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Cronaca

FIRENZE, GRANDI OPERE: 4 ARRESTI TRA CUI L'EX DIRIGENTE DEL MINISTERO ETTORE INCALZA

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Tempo di lettura 2 minuti La corruzione nell'illecita gestione è, secondo la procura fiorentina gestita da Giuseppe Creazzo, un -”articolato sistema corruttivo"

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di Matteo La Stella

Firenze – Si contano 4 arresti ed oltre 50 indagati nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Firenze, volta a tagliare le mani sporche che hanno gestito per anni gli appalti sulle grandi opere italiche. Le manette sono scattate per Ercole Incalza, super-dirigente del ministero dei lavori pubblici (ora consulente esterno), Sandro Pacella suo funzionario, e per gli imprenditori Stefano Perrotti e Francesco Cavallo. Nell'inchiesta figurerebbero anche nomi di politici che, secondo quanto appreso, non sarebbero esponenti di primo piano. I capi d'accusa contestati agli indagati sono di corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altri reati contro l'amministrazione pubblica. Le misure di custodia cautelare, eseguite dai Carabinieri del Ros dalle prime ore della mattina, si sono mosse tra Roma e Milano, coinvolgendo anche altre regioni dello stivale per controlli ad uffici pubblici e società riconducibili agli inquisiti. La corruzione nell'illecita gestione è, secondo la procura fiorentina gestita da Giuseppe Creazzo, un -”articolato sistema corruttivo che coinvolge dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”-.

Ettore Incalza, considerato una figura di primissimo piano all'Interno del Ministero dei Lavori Pubblici, in cui ha militato per 14 anni, attraversando ben 7 legislature dal 2001 ad oggi, sarebbe il reggente del sistema delittuoso, supportato più e più volte dall'imprenditore Stefano Perrotti, a cui spesso e volentieri è stata affidata la gestione di appalti “truccati”,per lavori autostradali o ferroviari, dietro compenso.

Per quanto riguarda gli altri 2, Sandro Pacella è un funzionario del Ministero delle Infrastrutture, stretto collaboratore di Incalza e della sua “dottrina del malaffare”, mentre Francesco Cavallo è presidente del Cda di Centostazioni Spa, gruppo riconducibile a Ferrovie dello Stato. 

La scintilla che ha abbagliato la procura fiorentina, a cui è attribuita la paternità dell'indagine, proviene dagli appalti per l'Alta Velocità del nodo Fiorentino e per il sotto attraversamento della città. Da qui l'inchiesta si è allargata a tutte le maggiori tratte del centro nord Italia, per arrivare agli appalti sulle grandi opere toccate dal sistema, dalla Tav ad alcune opere per l'Expo di Milano.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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