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Finlandia, inaugurato il rinnovato Terminal 2 dell’aeroporto di Helsinki, tra natura e avventura

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“Siamo felici di poter presentare queste nuove e bellissime strutture ai passeggeri. L’estensione del Terminal 2 ha già ricevuto numerosi riconoscimenti e speriamo che renda il viaggio ancora più agevole e diretto”,ha dichiarato Ulla Lettijeff, direttore esecutivo dell’aeroporto di Helsinki della società Finavia nell’inaugurare, il primo dicembre scorso, la nuova infrastruttura.

Ulla Lettijeff, direttore esecutivo dell’aeroporto di Helsinki

Le disposizioni sul traffico all’aeroporto di Helsinki sono ora diventate più semplici e permanenti dal 1 dicembre 2021, dato che anche auto e taxi possono arrivare davanti alle porte principali per far scendere i passeggeri. Accanto al Terminal 2 sono stati completati un nuovo parcheggio, una stazione degli autobus e una stazione dei taxi. Le distanze a piedi sono ora ridotte ed i passeggeri possono raggiungere ogni luogo senza dover uscire. E’ disponibile anche un nuovo parcheggio per biciclette.Si consiglia a chi viene a prelevare i passeggeri con la propria auto di parcheggiare nella nuova area sosta breve, che si trova proprio di fronte al Terminal 2. Il nuovo parcheggio dispone di due aree: P1 Premium e P2. Entrambe le aree di parcheggio forniscono l’accesso diretto al Terminal 2 tramite ascensore. Gli altri parcheggi di Finavia sono aperti come di consueto.

Per i proprietari di animali da compagnia, tra la sala degli arrivi e la stazione degli autobus, è allestito un nuovo spazio all’aperto, dove possono passeggiare cani e gatti.

Partenza e arrivi dal Terminal 2

A partire dall’inizio di dicembre, i passeggeri che utilizzano il Terminal 2 transitano dalla nuova sala partenze all’attuale area check-in e controlli di sicurezza. Nuove strutture per il check-in e il controllo di sicurezza all’avanguardia apriranno poco prima della prossima estate. I servizi Finnair della sala partenze stanno gradualmente trasferendosi nel nuovo Terminal

I passeggeri in arrivo in Finlandia entrano nella nuova sala centrale degli arrivi, dove le persone che li aspettano possono incontrarli. I bagagli sono ritirati nelle sale 2A e 2B fino al 2023 fino a quando in aeroporto verrà aperta una nuova zona centrale per il ritiro bagagli.

Un aeroporto chiamato come te

Charles de Gaulle, Leonardo da Vinci e John F. Kennedy: ciò che unisce questi grandi uomini è che tutti hanno aeroporti che portano il loro nome. Invece di proseguire questa prassi, , il rinnovato e ampliato aeroporto di Helsinki si è dedicato alle persone a cui tiene di più: i suoi passeggeri. Adesso, chiunque visiti l’aeroporto ha la possibilità di intitolarlo a sè stesso aggiungendo letteralmente il proprio nome all’insegna ufficiale sulla facciata dell’aeroporto.

“Crediamo fermamente che gli aeroporti siano, e debbano sempre esserlo, per i passeggeri. Perché cosa sarebbero senza clienti? Siamo orgogliosi di essere il primo aeroporto al mondo a chiamarci effettivamente come te, me e tutti noi”, afferma Katja Siberg, vice presidente Marketing and Customer Experience della società Finavia, responsabile della gestione e dello sviluppo della rete aeroportuale finlandese.

Per ‘battezzarlo” col proprio nome, andare sul sito: https://myhelsinkiairport.fi/

Rinominare temporaneamente l’aeroporto fa parte delle celebrazioni che circondano l’apertura del rinnovato terminal 2 dell’aeroporto di Helsinki;  la struttura fa parte del vasto programma di investimenti di Finavia che mira a rafforzare la posizione dell’aeroporto di Helsinki come principale snodo di trasferimento del Nord Europa, con un focus specifico sullo sviluppo della esperienza del cliente. La società ha impegnato non meno di un investimento di un miliardo di euro spalmato su 10 anni. “Il nostro imponente programma di investimenti ruota attorno ai nostri passeggeri e alla creazione di un’esperienza cliente di alto livello. Flusso di traffico regolare, servizi interessanti e tempi di trasferimento brevi sono fattori significativi per migliorare ulteriormente l’aeroporto “, continua Siberg. L’aeroporto è stato sviluppato secondo il concetto di un tetto, il che significa che tutti i servizi possono essere ospitati in un unico edificio. Ciò è particolarmente vantaggioso per i passeggeri in transito, poiché i tempi di trasferimento sono brevi e non è necessario cambiare terminal.

La nuova estensione del terminal, il suo soffitto in legno e gli elementi naturali rappresentano il meglio della rinomata architettura finlandese. Le soluzioni di materiali e decorazioni sono state realizzate per onorare e illustrare il design finlandese e scandinavo. Il punto focale della sala arrivi è costituito dal diorama Luoto che porta la natura finlandese al centro del terminal. Pietre ruvide ricoperte di muschio e piante accuratamente selezionate si immergono nella luce naturale proveniente da un enorme lucernario. Gli elementi della natura collegano l’Ikebana asiatico alla natura finlandese. Simboleggia l’importanza dell’aeroporto di Helsinki come importante snodo europeo per il traffico di transito. Uno degli obiettivi era restituire un senso di avventura e romanticismo ai viaggi aerei. L’architettura è ispirata al design classico finlandese, come Ultima Thule di Tapio Wirkkala e ai contorni geografici. Il design del tetto gioca con l’alterazione della leggerezza e della pesantezza. I lavori di modifica e ristrutturazione del Terminal 2 continueranno fino al 2023. Allo stesso tempo, il più grande albergo in Finlandia, per un investimento di 120 milioni di euro, è in costruzione di fronte al terminal e sarà pronto nel 2024.

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Guerra, alta tensione. L’Inghilterra: “All’Ucraina proiettili anticarro con l’uranio impoverito”. Russia: “Scontro nucleare a pochi passi”

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La Gran Bretagna intende fornire all’Ucraina anche munizioni anticarro perforanti ad alto potenziale contenenti uranio impoverito. La rivelazione è stata fatta dalla baronessa Annabel Goldie, viceministro della Difesa nel governo Tory di Rishi Sunak. Immediata la replica di Mosca. Vladimir Putin, al termine del colloquio con Xi Jinping, ha detto che la Russia reagirà, mentre il ministro degli Esteri Lavrov minaccia la Gran Bretagna sostenendo che, se dovesse fornire munizioni all’uranio impoverito, “finirà male per Londra”. Ancora più duro il ministro della Difesa Sergei Shoigu: “Dopo le dichiarazioni britanniche, lo scontro nucleare è a pochi passi”. Il New York Times rivela invece che la Cina ha venduto alla Russia droni e componenti per oltre 12 milioni di dollari dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.

Se la Gran Bretagna dovesse fornire munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina, “non c’è dubbio che finirà male” per Londra. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista alla tv Rossiya-1 citata dalla Tass. “Non sarei sorpreso da questo sviluppo, se questa (consegna) avvenisse effettivamente, ma non c’è dubbio che finirà male per loro”, ha detto Lavrov. Di queste forniture “non ne ho sentito parlare, ma non sarei sorpreso da nulla, perché hanno completamente perso il senso dell’orientamento riguardo alle loro azioni al modo in cui minano la stabilità strategica in tutto il mondo”, ha chiarito.

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Putin e XI, tutto pronto per il “faccia a faccia” di questa sera

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Poche ore prima del loro incontro a Mosca, i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping, hanno pubblicato oggi editoriali paralleli sulla stampa del loro interlocutore – Putin sul Quotidiano del Popolo, Xi sulla Rossiyskaya Gazeta – per sottolineare la loro alleanza strategica e spiegare quello che Putin ha definito il “ruolo costruttivo” di Pechino nella “soluzione della crisi ucraina”.

Putin ha detto che nutre “grandi speranze” sulla visita del presidente Xi Jinping a Mosca, la prima dal lancio della sua “operazione militare speciale”, a febbraio 2022, contro l’Ucraina.

“In relazione agli eventi che si stanno verificando in Ucraina, per comprendere la loro origine e le vere cause, accogliamo con favore la volontà della Cina di svolgere un ruolo costruttivo nella risoluzione della crisi”, ha scritto il presidente russo, che secondo il programma diffuso dal Cremlino dovrebbe avere un primo faccia a faccia informale con Xi già questa sera e un altro ufficiale domani, al quale seguirà una dichiarazione congiunta e la firma di vari accordi e documenti di cooperazione.

L’articolo di Xi, più incentrato sulla guerra in Ucraina, punta a trovare un equilibrio difficile tra l’appello alla pace e l’evitare le critiche aperte alla Russia.

Pechino ha negato le accuse di Stati Uniti e Nato secondo cui sta considerando la fornitura di armi per aiutare l’aggressione di Mosca a Kiev, che Putin continua a insistere come “alimentata dall’Occidente”. Il piano di pace della Cina, che prevede il rispetto della “sovranità di tutti i Paesi” e la fine di eventuali sanzioni, è “costruttivo” e promuove una “soluzione politica”, ha affermato Xi, per il quale “i problemi complessi non hanno soluzioni semplici”. Ma la fine della guerra garantirebbe “la stabilità della produzione globale e delle catene di approvvigionamento”.

E la soluzione si può trovare “se tutti sono guidati dal concetto di sicurezza comune, globale, congiunta e sostenibile, e continuano il dialogo e le consultazioni in modo paritario, prudente e pragmatico”, ha scritto ancora Xi, riepilogando la posizione di Pechino sulla vicenda. Il partenariato economico è una “priorità” per Cina e Russia, ha aggiunto ancora il presidente cinese, assicurando che le parti puntano a “una partnership omnicomprensiva”, efficace in un mondo minacciato da “atti di egemonia, di dispotismo e di bullismo”.

Russia e Cina stanno combattendo “minacce comuni”, ha osservato Putin, mentre il loro rapporto diventa “costantemente più forte” ed è al “livello più alto della loro storia”. La visita di Xi, ha detto, costituisce un “evento storico” che “riafferma la natura speciale del partenariato Russia-Cina”. Il presidente russo descrive quindi Xi un “buon vecchio amico” con il quale “abbiamo raggiunto un livello di fiducia senza precedenti nel nostro dialogo politico, la nostra cooperazione strategica è diventata di natura veramente globale ed è alle porte di una nuova era”.

“Proprio prima dell’inizio della visita di Stato di Xi, Putin ha fatto il suo primo viaggio nella città ucraina occupata di Mariupol, più che simbolica per l’invasione russa, in un altro apparente tentativo di segnalare che ha il sostegno di Pechino”, ha notato con l’ANSA una fonte diplomatica. Tuttavia, piuttosto che spingere Putin a ritirarsi dall’Ucraina, Xi – per alcuni osservatori – userà l’incontro con il presidente russo per sviluppare il partenariato strategico bilaterale. Al fine di rafforzare l’immagine di parte neutrale interessata alla pace, Xi dovrebbe poi parlare in modalità virtuale con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, probabilmente dopo il suo viaggio a Mosca, ha riportato nei giorni scorsi il Wall Street Journal.

In Russia da oggi a mercoledì, il presidente Xi Jinping rafforzerà i suoi rapporti con Putin, partner sempre più dipendente da Pechino ma anche sempre più imprevedibile. “Una missione per la pace”, l’ha presentata venerdì il ministero degli Esteri cinese, collegandola alla guerra di Mosca contro l’Ucraina. Forte dell’inedito terzo mandato consecutivo appena ricevuto alla presidenza della Repubblica popolare dopo l’altrettanta storica terza segreteria di fila del Partito comunista di ottobre, Xi ha deciso di iniziare le visite all’estero del nuovo decennio da Mosca, proprio come fece 10 anni fa una volta conquistato il vertice istituzionale del Paese.

Il suo incontro con Putin sarà il 40/mo di persona, a sottolineare la continua importanza della sua intesa russa anche se il viaggio rischia di mettere a repentaglio altri obiettivi di politica estera, tra cui quelli di evitare che le relazioni della Cina con gli Stati Uniti sfuggano da ogni controllo e di tutelare i rapporti con Bruxelles con cui Pechino sta cercando di far avanzare ulteriormente la cooperazione economica e commerciale. La Cina ha ancora bisogno dell’accesso ai mercati, alla tecnologia e al capitale occidentali per ritornare ad una crescita robusta, la vera fonte di legittimità del Pcc. Il Cremlino, invece, è sempre più dipendente dal Dragone per l’acquisto di petrolio e gas di fronte alle sanzioni occidentali, ma rivendica la sua capacità di manovra.

La Casa Bianca si prepara alla visita in una posizione attendista: “Vedremo cosa emergerà da questo meeting”, afferma il portavoce della Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ma se emergerà la richiesta di una tregua in Ucraina sarà “inaccettabile” perché significherebbe “ratificare le conquiste fatte fino a oggi dalla Russia” e “concedere più tempo a Putin”. Da quando Mosca ha attaccato l’Ucraina oltre un anno fa, Pechino ha evitato qualsiasi condanna mantenendo una posizione ambigua. Qualsiasi presa di distanza significativa da Mosca avrebbe un contraccolpo che la Cina non può permettersi: è possibile che la leadership comunista stia cercando un migliore equilibrio tra il duplice obiettivo di raggiungere la stabilità nelle relazioni con l’Europa e garantire che la Russia non perda la guerra, rimanendo allineata con la Cina, essenziale per i piani di Xi sui nuovi assetti mondiali a danno degli Usa. “Xi si rifiuterà di mettere il suo nome su qualsiasi cosa possa causare un contraccolpo economico all’Occidente”, ha aggiunto la fonte diplomatica. Mentre Hu Xijin, ex direttore del Global Times, tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, ha osservato che “gli Usa forniscono la ragione e l’energia per continuare la guerra ucraina”. Invece, la Cina “fornisce la razionalità e la speranza per porvi fine”, ha scritto Hu su Twitter.

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Cronaca

Finlandese al timone della European Training Foundation, agenzia UE a Torino

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Il Parlamento Europeo ha approvato la nomina della signora Pilvi Torsti a nuova direttrice della European Training Foundation (ETF), agenzia dell’Unione europea con sede a Torino che sostiene lo sviluppo del capitale umano nei paesi vicini all’UE. Torsti è un’esperta di politiche dell’educazione con una vasta esperienza nel settore pubblico, nel mondo accademico e nella società civile; prima della sua nomina, è stata Segretario di Stato in tre ministeri della Finlandia: il Ministero dell’Istruzione e della Cultura (2013-2015), il Ministero del Lavoro e degli Affari Economici e il Ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni (2019-2023). Dal 2017 al 2019, Pilvi Torsti è stata deputata e membro delle Commissioni Istruzione e Futuro del Parlamento finlandese. Ha conseguito un dottorato di ricerca in scienze sociali presso l’Università di Helsinki ed è co-fondatrice dello United World College a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina. Inoltre, ha fondato HEI Schools, una società di formazione di proprietà dell’Università di Helsinki, dove è professore a contratto dal 2012 ed è stata nominata Professore a contratto dell’Anno nel 2020. Ha numerose pubblicazioni in attivo, e più recentemente ha co-curato una serie di articoli su una visione globale dell’educazione. Dal 2013 è membro del programma Eisenhower Fellowship, che le garantisce l’accesso a una rete di esperti globale diversificata ed influente.
 
Il Direttore generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione della Commissione europea, Joost Korte, ha accolto con favore la nomina di Pilvi Torsti, affermando: “La nomina di Pilvi Torsti a nuova direttrice dell’ETF arriva in un anno molto speciale, l’Anno europeo delle competenze. Torsti metterà la sua ricca esperienza a disposizione di questo ruolo importante e sono fiducioso che darà un contributo significativo agli sforzi dell’ETF per migliorare lo sviluppo delle competenze nel vicinato della UE e nel promuovere l’Agenda europea per le competenze.”
 
Commentando il suo nuovo incarico, nomina, Pilvi Torsti ha dichiarato: “Sono onorata ed entusiasta di essere stata nominata nuova direttrice dell’ETF, un luogo che riunisce tutto ciò che ho fatto nella mia vita professionale negli ultimi 25 anni: ricerca, istruzione, costruzione concreta della pace e politiche pubbliche orientate al futuro, incluso lo sviluppo delle competenze. Credo che l’istruzione sia il modo più efficiente per cambiare il mondo a lungo termine. Non vedo l’ora di sostenere i paesi con cui l’ETF collabora nel settore dello sviluppo del capitale umano, che è diventato così essenziale per il futuro dell’Europa e del mondo in generale.” Xavier Matheu, attuale direttore ad interim dell’ETF, si è detto “lieto di presentare a tutti voi Pilvi Torsti, nuova direttrice dell’ETF. Pilvi è una professionista riconosciuta con una vasta esperienza nella riforma della politica dell’istruzione in Finlandia ed è stata attiva nel settore della formazione in Bosnia ed Erzegovina dagli anni ‘90. La sua esperienza nel settore dell’istruzione e nello sviluppo delle competenze a livello globale la rende un’aggiunta unica alla nostra squadra. Lo stile di guida energica ed orientata agli obiettivi di Pilvi guiderà ETF verso il raggiungimento dei propri fini. Diamo il benvenuto a Pilvi come nuova Direttrice e le auguriamo il meglio per il suo nuovo ruolo”.
 
Pilvi Torsti entrerà in servizio il 16 aprile 2023; un’altra autorevole esperta finlandese, Erja Kaikkonen, dirige dal 2021 il Dipartimento Politiche ed Informazione Pubblica dell’Agenzia.  L’European Training Foundation è l’agenzia della UE che sostiene i paesi che circondano l’Unione europea nella riforma dei loro sistemi di istruzione, formazione e mercato del lavoro.Attualmente collabora con 28 Paesi partner, principalmente nel contesto delle politiche di allargamento e di vicinato dell’Unione. Dispone di uno staff di 130 addetti, per un bilancio di circa 20 milioni di euro; la sede è a Villa Gualino, a Torino da quando è diventata operativa nel 1994.



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