacchi alle regioni di confine con l’Ucraina e un allarme droni sugli aeroporti di Mosca non hanno impedito a Vladimir Putin di portare a termine senza incidenti di rilievo la maratona elettorale che lo ha confermato presidente con percentuali record che sfiorano il 90%: è il quinto mandato dopo già 24 anni trascorsi al potere, l’orizzonte ora è il 2030.

E lo zar, presentandosi in serata al quartiere generale della campagna elettorale, ha ringraziato i russi per la “totale fiducia”. Promettendo che il Paese diventerà più forte e avvertendo gli avversari che “nessuno ci intimidirà o ci schiaccerà”. Putin, inoltre, ha rotto il silenzio sul suo oppositore morto in carcere circa un mese fa, nominandolo in pubblico e affermando che la sua scomparsa è stata un “evento triste”. 

Il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l’87% e l’89% delle preferenze, con gli altre tre candidati-comparsa praticamente annientati. Il comunista Nikolai Kharitonov, in seconda posizione, si è fermato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Vladislav Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Leonid Slutsky al 2,5%. I tre giorni in cui si sono svolte, per la prima volta, le consultazioni hanno dato i risultati sperati anche in termini di partecipazione, secondo i dati ufficiali. L’affluenza alle urne è stimata ad oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali, nel 2018. Mentre si attende ancora il dato del voto elettronico. 

Una partecipazione massiccia, tra l’80% e il 90%, è stata annunciata anche nelle quattro regioni ucraine parzialmente controllate dalle truppe di Mosca e annesse dalla Russia nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Qui la vittoria di Putin è stata, se possibile, ancora più netta. Le percentuali che gli sono attribuite arrivano fino al 95% nel Donetsk, al 94% nel Lugansk, al 93% nella regione di Zaporizhzhia e all’88% in quella di Kherson. 

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Presidenziali in Russia, lunghe file ai seggi: 74 arresti in tutto il Paese

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Si tratta di una maratona elettorale destinata a riconfermare Vladimir Putin – che ha votato online – alla guida del Paese per un quinto mandatoSi tratta Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca, come ha constatato l’ANSA.

Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.

Lunghe file di elettori anche fuori dai seggi elettorali poste in diverse ambasciate russe all’estero, attorno a mezzogiorno. Lo testimonia, postando molti video e foto sui social, la Novaya Gazeta Europe. Le immagini mostrano tantissime persone ad Astana, nel Kazakhstan, lo stesso a Berlino, a Istanbul e a Sofia.

Yulia Navalnaya, la vedova di Aleksei Navalny, ha scelto la fila degli elettori fuori dall’ambasciata russa a Berlino per celebrare l’iniziativa “Mezzogiorno contro Putin”, rilanciata dal marito poco prima di morire. Come si vede da diversi account social, è apparsa rilassata e sorridente, con in mano un mazzo di fiori, mentre in tanti la salutano e le chiedono un selfie. E’ stata accolta da applausi e abbracci.

Sale a 74 il numero di persone arrestate in tutto il Paese per aver protestato fuori dai seggi in quest’ultima giornata elettorale. Lo rende noto la ong, Ovd-Info.

A metà della terza e ultima giornata delle presidenziali in Russia l’affluenza dei votanti ha superato il dato del 67,5% registrato nel 2018, quando le elezioni si tennero in un solo giorno, secondo quanto riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass.

Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L’attacco, scrive l’agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l’edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il Ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché “gli attacchi nemici continuavano”.

Due molotov contro l’ambasciata russa in Moldavia

Una persona ha lanciato due bottiglie molotov contro l’ambasciata russa a Chisinau, in Moldavia, dove erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. “Due bottiglie molotov sono state lanciate nel cortile dell’ambasciata, l’aggressore è stato arrestato dalle forze dell’ordine”, ha detto alla Tass il portavoce della missione diplomatica, Anatoly Loshakov.

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