Fondi, Itri, Campodimele, Lenola, Pontecorvo e Pico: è qui che si studia il lupo

Mappare le presenze, intercettare gli spostamenti e soprattutto studiare la territorialità.  Il Lupo al centro di un’importante ricerca nel territorio del Parco dei Monti Aurunci, nelle province di Latina e Frosinone e più precisamente nei territori di Fondi, Itri, Campodimele, Lenola, Pontecorvo e Pico. A promuovere lo studio è stato proprio il Parco dei Monti Aurunci. Il Presidente del Parco Marco Delle Cese ha sottoscritto due importanti convenzioni, a titolo gratuito, con l’associazione Wolf Aurunci e con l’associazione Ambiente Natura e Vita. Una ricerca che arriva alla vigilia del Piano Nazionale di Monitoraggio del Lupo che sarà avviato dall’Ispra e presentato a dicembre scorso. 
Il progetto, che sarà attivo per i prossimi 3 anni, rientra nelle finalità istituzionali dell’Ente rivolte alla conservazione e alla valorizzazione del suo patrimonio culturale. Il parco dei Monti Aurunci, infatti, sin dalla sua istituzione e dopo il recupero naturale della specie (scomparsa dalla catena degli Aurunci agli inizi del 1900 e riapparsa negli anni 70), ha avviato una serie di progetti e ricerche volti a migliorare la conoscenza del patrimonio naturalistico presente del comprensorio con l’obiettivo di calibrare in maniera adeguata le conseguenti azioni e strategie di conservazione. 
Lo studio avverrà con l’installazione di foto trappole e con l’individuazione dei branchi attraverso la tecnica dell’ululato indotto (wolf howling) preregistrato tramite strumentazione oppure a voce. Uno studio di fatto già partito e favorito, in questo periodo invernale, dalla neve che permette di isolare le piste lasciate dai lupi lungo i tragitti nel territorio del Parco. “Si tratta – ha spiegato il presidente del Parco Marco Delle Cese – di un passo fondamentale per il rilancio del patrimonio naturalistico. Avere informazioni di dettaglio sulle specie che vivono nel Parco è la missione principale dell’Ente, per questo abbiamo avviato le collaborazioni con le associazioni del territorio che ringrazio”.
“Un’attività di ricerca sulla biodiversità, con il monitoraggio e l’osservazione dei Lupi – ha aggiunto il direttore del Parco Giorgio De Marchis –  nella quale saranno impegnati i tecnici del Parco e i volontari delle associazioni.  Lo studio assume particolare importanza ed è propedeutico al piano nazionale di Monitoraggio del Lupo che sarà redatto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale su incarico del Ministero dell’Ambiente”.

Foto di Marcello De Meo