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Football Club Frascati, finale di stagione col botto: venerdì tris di amichevoli con la Roma allo stadio “Ott o Settembre”

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Frascati (Rm) – E’ stata una stagione complicata per il calcio dilettantistico, ma il Football Club Frascati vuole comunque regalare il meglio ai suoi piccoli calciatori e ha preparato un finale col botto. Dopo l’incrocio di sabato scorso dei Pulcini 2011 di Michel Fabiani ed Emanuele Giorgilli con la Lazio, venerdì c’è un altro (triplo) appuntamento di lusso per le formazioni della Scuola calcio tuscolana. Proprio il giorno prima della chiusura stagionale del settore di base, infatti, l’As Roma manderà tre suoi gruppi allo stadio “Otto Settembre” di Frascati per altrettanti amichevoli coi gruppi del Football Club Frascati. Si partirà alle 16,30 col confronto coi 2009 di mister Federico Rumbo che giocheranno nove contro nove. Alle 17,45, invece, sarà la volta dei 2010 frascatani di mister Marco Martini, Cristiano Tonicello e Marco Salvatore e ancora dei 2011 di Michel Fabiani ed Emanuele Giorgilli che giocheranno sette contro sette contro i rispettivi avversari giallorossi. “Un test che ha sempre grande fascino e che regalerà tanti stimoli ai nostri ragazzi – dice il responsabile del settore Scuola calcio frascatano Lorenzo Marcelli – Ringraziamo l’As Roma che è sempre molto disponibile nei nostri confronti e nel concretizzare forme di collaborazione di questo genere. La stagione 2020-21, che è stata molto complicata, sta volgendo al termine, ma abbiamo ancora in serbo qualche altra chicca da regalare ai nostri ragazzi. Nei prossimi giorni, poi, comunicheremo la data e le modalità della festa di chiusura della nostra Scuola calcio”. Intanto, il giorno dopo il triplice incrocio con le formazioni della As Roma, il Football Club Frascati sarà impegnato nell’evento “Sport e salute”, un evento di prevenzione e benessere organizzato in condivisione con altre società sportive tuscolane così come già accaduto nelle settimane precedenti. Si parte alle 9 (sempre presso lo stadio “Otto Settembre”) e si chiuderà attorno alle 13: ci saranno stand per effettuare test medicali sia per piccoli atleti che per le loro famiglie e il Football Club Frascati curerà la parte calcistica per i ragazzi che interverranno, mentre la 3M Training Lab si occuperà della parte di valutazione posturale e di allenamento per i più grandi. E poi è in corso la prima settimana del centro estivo del club tuscolano che è sempre estremamente apprezzato e che accompagnerà tutti i partecipanti fino alla prima settimana di agosto.

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Come è andato il girone di andata della stagione 2023/2024?

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Dopo diciannove partite è finalmente terminato il girone d’andata della stagione calcistica 2023 2024, permettendo agli appassionati di numeri e di calcio di analizzare in maniera concreta se ci sono dei trend statistici che vale la pena considerare.

Avere quasi una ventina di partite sulla quale iniziare a pontificare implica di poter capire quali saranno gli avvenimenti più interessanti di quello che resta del calcio Italiano in questo anno, con alcune certezze e altrettanti dubbi.

Bando alle ciance: cominciamo.

L’Inter sta dominando il campionato

Mettiamola così: con le statistiche in mano è difficile non dare all’Inter il merito di star dominando in maniera anche piuttosto plateale il campionato. I nerazzurri, infatti, hanno il miglior attacco e la miglior difesa del campionato, con una differenza reti imponente.

Nonostante non si possa parlare di dominio totale su ogni indicatore statistico (non ha i tiri del Napoli o le occasioni da calcio piazzato della Juventus, rispettivamente terza e seconda in classifica), l’Inter sta già portando a casa dei risultati che hanno il sapore della storia.

Gli appassionati di scommesse sportive che giocano su Betfair da un po’ magari se lo ricordano pure ma i Nerazzurri sono riusciti a segnare più di 50 punti dopo le prime 20 gare stagionali, un risultato che non si vedeva dal 2006/2007.

Il fondo della classifica che dice?

Altro argomento su cui è impossibile soprassedere è il fondo della classifica con Verona, Empoli e Salernitana a raschiare il fondo del barile ma con lì vicino altre squadre come Genoa, Lecce, Sassuolo, Frosinone, Udinese e Cagliari che lottano per non rischiare ancor di più.

Da un punto di vista statistico, infatti, anche il Genoa non può dirsi del tutto tranquillo a causa di una netta sproporzione nella qualità del suo gioco, con una fase difensiva da terza in classifica e una fase offensiva da ultimi della classe invece. Più probabilmente la squadra la squadra che meglio riuscirà a combattere per la sopravvivenza è il Cagliari, che secondo le statistiche degli esperti, ha prestazioni simili a squadre ben più in alto di loro in classifica.

Inutile dire che però, come chiunque si intenda di scommesse serie a sa benissimo, è impossibile fare questo genere di conti senza prendere in esame la “motivazione” di una squadra. Gli eventi che ci trasporteremo verso la fine del campionato in tal senso saranno emblematici perché daranno lo slancio o il peso per sopravvivere o per retrocedere una volta per tutte.

Chi sono state le sorprese della prima metà stagione?

Per capire quali sono le squadre che hanno meglio performato durante la prima metà di questa stagione calcistica è facile: basta guardare chi arriverà quasi a qualificarsi come partecipante per la Champions League.

Nello specifico squadre come Fiorentina e Bologna rientrano perfettamente all’interno della definizione di “sorpresa”, con meriti sul campo notevolissimi e la capacità di sorprendere chiunque nonostante uno storico non di certo esaltante.

Entrambe le squadre si fanno notare per una rinnovata capacità offensiva, che spesso concretizza azioni efficaci all’interno di contesti difensivi complessi. Il Bologna di Thiago Motta, ad esempio, in questa prima metà stagione ha mostrato una rinnovata capacità di smontare la difesa avversaria a suon di tattiche individuali dei giocatori mentre la Fiorentina non fa altro che mostrare continuamente i denti durante le partite, mettendo notevole pressione agli avversari.

A voler davvero incoronare qualcuno come squadra più sorprendente le uniche due davvero in lizza sarebbero queste.

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La storia di Carlo Mazzone fra Totti, Baggio, Carboni, la corsa sotto la curva e il record di panchine in Serie A

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Il 19 agosto 2023 è venuto a mancare Carlo Mazzone, conosciuto per essere l’allenatore con più presenze in Serie A e anche uno dei più vincenti a livello statistico. Le squadre allenate da Sor Carletto hanno sempre dominato le quote delle scommesse sportive, infatti, nelle statistiche complessive questo allenatore ha vinto più partite, rispetto alle sconfitte. Il mister romano era un vulcano di emozioni e ha saputo lanciare e rilanciare parecchi campioni, molti dei quali entrati nella storia del calcio italiano, come Totti, Pirlo ma anche Baggio e Pep Guardiola.

Le statistiche di Mazzone e il suo palmares: 1278 panchine totali

Nei rispettivi campionati Carlo Mazzone ha allenato in 1084 partite ottenendo 364 vittorie, 385 pareggi e 335 sconfitte, per questo ancora oggi è considerato uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano. In totale le sue panchine comprese le coppe e gli altri tornei arrivano a 1278, per un totale di 453 vittorie, 390 pareggi e 435 sconfitte.

Attualmente è l’allenatore con più presenze in Serie A: 792 più 5 spareggi. Ha allenato l’Ascoli, la Fiorentina, il Catanzaro, il Cagliari, la Roma, il Napoli, il Bologna, il Perugia, il Brescia e il Livorno. Nel 2002 gli è stato conferito il premio Panchina d’oro alla carriera, nel 1998 ha vinto la Coppa Intertoto con il Bologna.

Con il Cagliari chiuse la stagione 1992 – 1993 al sesto posto portando i Casteddu in Coppa UEFA con 14 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte.

Come un padre: il docufilm su Mazzone

In questa pellicola è raccontata tutta la storia di Sor Magara: dall’esordio con la Roma nel 1961 all’insaputa del padre, fino all’ultima panchina con il Livorno.

I protagonisti che raccontano le gesta e soprattutto le parole di questo grande allenatore sono Beppe Signori, Materazzi, Baggio, Hubner, Pep Guardiola, Francesco Totti, Andrea Pirlo e tantissimi altri.

Le frasi leggendarie e la personalità di Carlo Mazzone

Gli episodi entrati nel mito del calcio di cui Mazzone è stato protagonista sono tanti, il più eclatante è sicuramente la corsa sotto la curva Bergamasca sul 3 – 3 di Brescia – Atalanta, nel lontano 30 settembre 2001.

Il Brescia va in vantaggio e poi subisce tre gol e l’Atalanta conduce per 1 – 3, i tifosi della Dea prendono di mira Mazzone, cantando cori per nulla eleganti sulla madre scomparsa. Quando Baggio segna il 2 – 3 Carletto guarda negli occhi la tifoseria della Dea e promette con il suo accento romano: se famo er 3 – 3 vengo sotto a curva.

Il resto è storia e le immagini parlano da sole, Mazzone prese cinque giornate di squalifica ma è entrato di diritto nella storia del calcio con quella corsa, diventando il paladino del calcio popolare, il più bello ed entusiasmante.

Oltre ad aver reinventato Pirlo spostandolo da trequartista a regista, Sor Carletto ha fatto rinascere Baggio nel suo Brescia, ha lanciato Luca Toni, Materazzi e persino Francesco Totti. A proposito del Pupone, Mazzone è stato fondamentale perché gli ha insegnato l’importanza della statistica: a Francé tu c’hai i piedi buoni, tira sempre che tanto su 10 tiri un gol lo fai.

Un altro episodio che entrato non solo nella storia del calcio moderno ma anche nell’immaginario collettivo attraverso i meme, è lo scambio di battute con Amedeo Carboni nella Roma, stagione 1994 – 1995.

Il mister richiamò l’attenzione di Amedeo Carboni, chiedendo “Amedeo, quante partite hai fatto in Serie A?”, tutto durante una gara di campionato. Il difensore Giallorosso rispose pronto: 350 gare mister.

Mazzone continuò la scenetta teatrale: e quanti gol hai segnato? Carboni rispose: 4.

A questo punto il mister concluse esclamando e allora vorrei proprio sapere ’ndo ***** vai!? Torna subito in difesa!

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Calcio, da Krstovic a Thuram: i migliori 5 nuovi talenti della Serie A

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Un calciomercato italiano così attivo e affascinante non si vedeva da anni. Sono arrivati infatti in Serie A talenti ambiti dai migliori campionati del mondo come la Premier e la Liga. E invece giovani e meno giovani talenti del calcio mondiale hanno scelto il massimo campionato italiano per emergere e farsi notare dal calcio mondiale, mettendosi alla prova in un torneo che sicuramente ha perso i fasti di un tempo ma dall’altra parte resta di difficile interpretazione per un calciatore straniero, molto fisico ma anche estremamente tattico. E così la Serie A 2023-2024 riacquisisce fascino e interesse grazie ai tanti nomi caldi che hanno alzato il livello tecnico del torneo.

Christian Pulisic

Tra le operazioni di mercato più interessanti della Serie A 2023/2024 c’è sicuramente quella relativa al neo acquisto del Milan, Christian Pulisic. Da sempre considerato uno dei grandi talenti del calcio Pulisic fa della sua versatilità l’arma migliore, in grado di giocare sia come ala che come trequartista. Rapido, veloce e tecnico, cerca sempre l’uno contro uno e il dribbling. In attacco si rende utilissimo grazie anche a un’ottima visione di gioco e alla capacità di innescare i compagni in area, mentre in fase difensiva non lesina energie e forze, rientrando con grande veemenza sugli attaccanti avversari e dando una enorme mano ai difensori suoi compagni di squadra, creando così maggiore densità in mezzo al campo per dare meno spunti agli avversari. Quello che gli è sempre mancata è stata la continuità di rendimento, cosa che gli ha un po’ frenato la carriera ma al Milan cerca riscatto e la possibilità di dimostrare di essere un calciatore fondamentale.

Marcus Thuram

Figlio d’arte ma non per questo raccomandato. Anzi. Thuram è uno dei talenti migliori della sua generazione. Prelevato dal Borussia M’gladbach la punta francese sta dimostrando di calarsi benissimo nel campionato italiano, divenendo il talento di un’Inter che oggi più che mai pronostici e quote sulla vittoria finale in Serie A indicano come grande favorita per la vittoria finale dello Scudetto. In qualche modo non sta facendo rimpiangere Lukaku, sebbene con caratteristiche diverse si sta imponendo sui campi italiani come perfetta spalla di Lautaro Martinez, per gioco e marcature.

Timothy Weah

Da un figlio d’arte all’altro. Timothy Weah era arrivato alla Juve per sostituire Cuadrado sulla catena di destra ma il figlio del pallone d’oro liberiano ha perso la titolarità in questo inizio di campionato. Qualche difficoltà di adattamento e le scelte improvvise di Allegri ne hanno minato l’impiego dal primo minuto. Ma Weah è un talento puro e avrà solo bisogno di adattarsi meglio, trovando minutaggio, convinzione e capendo come districarsi nel complicato campionato italiano.

Nikola Krstovic

Un avvio migliore non poteva esserci per il Lecce. Nelle prime giornate di campionato i giallorossi si sono ritrovati a ridosso delle prime posizioni in classifica conquistando anche uno storico, seppur temporaneo, secondo posto. E questo per merito anche di Nikola Krstovic, attaccante montenegrino classe 2000. Un giocatore che fa dei colpi di testa e della capacità di usare entrambi i piedi con naturalezza i suoi punti di forza. Rapido, mobile e disposto al sacrificio Krstovic si è rivelato una vera e propria sorpresa per il calcio italiano mettendo a segno nelle prime sei giornate già tre gol. Un grande acquisto per i pugliesi, un giocatore da tenere d’occhio per il futuro delle big.

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