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FORMIA, OMICIDIO AVVOCATO MARIO PICCOLINO: PROCLAMATI DUE GIORNI DI LUTTO

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Tra le proposte dell'Osservatorio comunale per la Legalità "L’istituzione di una sezione della Squadra mobile di Latina dedicata solo alle organizzazioni di stampo mafioso e agli accertamenti patrimoniali con Ufficiali di polizia giudiziaria esperti nel settore".

 

Redazione

Formia (LT) – A seguito del barbaro omicidio dell'avvocato Mario Piccolino, il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo ha proclamato il lutto cittadino per i giorni 2 e 3 di giugno.

Nello specifico, l'ordinanza firmata dal primo cittadino dispone:

1) di rinviare tutte le manifestazioni civili della festività patronale di Sant'Erasmo a data da destinarsi. Il programma si svolgerà quindi esclusivamente per la parte religiosa e le luminarie della città resteranno accese solo per il passaggio della processione;

2) il divieto, per l'intera durata dei funerali che avranno luogo il 03 giugno 2015, nelle vie e nelle piazze del luogo di svolgimento della cerimonia funebre, di tutte delle attività ludiche e ricreative ed ogni altro comportamento che contrasti con il carattere luttuoso della cerimonia o con il decoro urbano.

3) l'esposizione delle bandiere a mezz'asta nelle sedi comunali per i giorni 02 e 03 giugno 2015.

"Alla luce del drammatico episodio di cronaca, mai avvenuto nel territorio di Formia, di cui  è stato vittima il noto avvocato e blogger Mario Piccolino l’Osservatorio comunale per la Legalità esprime tutto il proprio rammarico e la sua viva preoccupazione; inoltre auspica che sia assicurato alla Giustizia il killer della spietata esecuzione e che si chiariscano i contorni di questa vicenda grave che le Forze dell’Ordine, cui va la nostra vicinanza, sono chiamate ad affrontare. – Dichiarano in una nota dall'Osservatorio comunale per la Legalità – L’Osservatorio, – prosegue la nota – indipendentemente dalle risultanze delle indagini sull’omicidio di Mario Piccolino, propone che tutte le forze sane del nostro circondario si facciano carico di riferire alle più alte cariche istituzionali individuate nei Prefetti di Latina e Frosinone, il Ministro dell’Interno e il Capo della Polizia, l’intervento dei quali è più che mai necessario nel Sud Pontino, zona che nel corso degli anni ha ospitato elementi di spicco della criminalità organizzata ormai ampiamente radicata; tale azione, finalizzata a contrastare il fenomeno mafioso, deve avere come obiettivo finale:
–    L’istituzione di una sezione della Squadra mobile di Latina dedicata solo alle organizzazioni di stampo mafioso e agli accertamenti patrimoniali con Ufficiali di polizia giudiziaria esperti nel settore.
–    Accorpamento delle risorse umane tra i vari presidi di Polizia della zona.
–   Nell’impossibilità di ottenere gli strumenti di cui ai punti precedenti creare una squadra di polizia giudiziaria con competenza nell’intera Provincia di Latina e che si occupi esclusivamente di mafia.
L’Osservatorio ritiene tali richieste di assoluta priorità e non più rinviabili; è il modo migliore con il quale ricordare Mario Piccolino, il suo personaggio e la voglia di accertare, di arrivare fino in fondo". 

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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