Fondi, NAS. Conclusa l’operazione “Compressa Express”: in manette 7 persone

LATINA – Arrestate 7 persone per ricettazione e falso in certificazioni mediche, truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale e detenzione illecita e spaccio di farmaci ad azione stupefacente.
Oggi all’alba i militari hanno eseguito, su disposizione del GIP del Tribunale di Latina dott. Giuseppe Cario, 4 Ordinanze di custodia cautelare in carcere e 3 agli arresti domiciliari concludendo una indagine condotta dal NAS Carabinieri di Latina, coadiuvato nella fase esecutiva da personale della specialità, da militari del Comando Provinciale di Frosinone, Latina e Terni.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata ”COMPRESSA EXPRESS’, è stata avviata dal NAS Carabinieri di Latina nel 2019 sotto il coordinamento del Procuratore aggiunto dott. Carlo Lasperanza e sostituto Procuratore dott.ssa Valentina Giammaria.

L’indagine ha preso le mosse da alcune verifiche sulla corretta dispensazione di medicinali presso varie farmacie pontine, che hanno evidenziato un eccessivo e immotivato volume di prescrizioni di un farmaco oppioide semisintetico, il cui principio attivo stupefacente è denominato “Ossicodone”, caratterizzato da una molecola strutturalmente correlata a morfina e codeina.

Gli approfondimenti conseguentemente svolti, tutti compiuti attraverso un’intensa attività investigativa (che ha trovato il proprio punto di forza nei tradizionali metodi: ricognizioni fotogrqfìche, servizi di osservazione e pedinamento; acquisizioni documentali), hanno permesso di chiarire assetti, gerarchie, affari e modus operandi dei soggetti destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, tutti residenti nel comune di Fondi e gravati da precedenti penali specifici.

Il contesto investigativo ha consentito di censire 340 distinti episodi nei quali i 7 arrestati si erano recati presso le farmacie delle province di Latina e di Roma per effettuare la spendita di ricette mediche, falsificate nel contenuto, poi risultate provento di pregressi furti perpetrati ai danni di aziende ospedaliere, studi medici e di medicina generale.

La falsità materiale delle ricette, compilate e firmate dai medesimi indagati, risultava facilitata dall’apposizione dei timbri sottratti in precedenza agli ignari medici.

Gli indagati, attraverso il surrettizio procacciamento dei farmaci a base stupefacente, inducevano anche in errore l’A.S.L. di Latina che, di conseguenza, corrispondeva alle farmacie, quale corrispettivo per il rimborso delle ricette, circa 20.000 euro di denaro pubblico.

La minuziosa ricostruzione della dinamica delittuosa, avvenuta attraverso il tracciamento di ogni singola ricetta rimborsata, ha consentito di ricostruire come tale attività illecita abbia procurato agli indagati circa 12.000 compresse di principio attivo stupefacente a base di “Ossicodone” che, se rivendute nella “piaz:a di spaccio parallela”, ad un prezzo di circa l 0,00 euro l’una, avrebbero fruttato un ricavo complessivo di circa 120mila euro.

Con l’esecuzione delle 7 ordinanze di custodia cautelare, avvenuta alle prime luci dell’alba, è stata interrotta l’attività delittuosa posta in essere dal dicembre deli’anno 2018 ad oggi.