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Latina

FORMIA (LT), BALLOTTAGGIO CENTROSINISTRA: L'INTERVISTA A ERMINIA CICIONE E MARIA RITA MANZO

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Tempo di lettura 3 minuti Sono state sconfitte al primo turno, ma non sembrano del tutto uscite di scena.

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Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Sono state sconfitte al primo turno, ma non sembrano del tutto uscite di scena. Erminia Cicione e Maria Rita Manzo parlano a L’osservatore laziale e lanciano messaggi non solo al proprio elettorato. Le abbiamo contattate per cercare di capire il loro orientamento, ma soprattutto che cosa accadrà dopo il ballottaggio di domenica tra Bartolomeo e Schiano. Ecco cosa ci hanno detto in quest’intervista doppia.

È vero che avete avuto contatti con i due candidati rimasti in corsa?
Cicione: “I contatti ovviamente ce li ho con tutti. Siamo persone che hanno fatto un percorso insieme. I voti non sono miei, ma dei cittadini che, al secondo turno, si riapproprieranno della loro libertà di decidere. Certo il divario con Bartolomeo non lascia molte possibilità a Schiano. Però io dico che per Schiano è giusto provarci con un progetto non suo, ma di molti cittadini. Non do comunque indicazioni di voto: ho fatto una battaglia di cambiamento perché, con la mia esperienza, l’ho ritenuta utile. Ora va mantenuto un comportamento rispettoso nei confronti dei cittadini. Certi modi di fare
vanno cambiati: sono vecchi”.

Manzo: “Non c’è stato nessun contatto se non di augurio per il ballottaggio di domenica. Ho già dichiarato che non avrei dato orientamenti. Del resto, questo non rientrerebbe nella logica di una competizione di coalizione come questa”.

Sia Bartolomeo che Schiano dicono che l’urgenza per Formia è il lavoro: voi su questo tema cosa pensate?
Cicione: “Bisogna tradurre i propositi in fatti concreti. Possiamo, ad esempio, con la Regione istituire delle Borse Lavoro, utilizzando finanziamenti europei con dei progetti. Occorre rimettere in moto la città”.
Manzo: “Serve il collegamento con la Regione, che è a noi politicamente vicina grazie al Presidente Zingaretti ed alla presenza della mia parte politica, per portare avanti l’iniziativa di trovare fondi per il Reddito Minimo Garantito. Promuoverò anche con la Regione sul piano locale progetti concreti che hanno a che fare con la cultura, l’archeologia, l’ambiente (in particolare l’utilizzo delle fonti rinnovabili) e il turismo che in questi anni è morto. Il lavoro dovrà essere il filo rosso di tutti gli atti dell’amministrazione comunale”.

Cosa dite sulle polemiche relative al voto del primo turno e sulle voci di “infiltrati?
Cicione: “Non mi sembra che sia stata una presenza rilevante sul piano dei numeri. Ognuno abbia il pudore di non interferire in situazioni altrui. Ma non credo che ci siano responsabilità politiche di persone iscritte a partiti”.
Manzo: “Non mi sono accorta di infiltrati, termine che peraltro non utilizzerei. Se questo c’è stato, è negativo. Ma le primarie si prestano. Mi auguro che sia stato un fenomeno minoritario e che lo sia anche domenica”.

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Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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