FORMIA – CASO VALERIO E ACERBARA, BARTOLOMEO: “VI MOSTRO LE CARTE, SVENTATO UNO SCEMPIO”

Redazione

Formia (LT) – Caso Valerio, piano regolatore, questione Acerbara, discarica di Penitro. Tutti argomenti delicati quelli trattati dal sindaco Sandro Bartolomeo nella conferenza stampa che si è tenuta ieri presso la sala Sicurezza alla presenza della giunta e di molti consiglieri di maggioranza.
“Si sono dette tante cose – ha dichiarato il primo cittadino riferendosi alla vicenda del consigliere Giovanni Valerio -.

Non capisco quale sarebbe stato il mio interesse a chiedergli di uscire dalla maggioranza dal momento che con lui non avevo mai avuto problemi di alcun genere. Cosa è successo? Ho raccolto alcune voci circa il suo coinvolgimento nella tutela legale di alcuni esponenti di una nota famiglia legata alla criminalità organizzata campana. Gli ho chiesto se fosse vero e lui ha risposto di sì. Ho ritenuto non fosse compatibile con i principi etici della Carta di Pisa da noi tutti sottoscritta. Gli ho chiesto inoltre se negli ultimi anni avesse acquistato terreni presso l’Acerbara. Me lo ha confermato. Sono andato a controllare le particelle ed effettivamente il suo nome risultava.

La precedente amministrazione – ha spiegato Bartolomeo – su quell’area agricola aveva previsto imponenti indici edifcatori”. Si ferma, tira fuori le tavole che graficizzano tali previsioni. “Guardate qui – fa rivolto alla stampa -. Volevano costruire non solo all’Acerbara: su via Peschiera, via Rotabile, da Maranola a Castellonorato, a Mergataro, Mamurrano, Santa Maria la Noce. Se non avessi vinto le elezioni avrebbero massacrato questo territorio. Ho affrontato la questione con l’architetto Purini e tutte queste aree sono scomparse dalla nuova proposta di piano regolatore che entro gennaio contiamo di portare in consiglio. Perché ho confermato il progettista? Perché è stato ampiamente pagato ed ho rispetto per il denaro dei contribuenti. Ho ritenuto che da parte sua non ci fossero responsabilità dal momento che ha semplicemente graficizzato le linee proposte dall’allora maggioranza e da quell’Udc che oggi tanto si risente per le mie parole. Un dato è certo: avremo un piano regolatore che rispetta la città e arricchisce i servizi, non uno che uccide il territorio. Mi sono stancato di subire continui attacchi promossi proprio dagli autori di questo scempio. Consegnerò la documentazione alla Procura di Cassino. Chiederò di verificare se ci sono state compravendite di terreni, passaggi di proprietà ed altri movimenti strani”. Quanto ai sospetti dell’opposizione. “Valerio – ricorda – non è stato decisivo per la mia elezione. Anche senza i suoi voti sarei andato comunque al ballottaggio dove, si sa, il voto va direttamente al sindaco e non ai consiglieri. In ogni caso, ho perso le precedenti elezioni con uno scarto inferiore e sapete tutti quali personaggi ingombranti militassero tra le fila di quella maggioranza”.

In merito alla notizia diramata da alcuni organi di stampa sulla presunta inchiesta che lo vedrebbe indagato per concussione, Bartolomeo taglia corto: “Ho chiesto lumi ai Carabinieri, m’è stato risposto che a mio carico c’è solo un esposto e che quindi, allo stato, non sono indagato di nulla. Insomma, è solo una delle tante informazioni calunniose che si stanno diffondendo con l’unico obiettivo di spargere fango tanto sulla mia persona quanto sull’amministrazione che ho l’onore di guidare. Se riguardo queste tavole – commenta guardando i grafici della variante al prg targata giunta Forte – capisco il perché di tutto questo”.
L’esposto presentato ai Carabinieri è accompagnato da file audio registrati nel corso degli incontri con Valerio. “Questo mi addolora – commenta il sindaco – fare cose del genere durante incontri alla presenza di persone cui entrambi siamo molto legati… Non temo nulla, comunque. A Valerio ho detto le stesse cose che riferisco qui. L’ho minacciato di spaccargli la testa? Certo – ironizza il primo cittadino -, Valerio ha avuto paura, tutti sanno che sono un uomo pericoloso e violento… Immaginate voi a chi possa fare del male…”
C’è poi chi ha parlato di dimissioni e commissariamenti. “Mi rendo conto che sia l’aspirazione di molti ma posso garantirvi che qui non cade nessuno. Siamo in ottima salute ed anzi, da questa vicenda, usciremo ancora più forti”.
Breve il riferimento alle dichiarazioni di Schiavone circa le presunte “amicizie pericolose” che l’ex sindaco Forte avrebbe avuto con Bardellino. “Se fosse stato detto di me la decima parte di quanto riferito sul mio predecessore, sarebbero venuti in Comune a buttarmi dalla finestra. L’Udc invece ha totalmente occultato la cosa, come se non fosse accaduta. Quanto a noi, nessuno ha speculato. Si tratta di una vicenda delicata. E’ giusto che la magistratura indaghi senza interferenze”.
In apertura di conferenza stampa, l’assessore Claudio Marciano aveva invece relazionato sull’assemblea pubblica andata in scena ieri sera e incentrata sulla vicenda discarica. Marciano, nel sottolineare la grande partecipazione della comunità di Penitro, ha ribadito la volontà dell’amministrazione di fare piena chiarezza e di garantire un assiduo monitoraggio di acque e terreni. “Non ci sono teoremi da confermare – ha spiegato -, né in un senso, né nell’altro. Ma non abbiamo alcuna intenzione di farci massacrare da montagne di calunnie. Alle polemiche strumentali rispondiamo con la trasparenza”.