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Latina

FONDI, NASCE LA MENSA SOCIALE PER I NUOVI POVERI

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Tempo di lettura 2 minuti Il progetto prevede anche un modulo abitativo che comprende l’arredo e servizi igienici con doccia, e la destinazione di pasti pronti presso l’abitazione di 20 persone seguite dai Servizi Sociali.

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Redazione

Fondi (LT) – L’Associazione “La Ginestra” non è nuova a belle ed importanti sorprese nel campo del sociale. Evidentemente con la primavera non fiorisce soltanto la natura, ma anche il cuore di chi crede che fare del bene sia una priorità della vita. Nel Comune di Fondi sarà inaugurata il prossimo 30 Maggio alle ore 19.30 la mensa sociale per i “nuovi poveri”. Una terminologia che negli ultimi tempi ricorre spesso in riferimento a tutte quelle persone vittime di un sistema di esclusione sociale che non investe solamente il loro status economico, bensì la loro persona nella totalità.

La sede è in via Enrico Fermi n.5 ed è abilitata a centro di cottura con annesso locale mensa per la distribuzione dei pasti agli ospiti, il cui accesso è stabilito dal servizio socio-assistenziale con specifica segnalazione. Il modulo dedicato ha una superficie di 150 mq e può ospitare fino a 20 persone. Il progetto prevede anche un modulo abitativo che comprende l’arredo e servizi igienici con doccia, e la destinazione di pasti pronti presso l’abitazione di 20 persone seguite dai Servizi Sociali. Nell’occasione dell’inaugurazione ci sarà anche un ricco buffet con prodotti tipici che anticipano anche i sapori della cucina che non devono mancare in una mensa sociale.

«Il nostro obiettivo – spiega Luca Macaro, presidente de “La Ginestra” – non è solo quello di fornire un pasto pronto a chi non può disporne, ma soprattutto quello di creare un momento di socialità durante il pranzo. Non a caso il nostro slogan recita: “"Love your neighbor as yourself"”, ama il prossimo come te stesso: un concetto umano, prima che cristiano. Vogliamo fornire un modello diverso di sviluppo del settore sociale, tra i più penalizzati nella pubblica amministrazione. Basti pensare che a noi un pasto costa 2,50€, quattro volte meno di quello che si spenderebbe in strutture pubbliche. E poi non sono solo – conclude Macaro – perché in questa avventura mi stanno fornendo un grande aiuto i ragazzi dell’associazione di promozione sociale “Movimento Giovani con Futuro”: una squadra di giovani che lavora per il proprio futuro».

L’Associazione “La Ginestra” opera già da 5 anni nel territorio fornendo servizio di prima accoglienza e anche distribuzione di pasti. Ha ospitato ben 40 richiedenti asilo politico nel progetto ministeriale E. N. A., una esperienza che in qualche modo ha cambiato la vita di chi ha operato al servizio dei più deboli e indifesi. Insomma, un vanto per la città di Fondi, anzi per l’intera Regione Lazio, essendo “La Ginestra” una delle poche associazioni che proprio in questi giorni è stata inserita nella lista dell’Agenzia delle Entrate per poter ottenere il 5×1000 dalle dichiarazioni dei redditi. 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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