Connect with us

Litorale

Fiumicino, le terme di Matidia date in concessione al Comune e al Parco

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

FIUMICINO – “La firma del Protocollo che ho sottoscritto con il Sindaco Esterino Montino mette a sistema i beni regionali presenti nel Comune di Fiumicino e consente di portare avanti iniziative di valorizzazione congiunta. È un atto di indirizzo importante che, tra gli altri beni, consente di dare in concessione, al Comune e al Parco Archeologico di Ostia Antica, le Terme di Matidia. l’area archeologica appena riqualificata dalla Regione.
Un altro tassello del lavoro che stiamo portando avanti di restituzione ai cittadini del patrimonio storico del Litorale laziale, dopo aver riaperto il Castello di Santa Severa e il relativo polo museale, riattivato il sistema territoriale che comprende lo stesso Castello, il Monumento Naturale Pyrgi e la Riserva Regionale Naturale Macchiatonda, e il recupero della Torre medievale di Palidoro.
L’ambizione è di mettere in rete, anche dal punto di vista della fruibilità tutti questi beni tra di loro perché rappresentano un unicum raro per bellezza e valore storico concentrati nel raggio di pochi chilometri. Intanto ringrazio il Sindaco Montino per la sensibilità e per aver condiviso lo spirito di questo ampio atto di indirizzo” – l’Assessore alla Programmazione economica, Bilancio, Patrimonio e Demanio della Regione Lazio, Alessandra Sartore

L’area termale comprende un frigidarium quadrato con due grandi vasche contrapposte, alimentate originariamente dall’acqua di una noria. Alle vasche, che sono state interessate da risistemazioni nel corso del tempo, si accede tramite tre gradini.

Da qui si passa ad una sorta di atrio interno che conduce agli spazi riscaldati. Gli altri due ambienti termali, il tepidarium e il calidarium sono stati depredati fino al piano delle suspensurae e solamente nelle vasche, una semicircolare e l’altra rettangolare, si riconosce ancora l’impronta del rivestimento marmoreo.

Il percorso frigidarium, tepidarium e calidarium si concludeva nel laconicum, da cui poi si tornava nell’atrio.

Il corridoio di servizio dei praefurnia si sviluppava lungo il fianco occidentale e lungo le vasche con almeno tre bocche ed è stato individuato un ingresso in discesa dal lato del canale dove si conserva in parte la copertura a volta.

Dal calidario provengono, rinvenute frammiste al crollo, tegole con frammenti di mosaico in pasta vitrea con un motivo a fiori e stelle riferibili alla copertura; del tutto scomparso invece è il pavimento. Secondo gli scopritori, questo settore è da ritenere il più antico del complesso e sarebbe dunque il nucleo originario attorno al quale si sono sviluppati in seguito gli altri ambienti.

Il settore settentrionale dell’edificio termale sembra aver subito due diversi incendi che si sono susseguiti a breve distanza di anni, accompagnati da crolli, cui fecero seguito delle modeste risistemazioni d’uso (bagni individuali) e trasformazioni (inserimento di fistule e restringimento di porte).

Il rapido abbandono del complesso sarebbe indiziato dal rinvenimento di una capsa in lamina di ferro chiodata interrata all’esterno delle Terme sotto la quota del pavimento in opus sectile.

Ad oggi, tutti i pavimenti decorati in mosaico ed opus sectile sono ricoperti e non visibili.

Castelli Romani

Asl Roma 6, dipendenze da gioco d’azzardo: nuove sinergie sul territorio per contrastare un fenomeno ancora sommerso

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

Si fa ancora più intenso l’impegno delle Unità Operative Complesse (UOC) Dipendenze Patologiche della Asl Roma 6 nel progetto della Regione Lazio “Gioco d’Azzardo, Gioco Bugiardo” per il contrasto a quella che ormai è diventata una patologia che ha in comune con la dipendenza da sostanze, il comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti.

Durante una giornata di approfondimento, lo scorso 13 settembre presso la sala Viola dell’Ospedale dei Castelli, si sono messe a punto nuove sinergie per proseguire in maniera sempre più efficace l’attività della rete, l’elaborazione di progetti individualizzati in equipe multidisciplinari e la condivisione di linee di azione.

A questo momento seguirà un futuro appuntamento rivolto ai Comuni che rientrano nel territorio Asl Roma 6 e che possono contribuire a rinforzare la rete di contrasto.

Il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 Dott. Francesco Marchitelli segue da vicino queste iniziative: “Mi complimento con quella che definisco la “comunità della Asl Roma 6″ impegnata quotidianamente per sostenere le persone e promuovere il benessere della collettività. Questo ulteriore momento di approfondimento è la dimostrazione di quanto intendiamo essere sempre più vicini al territorio”.

L’analisi complessiva del fenomeno “Gioco d’Azzardo Patologico” a livello territoriale consente di ritenere che il consumo di sostanze psicotrope e le dipendenze comportamentali (gioco d’azzardo, internet, videogiochi, shopping compulsivo, ecc.), nella popolazione residente, rappresentino un fenomeno significativo ma ancora per gran parte sommerso. Per questo motivo si ritiene di fondamentale importanza parlarne.

Il focus è servito anche a rinnovare quelli che sono obbiettivi di fondamentale importanza. Tutti d’accordo sul proseguo di un cammino volto a promuovere attività di aggancio e presa in carico di persone con comportamenti di dipendenza dal gioco e delle loro famiglie, integrando e supportando i servizi socio-sanitari del territorio. E poi ancora attivare l’implementazione di gruppi di Auto-Mutuo-Aiuto e di un’Unità di strada per la prevenzione e il contrasto. Continuare a promuovere una campagna di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza per fornire informazioni sui servizi offerti dal pubblico e dal privato per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di gioco d’azzardo patologico.

L’incontro dello scorso 13 settembre è stato dunque molto proficuo grazie alla condivisione di esperienze pratiche e sono state individuate ulteriori azioni  da realizzare per ogni territorio dii competenza di ogni specifico Servizio per le Dipendenze (SER.D.).

“L’opportunità di trovarsi insieme – ha detto, tra l’altro il Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dottoressa Simonetta della Della Scala – ha favorito l’incontro fra equipe multidisciplinari di servizi diversi e con quelle appartenenti agli Enti del Terzo Settore coinvolti. L’analisi delle criticità emerse ha fatto scaturire ulteriori proposte di collaborazione ed il bisogno di allargare l’evento in un’ottica d’integrazione sociosanitaria visti i progetti attivi sullo stesso argomento in più Distretti Socio-Sanitari della ASL in previsione di un incontro rivolto anche ai Comuni”. 

Di rilievo tutti gli interventi degli esperti per capire come si agisce per contrastare il disturbo da Gioco d’azzardo a partire dal Direttore sost. f.f. UOC Dipendenze Patologiche Dott.ssa Simonetta della Della Scala proseguendo con l’intervento della Dott.ssa Paola Capoleva Direttore f.f. UOC Integrazione sociosanitaria e Welfare di Comunità. Si è proseguito con altri contributi di medici, specialisti e associazioni del Terzo settore impegnate nel progetto.

Rimangono dunque puntati i riflettori sulla dipendenza da gioco d’azzardo, una dipendenza patologica “sine substantia”. In ambito clinico infatti è dimostrata in letteratura la comorbilità con altre patologie quali la depressione, l’ipomania, il disturbo bipolare, l’impulsività, l’abuso di sostanze, disturbi di personalità (antisociale, narcisistico, istrionico, borderline), il deficit dell’attenzione con iperattività, il disturbo da attacchi di panico con o senza agorafobia e altri disturbi fisici associati allo stress (ulcera peptica, ipertensione arteriosa, etc). Per questo l’importanza di fare rete.



 
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Litorale

Pomezia, sfonda il vetro per rubare un auto in sosta

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

POMEZIA – Si comunica, nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) ed al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 34enne albanese gravemente indiziato del reato di tentato furto aggravato.

Più in dettaglio, nel corso di servizio perlustrativo svolto nel centro abitato di Pomezia per la prevenzione dei furti in abitazione e su autovettura, un equipaggio dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, transitando in via Roma, ha notato un individuo che armeggiava all’interno di un veicolo in sosta.

Immediatamente bloccato, l’uomo, che poco prima aveva infranto il deflettore posteriore del mezzo, è stato anche trovato in possesso di un attrezzo artigianale atto a sfondare vetri e forzare porte.

È stato quindi tradotto per la celebrazione del rito direttissimo dinanzi al Tribunale di Velletri che ha convalidato l’arresto ed ha applicato all’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione in caserma.

Continua a leggere

Litorale

Ostia, contrasto al degrado sul litorale romano

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print


OSTIA – Ieri sera, i Carabinieri della Compagnia di Ostia hanno eseguito una serie di controlli mirati al contrasto di ogni forma di illegalità e degrado sul litorale romano.
Ad esito delle attività, quattro persone sono state arrestate e altre cinque denunciate a piede libero. Sanzionati anche i titolari di tre attività commerciali, con la collaborazione del Nas Carabinieri di Roma. In manette è finito un 46enne romano, già sottoposto agli arresti domiciliari, perché colpito da un’ordinanza di aggravamento della misura in atto con quella della custodia cautelare in carcere, emessa il 30 agosto scorso dal Tribunale Ordinario di Roma. Il provvedimento è la conseguenza di un controllo eseguito dagli stessi Carabinieri presso la sua abitazione, nel corso del quale lo avevano sorpreso in possesso di 4,5 g di hashish ed è stato tradotto presso il carcere di Regina Coeli.
Arrestati anche un 23enne, cittadino romeno e una 52enne romana che, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, sono stati trovati in possesso di 3 g di cocaina e 855 euro occultati nella loro autovettura. La successiva perquisizione nella loro abitazione ha permesso ai Carabinieri di rinvenire alcune dosi di marijuana e 25 g di ecstasy, bilancini di precisione, materiale per il taglio e il confezionamento in dosi.
I Carabinieri hanno infine arrestato un 28enne romano trovato in possesso di 6 g di cocaina e 1.330 euro.
Altre tre persone sono state denunciate a piede libero perché trovate in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti, tra cocaina, crack e hashish.
Un 71enne e un 34enne, padre e figlio, titolari di un’impresa edile, sono stati denunciati dai Carabinieri di Ostia perché ritenuti responsabili del reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I militari hanno infatti accertato che un’area adiacente alla loro abitazione, in zona Casal Bernocchi, adibita a stoccaggio di materiale edile, avevano realizzato un deposito di rifiuti speciali, con materiali di risulta ed altro, provenienti da opere murarie, in assenza delle previste autorizzazioni. L’area interessata, di circa 100 mq. è stata sequestrata.
I Carabinieri della Compagnia di Ostia, inoltre, unitamente ai colleghi del NAS di Roma hanno eseguito una serie di verifiche presso i locali e le attività commerciali del litorale. Sanzionati, per un totale di 11.000 euro, il titolare di un minimarket e il titolare di un forno per mancanza di igiene e mancanza delle applicazioni delle procedure HACCP e il titolare di un minimarket per la mancata applicazione della normativa sulle buste con il sequestro di 15 kg di buste di plastica non conformi.
050923
 
 

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti