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FORTITUDO MONTEPORZIO, I RAGAZZI DELLA FORCE BOXE VINCONO DUE IMPORTANTI TITOLI

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Redazione

Monteporzio (Rm) – La boxe di Monteporzio continua a crescere. E ad ottenere risultati. Due ragazzi dell’Asd Force (società che si allena all'interno del centro sportivo “Ranucci” gestito dalla Fortitudo Monteporzio del presidente Massimo Cesaroni) hanno ottenuto prestigiosi risultati nelle ultime settimane. In particolare il primo a salire sugli scudi è stato Michelangelo Lusi, pugile dilettante della categoria junior kg 82+, che ha trionfato nel blasonato “Torneo Italia”, svoltosi ad Andria, in Puglia. Lusi ha messo in mostra una grande determinazione e tanta forza, aggiudicandosi il torneo e imponendosi all’attenzione di numerosi addetti ai lavori. Michelangelo, 16 anni, residente proprio a Monteporzio Catone, ha ampi margini di crescita secondo il responsabile della Force Boxe, Fabio Mezzogori. «Si tratta di un ragazzo dall’imponente stazza fisica. Diciamo che è una sorta di diamante grezzo da smussare, un atleta di talento che deve lavorare tanto per affinare la propria tecnica. Ma ha tanto coraggio ed è una forza della natura, dunque può migliorare ancora tanto». L’altra bella “stelletta” che l’Asd Force di Monteporzio si è appesa virtualmente sul petto è rappresentata dalla vittoria ottenuta da Francesco Paciotti, 23enne pugile dilettante della categoria Senior kg 75- che vive nella vicina Montecompatri. «Francesco – racconta Mezzogori – si è imposto nel torneo regionale Senior, svoltosi a Roma presso Mondo Fitness, una gara di alto livello per la sua categoria. Rispetto a Lusi, anche per motivi di età, parliamo ovviamente di un atleta più “definito”, completo. Lui è un po’ penalizzato dall’attività lavorativa che attualmente svolge e che gli porta via grandi energie, ma ha una grande passione ed è un lottatore. Dove può migliorare? Direi sulla tenuta, anche se si tratta di un atleta strutturalmente forte e molto generoso». Il percorso di crescita della Force Boxe non solo è avviato, ma procede anche in maniera spedita. «All’inizio della stagione avevamo promesso risultati e a noi piace mantenere gli impegni presi» sorride Mezzogori.

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Dal Vinitaly, l’enoturismo vale quasi 3 miliardi di euro

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Cresce il valore dell’enoturismo in Italia: oggi vale 2,9 miliardi di euro, contro i 2,5 del 2023 (+16%). La spesa media del turista del vino arriva fino a 400 euro, di cui 89 euro per l’acquisto del vino e 46 euro per la vendemmia turistica. Proprio la vendemmia turistica regolamentata nel 2023 ed utilizzata solo dal 7% delle aziende può dare un ulteriore impulso all’enoturismo insieme ai servizi e alle esperienze offerte dalle cantine. Nota dolente, il reperimento del personale (per il 76% delle aziende italiane, con una particolare difficoltà per le cantine del Nord-Est per l’83%) e una maggiore richiesta di formazione auspicata dal 79% delle cantine.
 
È in estrema sintesi, quanto emerge, dall’Osservatorio nazionale del Turismo del Vino 2024, giunto alla 20esima edizione, curato da Nomisma Wine Monitor, presentato domenica 14 aprile  a Vinitaly, da Associazione Nazionale Città del Vino. Un’indagine effettuata su 261 cantine dislocate in tutta Italia, nei comuni associati a Città del Vino, che ha coinvolto anche gli operatori istituzionali in tutta Italia.
 
“L’innovazione del turismo del vino è l’obiettivo dell’Osservatorio 2024 che si conferma uno strumento fondamentale per tutti i territori enologico e per chi li amministra. – sottolinea il presidente di Città del Vino, Angelo Radica -. Misurare e raccontare il valore delle Città del Vino con dati oggettivi; ma anche raccontare il valore dei territori delle Città del Vino grazie all’individuazione di progetti innovativi attivati dalle amministrazioni sul territorio. L’Osservatorio racconta l’enoturismo grazie ad una indagine sulle cantine e progetti innovativi e sostenibili e nuove esperienze, come ad esempio la vendemmia turistica”. Il 41% delle cantine sono piccole con accoglienza familiare, ovvero la caratterizzazione principale delle cantine italiane; il 13 % hanno offerte innovative, il 12% sono cantine di rilevanza storica, architettonica e artistica. In 4 casi su 10 le cantine sono in aree lontano dai grandi flussi turistici (di questi il 54,5% del Nord Ovest).  Come metodo di coltivazione del vigneto e pratiche enologiche utilizzate, il vino delle cantine interessate dall’indagine è convenzionale per il 35%, sostenibile per il 24%, biologico 23%. Fra i canali di vendita digitali prevale la strategia multicanale per quasi 6 cantine su 10: il 58% utilizza l’e-commerce, con una previsione del 69% a fine 2024; mentre è al 14% il wine club (33% fine 2024).
Il fatturato complessivo delle aziende nel 2023 ha raggiunto fino 500 mila euro per il 55% delle cantine, di cui il 26% fino a 100 mila euro. Ma sono il 21% quelle che hanno fatturato da 500 mila a 2 milioni di euro; l’11% da 2 a 5 mln euro; il 6% da 5 a 10 mln euro; il 7% da 10 a 25 milioni di euro. Il 31% del vino è stato venduto all’estero, il 69% in Italia. 
 
Servizi ed esperienze offerte
 
Sono il 71% delle cantine quelle che offrono accoglienza turistica tutto l’anno ed il 18% quelle che lo fanno solo in alcuni periodi. Nel 2023 – evidenzia l’Osservatorio per la sola quota riferita all’enoturismo – il 63% delle cantine ha fatturato fino a 100mila euro ma sono il 57% quelle che hanno fatturato fino a 50 mila euro. Il 5% invece ha dichiarato un fatturato di oltre 500 milioni di euro. Ma chi è l’enoturista? Proviene dall’estero (86%) o da altre regioni italiane (79%), e in particolare dalla Germania (23%), Stati Uniti (21%), ma anche Austria (9%) ed anche Regno Unito (4%). L’enoturista spende di media fino a 400 euro: 89 euro per acquistare vino; 128 euro per il pernottamento, 39 euro per la degustazione in cantina, 46 euro per la vendemmia turistica e altre attività esperienziali per 46 euro, con 47 euro di altre spese fra cui la ristorazione. Il 38% delle aziende si avvale di portali di prenotazione turistica, ma per l’80% i contatti diretti (sito, telefono e newsletter) restano la prima forma di prenotazione.  
Boom enoturismo dovuto anche all’incremento ed evoluzione delle offerte delle cantine: nel periodo 2021-2024 sono il 35% le aziende che fanno enoturismo ad essere dotate di aree verdi relax (+12% rispetto al triennio 2016-2019); il 13% ha animazione per bambini (+7%); per la ristorazione il 56% offre taglieri e piatti freddi (+25%), mentre il 23% ha un’area pic-nic attrezzata (+15%). Sono cresciute le esperienze per l’enoturista: il 37% organizza pranzi e cene in vigna (+27%); l’80% visite guidate della cantina più degustazione (+22%); il 60% degustazione tematiche (+24%) e il 46% esperienze didattiche in vigna (+18%).
 
In aumento anche le esperienze che rendono protagonista l’enoturista: la proposta laboratorio di cucina e abbinamento vini (17%); cresce al 15% la vendemmia turistica (+10%); non mancano poi le attività sportive dalle passeggiate (21%); a tour in bici (17%) e jogging in vigna (10%); ma anche offerte culturali come la visita a luoghi di interesse (33%) o musei (18%).  
 
Il 40% delle aziende ha avviato o vuole avviare nuove proposte enoturistiche per il 2024
 
E dopo la regolamentazione della vendemmia turistica del 2023, grazie al protocollo Città del Vino e Ispettorato Nazionale del Lavoro, sono 7 cantine su 10 a conoscerne l’esistenza, e di queste il 19% la conosce perfettamente. La vendemmia turistica, tuttavia, è una opportunità ancora non sfruttata visto che solo il 7% delle aziende si è attivata nel 2023 mentre il 34% vuole proporla ai propri clienti nel 2024. Fra gli investimenti fatti dalle cantine per far conoscere la propria offerta ricettiva, l’80% ha investito in marketing e promozione social e l’81% ha partecipato ad eventi e fiere del settore; il 69% invece ha investito in innovazione agronomica, ma anche in connettività della struttura e il 68% in miglioramenti della struttura aziendale.
 
Strategie di comunicazione
 
Fra le cantine cresce l’attività di promozione: il 98% dichiarano di avere un sito web proprio. Circa il 25% di chi ha un proprio sito internet, dichiara di aver una sezione appositamente dedicata alla sostenibilità. Fra gli strumenti utilizzati il 94% delle cantine è presente sui social (Facebook-Instagram); il 39% dichiara di avere una propria newsletter; mentre il 41% dichiara di essere iscritta ad un portale di promozione turistica locale ed essere attivi sui social è ritenuto utile e molto utile per l’80% delle cantine. Inoltre, è utilizzato (molto 47% e abbastanza 32%)  il brand del territorio di appartenenza oltre che per rafforzare l’identità della cantina anche per valorizzare i punti di interesse e eventi della zona.
 
Addetti e formazione enoturismo
 
Qualche sofferenza, per quanto riguarda gli addetti in cantina e in ambito enoturistico. Sono state il 76% le cantine che hanno trovato difficoltà nel reperire personale nel biennio 2023 – 2024 (1°trimestre). Il numero medio di addetti è di 14 per azienda e 2 coloro che operano nell’enoturismo. Azioni di ricerca di personale addetto all’accoglienza turistica passa dal 32% del 2023 al 30% del primo trimestre 2024; con una difficoltà nel trovare personale elevata: molta per il 28% delle aziende; abbastanza per il 48%; una tendenza che ha interessato tutta Italia, anche se la zona in cui è stata rilevata maggiore difficoltà nella ricerca del personale è il Nord Est per l’83%.
 
E allora dove trovare il personale? Per 1 cantina su 2 è indispensabile il ruolo degli istituti alberghieri. Inoltre, Città del Vino sta creando una scuola di formazione sull’enoturismo per le cantine al fine di ampliare le competenze in ambito gestionale e di promozione, una iniziativa molto utile per il 79% delle cantine, dove si dovrebbe insegnare: Lingue straniere (94%); Marketing enoturistico e territoriale (79%); ma anche Competenze tecniche (agronomiche, enologiche) sul vino (71%) e Comunicazione digital & social media (66%).
Privo di virus.www.avast.com

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Frascati Scherma, tre giovanissimi sul podio nella seconda prova nazionale Under 14 di fioretto

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Frascati (Rm) – Tanti atleti del Frascati Scherma sono scesi in pedana nel week-end appena messo alle spalle. Ad Ariccia si è svolto un doppio evento di spada, ovvero la qualifica regionale al campionato nazionale Gold delle categorie Cadetti e Giovani e poi anche il campionato regionale Gpg (Under 14). Nel primo evento il miglior piazzamento lo ha ottenuto Davide Stella (15esimo), poi a seguire Francesco Retico (58esimo), Michele Di Giovangiulio (62), Thomas Di Sarro (80) e Bernardo Corridori (87). Nella prova femminile 18esimo posto per Martina Conti, poi Carlotta Pasqua ha chiuso 27esima e Federica Moccia 29esima. Discreti riscontri anche nel campionato regionale Under 14 col miglior risultato che è arrivato tra gli Allievi dove Mattia Proietti ha terminato 13esimo. Nella stessa categoria Stiven Bernardini ha chiuso 41esimo e Alessandro Nigro 44esimo, mentre tra le Allieve Sofia Taglienti ha terminato 24esima. Nei Ragazzi Federico Giacci 30esimo e Massimiliano Bova 41esimo, tra i Giovanissimi Walter Mascaro 18esimo, tra le Giovanissime Rachele Indellicati 27esima e infine tra le Bambine Elisa D’Ignazi 25esima. Fuori regione gli occhi erano puntati su Rovigo dove si è tenuta la seconda prova nazionale Gpg (Under 14) di fioretto. La più brava di tutte è stata Sveva Pasqualino che tra le Giovanissime ha terminato con un ottimo secondo posto. Nella stessa categoria Giulia Furchì ha finito 34esima e Viola Pelati 89esima. Poi due terzi posti: Rebecca Angelino tra le Bambine (in una categoria dove Matilde Prodosmo ha terminato 21esima, Vittoria Scardini 51esima e Francesca Pirracchio 52esima) e Riccardo Mancini tra gli Allievi (dove Leonardo Papi ha chiuso 14esimo, Gabriele Dal Poz 30esimo, Giovanni Tola 40esimo, Andrea Pasculli 47esimo e Riccardo Cerotti 77esimo). Tra i Maschietti vanno segnalati il 21esimo posto di Mattia Giovannetti e poi ancora il 29esimo di Malk El Rhrair, il 76esimo di Dennis Della Rosa e il 102esimo di Mattia De Vincentis. Tra i Giovanissimi bel settimo posto di Valerio Orazi, poi a seguire Adriano Amadio nono, Lorenzo Altobelli 12esimo, Davide Iaquinta 18esimo, Niccolò Matola 21esimo, Alessandro Razzauti 33esimo, Francesco Filippone 49esimo e Marco Simeoni 59esimo. Tra i Ragazzi Tommaso Monterosso 11esimo, più indietro Giovanni Ciardiello (19esimo), Lorenzo Camplone (43), Daniele Grelli (56) e Gabriele La Terza (81), tra le Ragazze la più brava è stata Giulia Lucciola (18esima), poi a seguire Zoe Capitanelli (28esima), Flavia Martinelli (33), Ludovica Furchì (45), Sara Negreiros (72) e Angelica Carcione (75). Infine tra le Allieve Maya Toti ha terminato 25esima, Agnese Rutigliano 26esima e Valeria Gneo 35esima.
Dall’Italia all’estero e precisamente a Riyadh (Arabia) dove sono in corso i campionati del mondo Cadetti e Giovani. Nella prima categoria, 14esimo posto per il fiorettista Emanuele Iaquinta e 23esimo per la fiorettista Mariavittoria Berretta. Seguiranno le prove degli sciabolatori.


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United Volley Pomezia (serie B1 femm.), Viglietti: “Stiamo già programmando la prossima stagione”

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Pomezia (Rm) – Settimana di sosta per la serie B1 femminile dello United Volley Pomezia che ha osservato il turno di riposo impostogli dal calendario. Le ragazze del presidente Gianni Viglietti (ritratte nella foto di gruppo di Fabio Angelini) devono giocare le ultime quattro partite di campionato, a cominciare dal difficile match sul campo del Volleyrò Casal de’ Pazzi in programma sabato prossimo. Dopo le partite giocate ieri, le pometine si trovano al sesto posto del girone D della categoria con 29 punti e ormai sono tagliate fuori da eventuali discorsi di play off, mentre c’è un vantaggio abbastanza rassicurante sulla quart’ultima posizione (al momento è occupata dal Santa Lucia) che è distante sette punti. “Non siamo riusciti a fare quello che speravamo in questa stagione, ma nelle quattro gare che ci mancano daremo il massimo e cercheremo di fare più punti possibili – dice il presidente Viglietti – La nostra situazione di classifica è abbastanza delineata, ma il gruppo e la società non mollano nulla e hanno tutte le intenzioni di onorare il campionato fino in fondo, anche nel rispetto delle altre squadre del girone che sono ancora in corsa per i loro obiettivi. Le ragazze e lo staff tecnico stanno portando avanti gli allenamenti in modo professionale e scenderanno in campo per fare altre quattro buone partite”. Nel contempo, lo United Volley Pomezia sta già preparando il prossimo campionato di serie B1 in cui si ripartirà sempre con ambizioni di buon livello. “Siamo già al lavoro per allestire l’organico della prossima stagione. Stiamo facendo delle attente riflessioni su quanto visto nell’arco di questo campionato e ragioniamo su come potenziare la nostra rosa. Lo United Volley Pomezia, da quando è salita nella terza divisione della pallavolo femminile nazionale, è sempre partita per fare una buona figura e in questi anni ci siamo tolti delle soddisfazioni importanti. La nostra voglia di continuare a crescere non è affatto diminuita e quindi ci stiamo rimboccando le maniche per ripartire di slancio”.


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