FORZE DELL’ORDINE PRONTE ALLO SCIOPERO

di Maurizio Costa

ROMA – “Le buste paga dei dipendenti statali saranno bloccate anche nel 2015.” Le parole del Ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, hanno fatto infuriare i lavoratori pubblici. I sindacati delle forze dell’ordine, in particolare, hanno avuto una reazione forte, che secondo Angelino Alfano, Ministro dell’Interno, è anche un po’ eccessiva nei toni utilizzati.

Il comunicato diramato dai sindacati della polizia, del corpo forestale, dei vigili del fuoco e dai Cocer di Esercito, Marina, Aeronautica, carabinieri e Guardia di Finanza, ha annunciato uno sciopero per la fine di settembre in tutte le piazze italiane, con campagne di sensibilizzazione per informare tutti i cittadini dell’oltraggio dello Stato nei confronti dei difensori della sicurezza pubblica.

Gli stipendi delle forze dell’ordine rimarranno fermi. Dal 2010 ad oggi la situazione è rimasta la stessa: infatti, i compensi non aumentano da quell’anno perché lo Stato non ha le risorse necessarie. Questo significa che chiunque faccia avanzamenti di carriera nel reparto statale, comprese le forze dell’ordine, non percepisce un aumento di stipendio. Questa condizione crea delle situazioni molto strane: può capitare, infatti, che un superiore guadagni meno di un suo sottoposto.

Anche le ore di straordinario sono limitate: la legge impone che ogni dipendente non superi una certa soglia. Se questo limite viene oltrepassato, il lavoratore statale non percepisce nessun aumento di stipendio.

Una situazione che va avanti dal 2010 e che il Ministro Madia ha alimentato negli ultimi giorni. Si calcola una perdita netta in busta paga di 400 euro mensili se si prende come esempio un maresciallo dei carabinieri con 20 anni di servizio.

Angelino Alfano è disposto al dialogo ma modera i toni: “Sono legittime le richieste della Polizia ma i modi utilizzati sono stati eccessivi nel comunicato stampa.” Il Ministro dell’Interno incontrerà i vertici delle forze dell’ordine e anche i sindacati, cercando di far calmare le acque. “Ribadisco che la sicurezza è una priorità assoluta soprattutto in questo momento – ha continuato Alfano – e siamo molto vicini alle forze dell’ordine.”

Anche il premier Matteo Renzi ha detto la sua: “Il blocco degli stipendi statali era già previsto nel Def (Documento Economia e Finanza), quindi non c’è nulla di nuovo.” In Galles, durante il vertice della Nato, l’ex Sindaco di Firenze ha anche detto che “siamo l’unico Paese ad avere cinque forze di polizia”, una dichiarazione forte che potrebbe risultare distruttiva in questo momento.

Intanto, i sindacati di Polizia di Bologna hanno annunciato un blocco delle deroghe di orario. “Sappiamo che si tratta di una decisione grave – hanno dichiarato i sindacati bolognesi – ma è assolutamente necessaria.”