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Latina

FORMIA: PRESENTATO IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

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Tempo di lettura 2 minuti In tutto 500 pagine, uno strumento di programmazione strategica di cui il Comune di Formia non si è mai dotato prima d’oggi.

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Redazione

Formia (LT) – Emergenza e prevenzione, divulgazione e conoscenza. Sono i punti cardine del Piano di Protezione Civile presentato questa mattina dal Sindaco Sandro Bartolomeo. Sala Sicurezza gremita di forze dell’ordine, volontari di Protezione Civile e Croce Rossa, dirigenti degli istituti scolastici, chiamati a raccolta per interagire con l’amministrazione al fine di definire il piano migliore da portare presto in Consiglio Comunale.

In tutto 500 pagine, uno strumento di programmazione strategica di cui il Comune di Formia non si è mai dotato prima d’oggi. Il piano, illustrato dal dirigente competente per il settore Protezione Civile, elenca le caratteristiche del territorio, censisce le sedi comunali, le infrastrutture, le risorse idriche; propone la modulistica per attivare tempestivamente le procedure in caso di emergenza; circoscrive la rete di rapporti con le forze di protezione civile e in particolare con il “Ver Sud Pontino” che da tanti anni fornisce un apporto decisivo su vari fronti di intervento (primo tra tutti, quello degli incendi estivi); definisce le funzioni di supporto tecnico-operativo nel campo sanitario, della fornitura di materiali e mezzi d’intervento; censisce le risorse umane; fa l’elenco degli automezzi attivabili, delle società ed imprese private che potrebbero metterli a disposizione in caso di emergenza; individua i locali e i magazzini per la raccolta di viveri e beni di prima necessità.

Il Piano di Protezione Civile individua anche le aree di attesa ed ammassamento delle persone in caso di evacuazione (piazzale Vespucci, porticciolo Caposele, Molo Azzurra, area mercatale di via Olivastro Spaventola, stadio Nicola Perrone, campo sportivo di Castellonorato, parcheggi area Coni, ex Seven Up e centro commerciale Itaca, piazza centrale di Penitro), gli edifici strategici (ciascuno munito di scheda anagrafica e planimetria) e le strutture di assistenza medica.

Contestualmente, il piano ipotizza alcuni scenari di emergenza che potrebbero colpire il territorio comunale: dal rischio sismico a quello idrogeologico, dalle frane agli smottamenti, a mareggiate, incendi boschivi, ondate di calore e black out. Allega planimetrie relative a viabilità, aree di attesa, carte del Pai ed una carta delle aree percorse dal fuoco.

Per rendere tutto questo attuabile è fondamentale il coinvolgimento della popolazione, partendo dalle scuole. Per questo il piano utilizza un linguaggio semplice, alla portata di tutti. Illustra i compiti della protezione civile e il ruolo importante che ha nella previsione, prevenzione e superamento delle emergenze. Spiega come comportarsi in caso di terremoto, mareggiate, calore, incendi.

Il documento è ora aperto al contributo delle forze coinvolte. Presto sarà organizzato un tavolo tecnico ad hoc, incaricato di recepire e integrare eventuali osservazioni, ed un altro fisso che si riunirà al verificarsi di ogni situazione di emergenza.

“Quanto decisivo sia l’apporto delle forze di protezione civile – ha spiegato il Sindaco Sandro Bartolomeo – ce lo ha insegnato l’esperienza del 2005, quando il ritrovamento di una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale ci costrinse ad evacuare mezza città. Non fu una barzelletta, trascorremmo un’intera settimana senza dormire. Facemmo tutto nella pace sociale, senza un incidente, né episodi di sciacallaggio, anche e soprattutto grazie all’apporto delle organizzazioni che oggi chiamiamo ad offrire nuovamente il loro contributo di competenza. La sicurezza è un valore imprescindibile che richiede l’impegno di tutti”.

 

Cronaca

Roma e Latina, traffico di droga: sequestro beni da 4,5 milioni a capi organizzazione

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Maxi sequestro di beni da circa 4,5 milioni di euro tra Roma e Latina. Ad eseguire il provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca i poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Roma. Interessati beni e assetti societari, tra cui immobili e società riconducibili ai tre capi di un’associazione dedita al traffico di droga recentemente arrestati nell’ambito di un’operazione della Squadra Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Sulla base di accertamenti svolti dalla Divisione Anticrimine di Roma sarebbe emerso che dall’attività illecita avrebbero accumulato ingenti proventi reinvestendoli in parte in società di sale scommesse a Pomezia e Ardea e in una rivendita di veicoli a Roma, e, in parte, nell’acquisizione di proprietà mobiliari, immobiliari e in polizze assicurative. Tra i beni interessati dal sequestro disposto dal Tribunale di Roma – Sezione delle Misure di Prevenzione di Roma – 4 compagini societarie e 4 immobili, tra cui una villa di notevoli dimensioni con piscina.

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Cronaca

Cisterna di Latina, duplice omicidio: lei si è salvata scappando dalla finestra

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Desyrée Amato, la 22enne sopravvissuta ieri alla furia dell’ex fidanzato che a Cisterna di Latina ha ucciso la sorella e la madre della giovane (49 e 19 anni), è riuscita a salvarsi fuggendo dalla finestra del bagno dove si era rifugiata. Cristian Sodano, finanziere di 27 anni, dopo aver sparato alle due donne con l’arma d’ordinanza ha seguito la ragazza in bagno e ha sfondato la porta a calci. Lei è riuscita a scappare dalla finestra e a nascondersi in una legnaia in giardino, poi ha raggiunto la strada dov’è stata trovata in stato di choc. Nel pomeriggio di ieri l’uomo – originario di Minturno ma in servizio nel reparto navale di Ostia – è arrivato nella casa delle tre donne, nel quartiere San Valentino. Al culmine di un litigio ha aperto il fuoco. Alcuni quotidiani scrivono che l’uomo aveva dormito in quella casa soltanto la notte prima del duplice omicidio, nonostante la rottura sentimentale. “Ho litigato e poi ho sparato”, ha detti ai poliziotti che l’hanno arrestato.

Nei confronti di Sodano la procura di Latina ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto, scattato dopo le indagini della Squadra Mobile e l’interrogatorio davanti al pm di turno, durante il quale l’uomo ha confessato la sua responsabilità, confermando quanto già dichiarato in prima battuta agli agenti intervenuti sul posto. Al termine degli atti di rito, è stato portato in carcere in attesa della convalida.

Secondo quanto si apprende Cristian Sodano, questo il nome dell’uomo, avrebbe ucciso Nicoletta Zomparelli e Reneé Amato dopo che queste erano probabilmente intervenute per difendere la sua ex fidanzata, Desyrée Amato. Il 27enne è stato rintracciato e portato in Questura dagli agenti della squadra mobile nel quartiere Q4 mentre stava cercando di raggiungere casa, nei pressi dell’abitazione di un parente. 

Di Reneé Amato e della sorella Desyreé si sa che avevano la passione per il ballo, come emerge dalle immagini sui loro profili social: la giovane uccisa aveva anche vinto qualche premio. La madre Nicoletta Zomparelli lavorava in un’agenzia immobiliare. 

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Cronaca

Pontinia, maltrattamenti di animali: chiusa azienda zootecnica

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La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata

Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pontinia, unitamente alle componenti specializzate del Gruppo Carabinieri Forestali di Latina, del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Latina e con il supporto del Servizio Veterinario dell’A.S.L. di Latina, hanno effettuato un controllo presso un’azienda zootecnica di Pontinia operante nell’allevamento di bufale.
Durante l’ispezione i Carabinieri ed i Veterinari hanno potuto accertare come gli animali fossero allevati e tenuti in condizioni non compatibili con le proprie caratteristiche etologiche.
Nello specifico gli operanti hanno rilevato come gli animali fossero costretti a stabulare in consistenti liquami, senza acqua, con mangimi contaminati.

Gli animali, di cui molti vitellini legati, sono stati inoltre riscontrati affetti da varie problematiche sanitarie e la mancanza dei requisiti minimi per la gestione degli stessi, con evidente sofferenza del bestiame e compromissione della salute degli animali.

Nella stessa azienda sono state trovate, poco distante dalle stalle, due carcasse di vitelli bufalini non smaltiti ed una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi, nonché lo scarico nel canale attiguo all’azienda dei liquami e reflui prodotti dall’azienda.

Per tutti questi motivi l’azienda ed i 117 animali sono stati posti sotto sequestro. La titolare è stata denunciata per maltrattamento di animali, scarico non autorizzato di acque reflue industriali e attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

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